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LAVORO: UN MORTO A GALLARATE - Nostro commento

Creato il 28 luglio 2011 da Andrea21948

GALLARATE :ALTRO MORTO SUL LAVORO

L’altro giorno un operaio in coma, ieri un morto. Il territorio gallaratese sta pagando un tributo altissimo di morti e feriti sul lavoro.

Purtroppo questo morto ,questo ferito grave  si aggiungono alle centinaia e centinaia di esseri umani  che dall’inizio dell’anno  hanno perso la vita ,alle centinaia di migliaia di persone che sono rimaste ferite per lavorare .

Nonostante i 9 milioni di euro buttati al vento dal ministero del lavoro per una campagna pubblicitaria che colpevolizza i lavoratori, nonostante l’INAIL dichiari che i morti sul lavoro siano diminuiti , nonostante le dichiarazioni ipocrite di quanti, soloin presenza di  sei morti in un giorno, si accorgono che esiste il problema  delle morti bianche, la strage  continua inesorabile.

Secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna  per le Morti Bianche, dall’inizio dell’anno  vi è stato un aumento del 15% di morti sul lavoro .

Vite spezzate, famiglie distrutte .

  E la maggior parte dei morti  e dei feriti   sono verosimilmente  imputabili al non rispetto delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro .Tale compito spetta  innanzitutto al datore di lavoro

Anche a Gallarate toccheràai tecnici dell’ASL verificare se siano state attuate tutte le procedure previste dalla legge 81/08..pur in presenza di un organico sottodimensionato, in provincia di Varese come nel resto d’Italia

Ed il governo Lega–PDL si guarda bene di aumentare  il numero dei tecnici  ASL che devono  effettuare i controlli   prima e non dopo gli  eventi luttuosi .

Si sa che  le  leggi per la prevenzione degli infortuni sul lavoro sono invise a Tremonti e a Sacconi ed agli industriali che applaudono l’amministratore delegato della Thyssen .

Già, ma a morire sono gli altri, magari sono  rumeni ,ed allora per qualcuno  la vita   vale ancora meno.

La cosa ancor più grave sta nel fatto che ,mentre , negli anni 2008 e 2009, a fronte di una diminuzione di occupati e di ore di lavoro si è verificata una diminuzione delle morti sul lavoro, nel 2011, persistendo una crisi economica drammatica, i morti sul lavoro aumentano.

Che fine ha fatto la prevenzione, che fine ha fatto la “ cultura della sicurezza “ di cui molti parlano, ma  cui nessuno da un contenuto ?

Perché non vengono impiegati per la sicurezza dei lavoratori i16 ( sedici ) miliardi di euro pagati da lavoratori e datori di lavoro e che l’INAIL tiene in banca ?

Ancora una volta ,anche dopo questo morto ,dopo questo ferito grave ,tutto riprenderà come prima, anzi peggio di prima .

Una vergogna

Dott. Andrea Bagaglio – SINISTRA  ECOLOGIA LIBERTA’- Circolo  LAGHI

 

GALLARATE :ALTRO MORTO SUL LAVORO

L’altro giorno un operaio in coma ,ieri un morto .Il territorio   gallaratese sta pagando un tributo altissimo di morti e feriti sul lavoro.

Purtroppo questo morto, questo ferito grave  si aggiungono alle centinaia e centinaia di esseri umani  che dall’inizio dell’anno  hanno perso la vita ,alle centinaia di migliaia di persone che sono rimaste ferite per lavorare .

Nonostante i 9 milioni di euro buttati al vento dal ministero del lavoro per una campagna pubblicitaria che colpevolizza i lavoratori, nonostante l’INAIL dichiari che i morti sul lavoro siano diminuiti, nonostante le dichiarazioni ipocrite di quanti , solo   in presenza di  sei morti in un giorno, si accorgono che esiste il problema  delle morti bianche, la strage  continua inesorabile .

Secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna  per le Morti Bianche, dall’inizio dell’annovi è stato un aumento del 15% di morti sul lavoro .

Vite spezzate, famiglie distrutte.

  E la maggior parte dei morti  e dei feriti   sono verosimilmente  imputabili al non rispetto delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro .Tale compito spetta  innanzitutto   al datore di lavoro

Anche a Gallarate toccherà  ai tecnici dell’ASL   verificare se siano state attuate tutte le procedure previste dalla legge 81/08 ..pur in presenza di un organico sottodimensionato , in provincia di Varese come nel resto d’Italia

Ed il governo Lega –PDL si guarda bene di aumentare  il numero dei tecnici  ASL che devono  effettuare i controlli   prima e non dopo gli  eventi luttuosi .

Si sa che  le  leggi per la prevenzione degli infortuni sul lavoro sono invise a Tremonti e a Sacconi ed agli industriali che applaudono l’amministratore delegato della Thyssen .

Già ,ma a morire sono gli altri , magari sono  rumeni ,ed allora per qualcuno  la vita   vale ancora meno .

La cosa ancor più grave sta nel fatto che ,mentre , negli anni 2008 e 2009, a fronte di una diminuzione di occupati e di ore di lavoro si è verificata una diminuzione delle morti sul lavoro , nel 2011, persistendo una crisi economica drammatica ,i morti sul lavoro aumentano .

Che fine ha fatto la prevenzione, che fine ha fatto la “ cultura della sicurezza “ di cui molti parlano ,ma  cui nessuno da un contenuto ?

Perché non vengono impiegati per la sicurezza dei lavoratori i  16 ( sedici ) miliardi di euro pagati da lavoratori e datori di lavoro e che l’INAIL tiene in banca ?

Ancora una volta, anche dopo questo morto, dopo questo ferito grave ,tutto riprenderà come prima ,anzi peggio di prima .

Una vergogna

Dott. Andrea Bagaglio – SINISTRA  ECOLOGIA LIBERTA’- Circolo  LAGHI

 


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