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La zona

Creato il 18 giugno 2011 da Einzige
La zonain parole povere, si tratta di un film terribile- ispiratissimo, e terribile. parte da un presupposto semplice (la breccia nel muro che divide il barrio da un esclusivo residence) per poi sviluppare le conseguenze fino ai minimi termini (cosa succede ai tre ladruncoli che riescono a penetrare? come reagiranno i residenti?). il tutto è narrato con efficacia, centrando appieno il cuore dello spettatore: forte coinvolgimento emotivo, scene d’indicibile crudezza, un opera che ti scuote da capo a piedi.
   I.il dilemma della sicurezza (o dell’auto-conservazione)
da quando l’uomo (millenni fa) è divenuto un organismo stanziale, il suo problema principale è diventato quello della sicurezza: ovvero, l’auto-conservazione. difendere il territorio, in un senso traslato, significa difendere sé stessi e la propria specie: chiunque si opponga è automaticamente categorizzato come nemico; chiunque violi la sacralità del territorio è nemico. obbedendo a queste “leggi”, l’uomo si è rinchiuso in spazi sempre più angusti, ha costruito mura sempre più alte, sistemi di sicurezza sempre più avanzati, armi sempre più potenti, e via dicendo. le immagini del residence- praticamente, una prigione al contrario- dicono tutto: telecamere, guardie armate, cittadini armati, inferriate, cancelli, recinzioni, ronde diurne e notturne.
II. hostis
La zonatutto questo- si suppone- partendo dall’assunto (assioma?) che chi viola la (mia\nostra\loro?) territorialità vada combattuto, in quanto turbatore dell’ordine e della legge. si può obiettare, a questo punto, che i tre ragazzi del film hanno tutt’altro che intenzioni amichevoli: difatti sono lì per rubare. ma c’è una seconda riflessione da fare: cos’è che li spinge all’atto criminoso, se non quel ben più grande crimine- impossibile da perseguire- che è la diseguaglianza sociale: c’è chi ha e chi non ha: il germe del ‘possesso’, l’asse portante di qualsiasi civiltà. chi ha si nasconde dietro muri corazzati, in uno stato di paranoia permanente; chi non ha cerca di trovare in qualsiasi modo la breccia per ottenere, anche lui, qualche avere. sia l’uno che l’altro, a livello personale, rispondono alle logiche della società; ma, vederli da fuori, così come sono ritratti nella pellicola, ci fa rendere conto di quanto tutto questo conduca a conseguenze sproporzionate: crudeltà, brutalità, miseria, morte.
III.fortuna che…
…c’è solo l’adolescente Alejandro- rampollo dei ricchi- a lasciare un barlume di speranza, in questo marasma di spietatezza e corruzione: sarà a lui a dimostrare che il sentimento di umanità ancora non si è estinto. per ora.
La zona
[doveroso ringraziamento ad Ismaele dietro cui consiglio mi sono spinto alla visione di un film che ha moltissimo da dire.]
titolo originale: La zona
un film di Rodrigo Plà
2007

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