La vita segreta di Paola

Il caso dello Shibari mortale tiene impegnata la procura romana ed anche la curiosità del lettore del web. Noi, blogger della rete, curiosando qui e là abbiamo trovato il profilo Facebook della giovane Paola Caputo, morta tra le corde dello kinbaku.

24 anni appena compiuti, pugliese, buona famiglia, una ragazza “casa e chiesa” la descrivono tutti, ma a quanto pare una donna dalla vita segreta nemmeno tanto velata, non certo per chi bazzica sul noto Libro delle Facce! Se la bacheca è stata chiusa, probabilmente a causa della sua morte e della curiosa morbosità del popolo del web, ancora visibile è il suo album fotografico su una community. Ebbene lì le foto parlano da sè. Erotismo allo stato puro e, invero anche altro. Lei, l’amica virtuale e reale di Soter Mulè aveva una doppia vita, studentessa modello di giorno, amante virtuale e reale di Soter ma donna da bondage nelle notti capitoline. Il Messaggero, come noi, ha sbirciato il profilo di Soter: “Il problema nella vita non è fare male a qualcuno. È fare abbastanza male, tanto male, che nessuno possa credere che l’hai fatto veramente tu o che lo hai fatto di proposito». Al messaggio aveva risposto Paola: «Saggio Soter». Paola apprezzava il thanatos presente nel sesso pericoloso. Paola nella vita virtuale del fotografo Mulè era onnipresente, messaggi di qualsiasi genere, ultimamente il giovane aveva passato un periodo difficile, finito un lavoro alla ricerca di uno nuovo.Paola, chiamata nell’ambiente del bondage, Bimba, probabilmente voleva bene a Mulè, tant'è che in tutta la bacheca la si trova a discutere animatamente con l’umo. Era quasi l’unica a trattarlo con affetto, e lo si nota dalle parole di affetto che utilizza.

Una bacheca a tratti morigerata quella di Mulè, infatti nessuno riesce a spiegarsi la sua vita segreta non certo chi conosce l’altro lato del giovane, quello del CEO e dell’esperto di sicurezza informatica. Il Messaggero riporta una dichiarazione di un collega: «Non avrei mai immaginato che facesse quella vita, posso solo dire che era un grande professionista, con una famiglia alle spalle normale, come tante altre». Altri amici invece vanno e commentano sulla bacheca del giovane ingegnere, tutti un pò basiti sul particolare incidente. Invece su altri spazi virtuali dove si incontrano gli amanti del bondage, questi ultimi sono increduli e li accusano di non aver usato tutte le misure di sicurezza necessarie quando si fanno giochi erotici così pericolosi. Le indagini proseguono e si cerca di scoprire il perfetto scenario in cui è maturato la morte di Paola. Tante sono le cose da chiarire, mentre si interroga Soter, la Polizia ha perquisito la casa dell’ingegnere dove è stato reperito materiale e arnesi vari e molteplice materiale fotografico. Il pm segue anche un’altra ipotesi, ovvero pare ci sia il sospetto che alcune persone possano essere state fotografate o filmate durante giochi erotici dove la loro vita era a rischio. Nulla a che vedere con i cosiddetti “snuff movies”, che implicano sempre la morte di un protagonista, ma video di giochi erotici estremi dove il piacere si mescola al dolore. Intanto si leggono online alcune dichiarazioni dei legali di Soter che riferiscono che Mulè avrebbe dichiarato: “Eravamo tutti e 3 abituati a fare quel gioco erotico“. “Se non fosse sopravvissuta l’altra, mi sarei già tolto la vita”, ”Non era la prima volta che facevamo quel gioco a tre, eravamo in simbiosi. Le conoscevo bene; avevo avuto un flirt con entrambe”. “Quando ho visto Paola soffocare ho cercato subito di rianimarla.ma ormai era troppo tardi. Così ho dovuto fare una scelta e salvare l’altra: sono distrutto”.

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