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La Turchia e i pregiudizi degli italiani (98)

Creato il 20 marzo 2013 da Istanbulavrupa

La Turchia e i pregiudizi degli italiani (98)Ulteriore concentrato di pregiudizi, luoghi comuni e scemenze assortite; un ‘decalogo’ su cosa non fare a Istanbul pubblicato sul sito TravelBlog:

Non mangiate le cozze gratinate. Le potete trovare in ogni angolo della città, soprattutto vicino ai porti e agli imbarchi dei traghetti, come a Eminönü. Gigantesche e gustosissime, sono il principale alleato della Sultano’s revenge.

Non salite da sbronzi sui traghetti. I turchi hanno un concetto un filo diverso dal nostro, in tema di 626 e sicurezza, sui traghetti si sale direttamente dalla prua e sarebbe spiacevole fare un salto nel vuoto per finire nel Bosforo, che è freddo e inquinato.

Non intrattenetevi troppo con i gatti. Istanbul è zeppa di gatti randagi che gironzolano tranquilli per la città, non sono docili come dei peluche e neanche troppo contenti di farsi accarezzare. Graffiano e mordono velocemente.

Non giocate al tiro a piattello sul Bosforo. Se passeggiate lungo il porto, specie nella parte asiatica, vi proporranno di sparare con una pistola ad aria compressa a dei palloncini legati appena sopra la superficie dell’acqua. E’ una missione impossibile, viste le correnti d’aria lungo il canale e se vi intestardite potreste buttare via molti soldi senza centrare un palloncino.

Non salite su un taxi senza aver concertato il prezzo. I tassametri sono strumenti che non interessano ai tassisti e arrivati a destinazione potreste trovarvi di fronte ad un conto esagerato. Trattare sempre prima, personalmente sono riuscito a fare da Beyoğlu alla piazza di Aya Sofya con 10 lire, poco più di 5 euro e il prezzo di partenza era 30 lire.

Non acquistate niente senza trattare. In primo luogo per non pagare tre volte tanto, vedi taxi sopra e poi perché offendereste una tradizione commerciale secolare. E i turchi ci tengono.

Non fate mai a gara di chi mangia più peperoncini con un oste turco. Non importa se siete amanti del piccante o vantate origini calabresi, loro son più preparati di noi.

Non andate in giro per un bagno turco a piedi nudi. Dopo qualche settimana, tra verruche e funghi potreste seriamente non camminare.

Non provate a prendere un tram senza pagare il gettone. Ogni fermata ha il suo controllore in pianta stabile, con tanto di manganello e manette.

Non rifiutate mai un cay, ovvero il te turco, quando ve lo offrono. Potreste farvi dei nemici. E non è cosa buona avere un nemico turco.

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