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Le Borse volano

Da Pukos
Le Borse volano

Milano la migliore

Molto bene i titoli del comparto bancario, ma sono stati comprati tutti i settori, visto che non abbiamo avuto alcun ribasso. Euro a 1,32 su dollaro.

Un indice IFO proveniente dalla Germania, quello che monitora la fiducia delle imprese tedesche, decisamente inferiore alle attese ed in calo per il quarto mese di seguito ha innescato una serie infinita di acquisti sui mercati azionari.

Le aste dei titoli pubblici sono così andate ai minimi storici, mi riferisco naturalmente ai rendimenti, un BTP a dieci anni rende meno del 2,5% lordo, insomma, per capirci, un investitore che volesse comprarlo si accontenta di guadagnare poco più dell’1% netto per i prossimi dieci anni.

Certo, per le casse dello Stato è un’ottima notizia, diminuiranno sicuramente gli interessi da pagare nei prossimi anni, ma sapere che, per non rischiare (a meno di un default del nostro Paese), occorre accontentarsi di un rendimento quasi nullo per i prossimi dieci anni (al netto di ritenute fiscale, bolli e patrimoniali che già esistono), non mi sembra una notizia da salutare con favore.

Ed allora se non rischiando non si guadagna nulla per i prossimi dieci anni, non ci resta che provare ad entrare nel risiko delle Borse, perché quello accaduto per i nostri BTP si è replicato parimenti per i titoli di Stato francesi e spagnoli, anche loro sui minimi storici.

Ed ecco che le Borse volano, i titoli bancari vanno in orbita e la nostra Piazza Affari risulta così la migliore con il Ftse Mib (+2,30%) che mette a segno un favoloso recupero arrivando a 20.375,39 punti.

Nessuna freccia rossa, una seduta “all green”, tutti i quaranta titoli che compongono il nostro indice principale hanno fatto segnare un rialzo, e per cinque di essi il guadagno ha superato i tre punti percentuali, si tratta di: Banca MPS (+5,77%), Bper (+4,46%), Enel (+3,73%), Finmeccanica (+3,26%) e UnipolSai (+3,25%).

La metà dei titoli trattati sul Ftse Mib ha incamerato un incremento superiore ai due punti percentuali, quindi si è comprato un po’ di tutto.

E tutto questo mentre il mondo, o almeno gran parte di esso, sta bruciando, tutto questo mentre in ampie zone del pianeta assistiamo ad esodi biblici di interi popoli che fuggono da teatri di guerra e dalle più raccapriccianti atrocità.

Mamma mia, quanto è difficile da spiegare tutto questo!

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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