Sembrava una situazione destinata a risolversi nel giro di pochi giorni tramite accordi diplomatici e dopo l’intervento della NATO, ed invece l’allarme acceso dalla Rivolta in Libia non si è ancora placato, anzi.
All’emergenza umanitaria per via dei civili periti in Libia a causa degli attacchi delle milizie assoldate da Gheddafi si è aggiunta una situazione di emergenza umanitaria anche in Italia e soprattutto nel profondo Sud. Lampedusa, un’isola di 6000 anime che tirano avanti grazie alla pesca ed al turismo ha visto le sue sponde riempirsi di immigrati e l’orizzonte è diventato meno sereno…
L’Italia sta subendo più di qualsiasi stato europeo le conseguenze della rivolta in Libia. Bisogna dire che le conseguenze sono piuttosto negative.. vediamo perché in ognuno dei prossimi paragrafi. Vi invito a partecipare con i vostri pensieri alla riflessione finale.
Rapporti internazionali
L’adesione dell’Italia agli attacchi alla Libia per tentare di far ragionare il colonnello Gheddafi e far cessare il fuoco sul popolo libico, hanno provocato un temporaneo (probabilmente definitiva) degli accordi tra Italia e Libia sanciti dopo anni di contrattazioni. All’indomani della fine del Trattato di Amicizia tra Italia e Libia quest’ultima ha aperto il via al dilagare di immigrati dall’Africa. Le prime sponde su cui sono sbarcati i migliaia di immigrati libici, (e di altre nazioni dell’Africa) sono state quelle del sud Italia, in particolare Lampedusa. Le nazioni europee, come ad esempio la Francia, hanno chiuso le frontiere manifestando pieno dissenso all’ingresso di immigrati libici nel territorio francese. Nessun appoggio si è ricevuto dalle altre nazioni d’Europa.A quest’ondata di immigrazione si è aggiunto l’arrivo dei tunisini sempre a Lampedusa. Dopo la rivolta in Tunisia che ha sfociato nella caduta del governo, i tunisini sono fuggiti da una situazione incerta ed ancora traballante. Tuttavia dopo qualche giorno il governo italiano ha proceduto con il rimpatrio dei tunisini. Molto probabilmente perché non potevano essere considerati come rifugiati di guerra al pari dei Libici e di coloro che provengono dalla Libia. Grazie alla visita del Ministro Maroni e agli accordi presi con l’attuale governo tunisino il rimpatrio è divenuto attivo.
Italia – Rapporti nazionali
Mi è toccato dedicare un paragrafo alla situazione dei rapporti tra le regioni italiane e di come ogni regione si è impegnata o disimpegnata a gestire la situazione di emergenza provocata dallo sbarco in massa degli immigrati.Non posso che provare disdegno e delusione di fronte al rifiuto di cooperazione da parte di regioni che sono molto più floride economicamente e che potrebbero essere molto più preparate ad accogliere provvisoriamente gli immigrati rispetto ad una piccola isola come Lampedusa. Ed invece si è ricevuto un acclamato rifiuto di accogliere “clandestini” piuttosto che “immigrati”. Se si sapesse gestire la situazione di emergenza sarebbe più semplice identificare i singoli immigrati anche se questo richiederebbe giorni, settimane.
Vista la superficie limitata dell’isola e visto che l’amministrazione locale aveva già dato ciò che poteva e anche di più rispetto all’accoglienza degli immigrati, un aiuto e un senso di solidarietà sarebbe stato doveroso. Solo dopo numerosi giorni un certo numero di immigrati è stato “smistato” presso centri di accoglienza di altre regioni..
Mi viene subito da pensare e giustificare la frase di un’abitante di Lampedusa che quasi con rassegnazione lamentava la situazione di evidente disagio dicendo “siamo buoni solo per pagare le tasse noi.. siamo italiani solo quando siamo chiamati a pagare..”
Che tristezza.. proprio in questo periodo che si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia. In questi casi le tendenze separatiste accentuate dalla Lega Nord si fanno sentire in tutta la loro arroganza.
Conseguenze della rivolta in Libia sull’economia in Italia
Essendo la Libia uno dei principali fornitori di petrolio per l’Italia la situazione attuale (causata dalla Rivolta in Libia) ha avuto come conseguenza il fatto che i prezzi del petrolio in Italia stanno salendo alle stelle. A parte la fornitura di petrolio che era prevista dal Trattato di Amicizia tra Italia e Libiaanche le aziende italiane presenti in Libia stanno subendo conseguenze economiche e finanziarie negative.
Emozioni
I siciliani si sono dovuti abituare al frastuono provocato dagli aerei e dei caccia che partono da Sigonella, Trapani e Catania dirigendosi verso la Libia. Quel rumore insopportabile ci ricorda ogni volta l’attuale situazione di continua emergenza. I telegiornali continuano a dare aggiornamenti sui bombardamenti in Libia e sullo sbarco di immigrati.. e io ogni tanto mi chiedo: e se incontrassi un immigrato per strada, che farei?Vi siete mai posti questa domanda? E voi, che fareste?