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Le fedeltà, di Diane Brasseur. L’infedeltà incapace di scegliere

Creato il 02 febbraio 2015 da Annare

Le fedeltàL’uomo infedele viene spesso descritto in maniera brutale, difficilmente perdoniamo l’infedeltà, non la comprendiamo eppure appartiene alla nostra vita da sempre. Le fedeltà di Diane Brasseur è un monologo, la lunga riflessione di un uomo innamorato di due donne; una, la moglie, l’amore di una vita, la certezza; l’altra, l’amante, la giovinezza, la possibilità di avere una seconda occasione.

Da un anno l’uomo si divide tra Parigi, dove lavora durante la settimana, e Marsiglia, dove vive con la famiglia. A Parigi l’amante Alix rappresenta quella passione giovane e soprattutto la possibilità di riprovare, il simbolo di un’età oramai già vissuta. Bella e intelligente, Alix non chiede, non pretende, vive il ruolo dell’amante senza mai sottolinearne il dolore. A Marsiglia la moglie accudisce la figlia adolescente e il padre, di lui, malato da tempo. Fa la moglie e non chiede chiarimenti nemmeno quando intuisce l’altra, prosegue nel suo cammino senza subire variazioni troppo improvvise.

Il monologo presuppone, immagina, vuole. Ammetto che a tratti l’uomo mi è apparso insopportabile, tanto convinto dell’amore delle due donne da risultare fastidioso, eppure nella sua megalomania appare debole, non sa scegliere, non vuole scegliere. Pur consapevole delle difficoltà e del dolore che sta costruendo, fatica a muoversi, a prendere una strada.

Diane Brasseur costruisce un monologo realistico, struggente e fastidioso, il pensiero e l’immobilità di un uomo, il conflitto di chi tradisce e contemporaneamente non riesce a lasciare andare il passato per accogliere l’incognita del futuro. Un uomo fermo, incapace di decidere, ma certo del suo amore.

Difficile dimostrare simpatia verso quest’uomo, eppure la sua sincerità seduce, perché lasciare, amare, tradire difficilmente tracciano linee nette, anche se ci insegnano il contrario, e la comprensione diventa difficile ma necessaria.

Mi manca mia moglie, mi manca mia figlia, mi manca la mia casa, i rumori della mia casa, le scale che scricchiolano e il frigo che ronza, la televisione accesa in salotto. Mi domando cosa stiano facendo, tra quanto tempo si metteranno a tavola. Cos’ha preparato mia moglie per cena. So che in cucina la radio è sintonizzata su France Inter, il rumore della cappa di aerazione di sicuro copre la voce del giornalista.
Ho voglia di telefonare subito a casa per parlare con mia moglie.
Mi trattengo. Cinque minuti fa andava tutto bene. Mi reimmergo nel mio libro, cerco di non mostrare nulla ad Alix, senza riuscirci. Lei viene a sedersi al mio fianco: «Cosa c’è che non va?» Resto sul vago perché non voglio ferirla e dico parole a caso. Rispondo: «Tutta questa situazione.»

Interessante la scelta narrativa del monologo, il rischio di cadere nel noioso e di ripetersi è evidente, eppure la scrittrice riesce a trasmettere ogni dettaglio della vicenda, una come tante, senza mai annoiare, racconta emozioni, stati d’animo, pretese e speranze, a volte l’uomo diventa il “solito” traditore, altre un semplice uomo incapace di decidere.

Titolo: Le fedeltà

Autore: Diane Brasseur

Traduttore: Jacopo De Michelis

Editore: Sonzogno

Prezzo: Euro 15,00

Anno: 2015


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