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Laura Santella – Identikit di uno scrittore

Da Vivianap @vpicchiarelli

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Laura Santella
ULTIMO LIBRO LETTO  
“Veleno”  – Chris Wooding
PROSSIMO LIBRO DA LEGGERE  
“Il trono di spade” – George R.R. Martin
AUTORI ITALIANI O STRANIERI?  
Tendenzialmente stranieri
CARTA O DIGITALE?  
Carta
SCRIVI QUANDO…  
Di solito scrivo di mattina, se non lavoro, altrimenti la sera dopo cena.
SCRIVI PERCHÉ…  
Adoro scrivere perché mi permette di creare mondi, personaggi e situazioni indipendenti da me. Infatti, non amo avere il pieno controllo della storia; mi piace dare un filone principale, scrivere  l’inizio e poi lasciare che la storia si sviluppi da sola.  Inoltre, veder crescere i miei personaggi mi riempie di gioia e rileggere i miei racconti mi fa sentire orgogliosa, come se fossero veri e propri figli miei.
DIALOGHI SERRATI O FLUSSI ININTERROTTI DI COSCIENZA?  
Mi piace usare sia dialoghi serrati che flussi ininterrotti di coscienza, anche se, questi ultimi, cerco di non farli troppo lunghi perché temo sempre di annoiare il lettore. Perciò, se mi capita di dover scrivere un “lungo pensiero” cerco sempre di spezzarlo con movimenti o reazioni del personaggio o tramite altri espedienti.
IL COMPLIMENTO MIGLIORE  
Mi hanno detto che leggendo il mio libro sembra di vedere un film e che se anche il fantasy non è uno dei generi più belli (secondo un paio di miei lettori), aspettano trepidanti il secondo libro della mia saga perché si sono appassionati alla storia.
LA CRITICA PIÙ FEROCE   
Una persona mi ha detto che il mio libro è povero di descrizioni, che il mio stile è pessimo e che la storia è piena di errori e cliché. Mi ha anche detto che i miei personaggi non hanno spessore e che il cattivo della storia era classico e scontato (peccato che il “cattivo” a cui si riferiva lei NON FOSSE il vero cattivo della storia…)
LA SODDISFAZIONE MAGGIORE  
Alcuni lettori sono venuti a ricercarmi per chiedermi di autografargli la loro copia, perché (parole loro) è un libro talmente appassionante e coinvolgente che presto sarà un best-seller e loro potranno dire di avere una delle prime copie cartacee e per di più autografata. È stato molto carino!
LA DELUSIONE PIÙ COCENTE  
Per ora l’unica delusione è stata la critica più feroce che ho subito, anche perché è stata la primissima e quindi è stata una doccia fredda! Per fortuna, su più di quaranta copie vendute, il suo è stato l’unico commento negativo; così mi sono ripresa!!!
TI ISPIRI A…  
In verità non ho un vero e proprio modello di stile a cui mi ispiro. Mi piacciono le storie fantasy, perciò diciamo che tendo ad avvicinarmi a quel genere di ambientazione, ma non ho un “autore preferito”. Anche se, parlando di autori in generale, amo molto Pirandello (che però con il fantasy non c’entra proprio niente!).
TI DISCOSTI DA…  
Mi discosto da stili troppo “melensi”, tipo Moccia o Sparks, ma solo perché i generi romantici o strappa lacrime non sono la mia passione.
CERCHI DI…  
Cerco di scrivere storie per tutti, con un linguaggio semplice e scorrevole. Insomma, non voglio che un lettore debba fermarsi a metà capitolo per andare a vedere sul dizionario il significato di una parola, né che debba rileggere una frase decine di volte per capirne il senso. Inoltre, mi piace descrivere entro certi limiti e solo determinate cose: perdersi in lunghe ed interminabili descrizioni che sono inutili al fine della storia e che servono solo a scrivere un libro di ottocento pagine invece che di trecento, mi sembra una stupidaggine. Le descrizioni devono essere belle e precise, ma (secondo me) devono lasciare al lettore la possibilità di adattarle su ciò che ha immaginato lui per primo (entro certi limiti, ovviamente).
PREFERISCI NON…  
Preferisco non discostarmi dalla storia principale. Mi piace incrociare le vicende dei personaggi principali con quelle di terzi, ma penso sia meglio non scrivere contemporaneamente più storie diverse, perché penso che questo possa disorientare il lettore che si avvicina al racconto per la prima volta.
VORRESTI, MA…  
Vorrei portare i miei racconti in giro per il mondo o anche solo nelle librerie reali (non solo quelle on-line), ma purtroppo i costi sono altissimi e non posso proprio permettermelo. Stessa motivazione per cui al momento non posso ricorrere alla traduzione in lingua inglese, altra cosa che mi piacerebbe moltissimo fare. Dire che mi piacerebbe realizzare un film sui miei racconti è scontato!
IL KIT DEL PERFETTO SCRITTORE COMPRENDE…  
Unici elementi essenziali sono la fantasia e la passione, tutto il resto può essere improvvisato. Si può scrivere a computer o con carta e penna, ci si può affidare ai dizionari cartacei o cercare aiuto sul web, si può trovare ispirazione nei libri, nei film, nell’arte, nelle proprie esperienze personali o in qualsiasi altra cosa che ci comunichi una storia. Tutto ciò che serve ad uno scrittore è già dentro di lui.
CORSI E CONCORSI DI SCRITTURA: SÌ, NO, MA, FORSE…  
Io non ho mai frequentato un corso di scrittura, ma credo che possa essere molto utile per costruirsi delle basi. Corsi più “approfonditi” temo che possano in qualche modo standardizzare lo stile di scrittura e anche le trame. Sono favorevole ai concorsi, soprattutto quelli pensati per gli scrittori emergenti, a patto che siano (ovviamente) oggettivi e aperti a tutti senza eccezioni.
BEST SELLER VS EDITORIA INDIPENDENTE: TUTTA COLPA DEL MARKETING?  
Certamente il nome “Best seller” attira molta più attenzione (nonché interesse) rispetto a un editore “X”, ma questo solo per chi legge “per gli altri”. Provo a spiegarmi: dire “Ho letto l’ultimo libro di Dan Brown, di Nicholas Sparks o di Andrea Camilleri” attira molta più attenzione in chi ascolta piuttosto che dire “Ho letto l’ultimo libro di Mario Rossi, Carlo Bianchi o Piero Verdi”. Magari il libro di Mario Rossi può essere bello e avvincente quanto quello di Dan Brown (o magari anche di più), ma siccome non lo conosce nessuno “È sicuramente una schifezza!”. Mentre chi legge per pura passione (per sé stesso, in altre parole), non si interessa al nome dello scrittore, ma solo alla trama del suo libro anche se magari questo non lo porterà a diventare l’oratore principale durante un happy hour. Non fraintendetemi, non ho nulla contro best seller, anzi ne ho la libreria piena! Ma non disdegno neanche autori semi-sconosciuti (o completamente sconosciuti), perché come un figlio non va giudicato solo per propri genitori, anche un libro non può essere “schifato” solo perché l’autore non ha una villa a Miami!
SCRITTURA: LAVORO O PASSIONE?  
Ahimè, passione. Mi piacerebbe che diventasse il mio lavoro, anche se c’è sempre il rischio che finisca per diventare una prigione con le sbarre dorate. Nel senso che magari le famose quanto terribili scadenze imposte (giustamente) dalla casa editrice, possono portare a un odio atavico verso la scrittura. Come tutti gli artisti, anche gli scrittori hanno bisogno di tempo per lasciarsi ispirare e trovare la giusta direzione e questo non sempre può avvenire entro predeterminate scadenze… Quindi, chissà? Per adesso è solo una passione che mi piacerebbe far tramutare in lavoro, ma in futuro… Non si può mai dire…
SCRIVERE: IN SOLITARIA O IN CONDIVISIONE?  
Assolutamente in solitaria! Nessuno può leggere ciò che ho scritto finché non l’ho finito, letto e ricontrollato. Altrimenti mi blocco immediatamente!
SCRITTORE: VISIONARIO NARRATORE DI STORIE O DISINCANTATO SCRIBACCHINO PER SOLDI?  
Assolutamente visionario scrittore di storie! E se sono storie fuori dalle ambientazioni reali, meglio ancora. Secondo me un libro (come un film del resto) deve essere uno svago, un mezzo per “fuggire” per qualche minuto o ora dalla realtà che ci soffoca e ci deprime. I libri tristi o polemici non mi svegliano nessunissimo interesse. La vita è già abbastanza deprimente di suo, non mettiamoci a rimuginarci sopra ulteriormente!
AH! SE L’AVESSI SCRITTO IO…!  
Se devo mettere a confronto quelle che (secondo me) sono le saghe più vendute e “redditizie” degli ultimi anni, non so se buttarmi su “Il signore degli anelli” o su “Game of thrones”. Ammetto che mi “accontenterei” anche delle saghe scritte da Licia Troisi; anche se parlando dei miei gusti, i suoi libri partono avvantaggiati visto che adoro le illustrazioni di Paolo Barbieri!
IL TUO ULTIMO LIBRO IN CINQUE RIGHE: 
La storia è incentrata sulle avventure del mitico cavaliere di Eron: un guerriero senza macchia e senza paura, proveniente da un altro mondo, pronto ad affrontare chiunque e qualsiasi cosa pur di difendere il regno di Eron e il suo popolo. A ricoprire questo ruolo sarà chiamata una persona molto particolare che, a prima vista sembrerà estremamente inadatta, ma che, alla fine, si rivelerà forse la carta vincente per sconfiggere il terribile e spietato re Kales di Lamdas e il suo esercito stregato. Infatti, una potente e oscura magia avvolge e fortifica i nemici di Eron che, in balìa di una guerra spietata e, apparentemente, senza senso, può solo rivolgere le proprie preghiere al leggendario cavaliere. (sono un po’ più di cinque righe… Ops!)
DICONO DI TE  
Dicono che sono simpatica e gentile, ma anche rompiscatole e pignola. Sono sincera e onesta, su di me si può contare e so organizzare l’impossibile. La mia immaginazione è un mistero per molti (nel senso che mi sento dire spesso: “Ma come fai a scrivere queste cose? Ma da dove le tiri fuori? Dove le trovi?”)
DICI DI TE  
La parte della rompiscatole pignola la sottoscrivo a pieno! È vero anche che sono sincera e onesta, ma devo aggiungere che sono anche testarda. Sono un tipo orgoglioso e tendo a non chiedere mai aiuto a nessuno (piuttosto affogo!). Nonostante agli altri non sembri, sono molto introversa e preferisco starmene per conto mio; non mi piacciono le chiacchiere, ma tendo a diventare logorroica “per iscritto”.
TI SENTI COME IL PERSONAGGIO DI QUEL LIBRO…  
Devo ammettere che Veleno mi rispecchia molto, ma se devo scegliere un personaggio più conosciuto, direi che mi butto su Edmond Dantès de “Il conte di Montecristo”. Certo, non sono mai stata incarcerata e non mi sono mai trovata in una situazione simile a quella di Dantès, ma credo che se vivessi un’esperienza similare, mi comporterei esattamente come lui.


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