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Lasciatelo in pace, chi ne parla o ne scrive a vanvera non sa cos’è la depressione. Tenersi tutto dentro per non far star male la famiglia, gli amici.

Creato il 09 agosto 2012 da Slasch16

Lasciatelo in pace, chi ne parla o ne scrive a vanvera non sa cos’è la depressione. Tenersi tutto dentro per  non far star male la famiglia, gli amici.Si lanciano messaggi con il sorriso ma il buco nero è sempre più nero, chi conosce la depressione sa di cosa parlo e sa di quante commedie si recitano giorno per giorno per non fare star male chi ci vuole bene.
La depressione non è potente come la lirica dove ogni dramma è falso anche se in ambedue si usa un po’ di trucco e la mimica.
C’è un libro di Montanelli dove racconta di esserci convissuto per decenni, probabilmente ad un livello accettabile, quello dove ti basta avere le pastiglie a portata di mano e non prenderle, ti basta sapere che ci sono e nel caso le puoi prendere.
Di questi tempi poi la depressione è molto diffusa e tutti ne conosciamo le ragioni, basta una lettera che ti avvisi della cassa integrazione o del licenziamento e ci caschi dentro in pieno.
La rivoluzione la possono fare quelli che credono, ancora, in una società migliore, in un sogno e tra questi non ci sono i depressi perchè non credono più a nulla.
Ci sono invece i disperati che non hanno nulla da perdere perchè il rischio non spaventa più e sono disposti a tutto per giocarsi democrazia e futuro.
Di solito i depressi sono i più intelligenti, quelli che vedono più lontano degli altri e colgono pure le sofferenze e le sfumature di massa, un imbecille non si rende nemmeno conto che vive nel baratro economico , psicologico, etico e morale ci cade e basta.
L’unica salvezza per il depresso è nella causa della sua depressione, nel cervello e nell’intelligenza che gli ha fatto vedere quello che gli altri non vedono, se si rende conto di questo è, quasi, salvo.
La depressione non è di classe  ma colpisce tutte le persone sensibili alle debolezze umane, un bandito, un politico, un delinquente, raramente conoscono o attraversano la depressione.
E’ una malattia per eletti, sotto ad un certo aspetto.
Schwazer non l’ha fatto per un milione in più, l’ha fatto perchè si è sentito disperato e solo mentre tutti credevano fosse invincibile nella testa e dirò di più. Quando in una famiglia va in crisi psicologica il pilastro portante spesso nessuno gli crede proprio per il fatto che è sempre stato un riferimento per tutti, il faro, e tutti quelli che lo circondano a tutto pensano fuorchè al fatto che, in quel momento, sia lui che ha bisogno di aiuto.
Il depresso è come uno che sta per affogare e rischia di far annegare il suo salvatore, tirando a fondo anche lui.
E’ questa la ragione per la quale il depresso si chiude, non si apre con le persone che ama, per paura di coinvolgerle nel pozzo nero della depressione.
Alex non ha mentito a Carolina, ha solo tentato di proteggerla e di non farla sentire impotente togliendole la serenità.
Va bene la squalifica, va bene tutto comprese le regole dello sport ma, adesso, lasciatelo vivere. Lasciate che ritrovi se stesso e la sua pace, ci può essere una splendida giornata di sole per tutti ma ricordate che, un depresso, non se ne rende nemmeno conto.
Ognuno di noi è il centro del mondo e se nella nostra testa piove piove in tutto il pianeta.
Il resto sono chiacchiere. Non ha commesso una rapina, non ha evaso rubando a tutti noi, non ha recitato un dramma con un po’ di trucco e di mimica.
L’ha vissuto nella sua testa.
In bocca al lupo Alex, certamente non sei il solo ad attraversare il deserto, siamo a milioni ma ci manca il coraggio di dirlo. Già il piangere davanti a tutti è una liberazione, lasciali sfogare con le loro dietrologie ed indagini, ricordati che non hai fatto del male a nessuno ma solo a te stesso.
Come uomo questo ti assolve, come atleta no, ma non è per un calcio di rigore sbagliato che si massacra un campione.
la Federazione dovrebbe ringraziarti per il solo fatto che hai dato modo, a loro, di rifarsi una verginità e di fare la morale ed una cosa è certa, chi ti critica non andrà mai in depressione. Non ne hanno la capacità.
Chi vuole intendere intenda, gli altri non ci arriveranno mai.
Solo chi ci è passato, o ci convive, sa cosa significa essere considerati i più forti mentre in quel momento si è i più deboli e la forza, il fisico, non c’entrano niente.
Ho conosciuto un ragazzo che si è sparato in bocca, la sua famiglia e tutti quelli che non lo conoscevano, credevano non gli mancasse niente.
Qualcuno non l’ha capito nemmeno dopo, cercava giustificazioni dove non c’erano, forse per sentirsi innocente.
Non basta coprire di soldi i figli, lo dico al vento perchè il destinatario non mi leggerà mai.
Meglio così, se non lo ha capito allora non lo capirà certo leggendomi.
Quando un depresso dice: voglio una vita normale, non allude a prendere il tram o a mettersi in coda come tutti in tangenziale. Auspica di non svegliarsi di notte con il baco nella testa e di doverci convivere per tutto il giorno.
E’ sfiancante, più di scaricare un camion di sacchi di cemento.
Lasciatelo in pace, chi ne parla o ne scrive a vanvera non sa cos’è la depressione. Tenersi tutto dentro per  non far star male la famiglia, gli amici.



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