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Le 20 mosse per riorganizzare il Comune di Perugia e risparmiare a regime un milione e mezzo di euro

Creato il 23 luglio 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Mentre continuano gli articoli di giornale che riportano il triste primato del Comune di Perugia nella classifica dei comuni più spendaccioni d’Italia (anno 2012), mentre si rincorrono le cifre sul numero dei dirigenti dell’Ente e sui loro stipendi (corre l’obbligo
di precisare che lo stipendio dell’ormai ex direttore Generale del Comune di Perugia è stato di 180.000 euro l’anno e non di 70.000 euro come pubblicato, artatamente e in barba alla trasparenza, nel sito del Comune di Perugia), mentre qualche giornalista “imboccato” cerca di far passare la produttività da fame dei dipendenti come un privilegio del pubblico impiego, il tempo passa…, ottobre sta arrivando e non si vede ancora nessuna ipotesi di riorganizzazione della macchina comunale. Ci sono i contratti dei dirigenti a tempo determinato e quello dell’ex Direttore Generale che scadono il 30 settembre, ci sono gli incarichi delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità in scadenza tra pochi giorni, il 31 luglio.
Siamo certi dell’intenzione della nuova Amministrazione di voler dare un segnale in termini di cambiamento, ma riteniamo che una comunicazione ufficiale sugli obiettivi e sui tempi di attuazione ci voglia. Finirebbe così ogni sorta di pressione di alcuni interessati nei confronti di quello o quell’altro assessore.
Il DiCCAP si aspetta che la nuova Amministrazione non voglia procedere utilizzando lo strumento della proroga perché ci sarebbe il rischio che, nei fatti, si cristallizzerebbe uno status quo frutto di una vecchia organizzazione fondata più sui nomi che sulle responsabilità.
Il DiCCAP sarà sempre attento e vigile su ogni scelta, ma nell’immediato si augura che la nuova Giunta assuma un atto di organizzazione che si prefigga interventi e soprattutto economie da attuare nella logica del cambiamento e della spending review.
Per quanto ci riguarda riteniamo che i primi 20 provvedimenti riorganizzativi siano i seguenti:
1) si dovrebbe escludere ogni possibilità di riassegnazione dell’incarico da Direttore Generale (risparmio di circa 150.000 euro + 30.000 euro di retribuzione di risultato);
2) si dovrebbe affidare, a costo zero, la riorganizzazione dell’Ente ad un soggetto che non sia condizionato da pregressi rapporti;
3) si dovrebbero azzerare tutti gli incarichi dirigenziali a tempo determinato (risparmio di circa 380.000 euro);
4) si dovrebbero drasticamente ridurre tutti gli incarichi per attività giornalistica come PG notizie, AMI, e WEB (risparmio di circa 140.000 euro);
5) si dovrebbe evitare di riassegnare l’incarico retribuito da vicesegretario generale vicario (risparmio di circa 40.000 euro);
6) si dovrebbe prevedere un’organizzazione definitiva con al massimo 25 dirigenti di cui 6 di settore e 19 di unità operativa. I dirigenti di ruolo in eccedenza dovrebbero essere messi in staff con abbattimento al minimo di tutte le indennità accessorie (risparmio di circa 300.000 euro);
7) si dovrebbe revocare ogni forma di “intermediazione di mano d’opera” mascherata in appalti di servizi come ad esempio la segreteria delle manifestazioni culturali, o delle biblioteche (risparmio di circa 150.000 euro). Non ci deve più essere personale esterno utilizzato in sostituzione dei dipendenti comunali;
8) si dovrebbero attribuire i buoni pasto ai dirigenti con le stesse regole dei dipendenti e cioè solo a fronte della timbratura della pausa (risparmio di 20.000 euro). Si dovrebbe, inoltre, rendere obbligatoria la timbratura per tutti i dirigenti per ogni uscita e entrata dal servizio e non solo per l’inizio e la fine del servizio;
9) si dovrebbero azzerare, essendo state abrogate le norme di riferimento dal Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, gli incentivi legali e gli incentivi di progettazione interna ai dirigenti e i diritti di rogito al Segretario e al Vicesegretario. L’indennità di risultato è più che sufficiente (risparmio di circa 200.000 euro);
10) si dovrebbero disdettare i vergognosi accordi sottoscritti a favore della dirigenza relativi all’armonizzazione degli incentivi e all’indennità di interim. La retribuzione dei dirigenti è omnicomprensiva (risparmio di circa 20.000 euro);
11) si dovrebbe modificare l’attuale regolamento degli incentivi legali in base Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, riconoscendo legittimi gli incentivi per i dipendenti senza qualifica dirigenziale solo in caso di sentenza definitiva favorevole per l’ente che preveda la condanna alle spese per il soccombente. Nessun incentivo dovrebbe più essere liquidato a carico del bilancio comunale (risparmio di circa 50.000 euro);
12) si dovrebbe escludere ogni forma di monetizzazione delle ferie non godute dai dirigenti (o si fanno o si perdono);
13) si dovrebbe pesare la responsabilità dei dirigenti in base alle effettive responsabilità escludendo a priori la possibilità che l’indennità di posizione possa essere uguale o addirittura maggiore dello stipendio mentre l’indennità di risultato si dovrebbe legare a obiettivi reali e fissarla ad almeno il 40% del totale (attualmente è meno del 20%). Gli obiettivi dei dirigenti dovrebbero essere pubblicati sul sito del Comune di Perugia. Gli stessi dovrebbero esulare dalla ordinaria attività e il loro raggiungimento dovrebbe tener conto del risultato e del grado di soddisfazione espresso dai cittadini;
14) si dovrebbe attuare una politica di diminuzione della dirigenza escludendo ogni trattenimento in servizio dei dirigenti in possesso dei requisiti anagrafici per andare in pensione e si dovrebbe, altresì, incentivare l’uscita anticipata dal servizio dei dirigenti vicini alla pensione;
15) si dovrebbe attuare, con cadenza triennale, la rotazione dei dirigenti;
16) si dovrebbero definire i nuovi criteri di individuazione e di pesatura economica delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità in scadenza il prossimo 31 luglio (è esclusa ogni forma di proroga);
17) si dovrebbe dar corso al trasloco degli uffici posti all’indegno piano sotterraneo di palazzo Grossi;
18) si dovrebbero estendere a tutti i dipendenti i benefici della convenzione sui parcheggi S.I.P.A. attualmente riservati ai consiglieri/assessori/sindaco;
19) si dovrebbe dar corso, come prescritto dalla Legge Regionale sulla Polizia Locale, all’assegnazione del grado distintivo di “Tenente”a tutti gli operatori di Polizia Municipale inquadrati in categoria D;
20) si dovrebbe incentivare il ricorso al Telelavoro come modalità di organizzazione del lavoro volta a favorire una migliore conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita sociale, ciò consentirebbe di realizzare delle economie di gestione derivanti dalla riduzione dei costi fissi di gestione delle sedi di lavoro, nonché offrirebbe un contributo alla riduzione del traffico legato al pendolarismo lavorativo.
Questi sono, secondo il DiCCAP, i primi provvedimenti organizzativi da deliberare prima del mese di ottobre per dare realmente corpo ad una organizzazione nuova, giusta, efficace ed efficiente (il risparmio stimato sarebbe di circa 1.500.000 euro annui). Tutto ciò in appena due delibere: una del Consiglio comunale per modificare i regolamenti e una di Giunta per i provvedimenti relativi all’organizzazione.

Piero Martani

DICCAP – Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali



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