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Le metamorfosi di David Bowie

Creato il 11 gennaio 2016 da Carla Fiorini

Ci lascia l'uomo delle stelle. Una delle più grandi, geniali e creative menti artistiche degli ultimi cinquanta anni, icona indiscussa del rock, dominatrice di folle e platee scatenate.

Lazarus Le metamorfosi di David Bowie

Una carriera lunghissima e ricca di successi, di sperimentazioni e contaminazioni: dal glam rock al folk acustico, dall'elettronica al pop rock, dalla dance rock al proto-punk, passando anche per il new wave e il soul bianco. Camaleonte del rock, ha reinventato nel tempo il suo stile e la sua immagine, dando origine ad alter ego come Ziggy Stardust, Halloween Jack, Nathan Adler e The Thin White Duke. Ai primi posti della lista del 100 migliori cantanti del mondo stilata da Rolling Stone. Ha avuto successo come attore nel film di fantascienza - L'uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg, in Furyo (Merry Christmas Mr. Laerence), Absolute Beginners, Labyrinth e Basquiat.

La sua storia comincia da Brixton e poi nel Kent. Quando frequentava la scuola, a undici anni, innamorato dei suoni che provenivano dall'America; alla domanda "Cosa vorresti fare da grande?" aveva risposto "Voglio diventare l'Elvis britannico".

risulterà centrale nell'educazione musicale e nella vita del Duca: Il jazz di John Coltrane e Eric Dolphy, gli scrittori beat...ma poi anche la schizofrenia, la repressione nell'ospedale psichiatrico, fino al triste epilogo del suicidio dello stesso Burns. E sarà poi fonte di ispirazione per opere come The man who sold the world, The bewlay brothers e Jump (they say). Una continua ossessione per David che vivrà con la paura di impazzire a sua volta.

Il primo sax Bowie lo riceve a pochi giorni dal suo tredicesimo compleanno. Prende il telefono e contatta Ronnie Ross - il suo idolo al sassofono - che accetta di dargli qualche lezione. È intorno agli anni Sessanta che comincia l'avventura nel mondo della musica. Fra le prime conoscenze di David Bowie c'è George Underwood, lo stesso che lo colpirà ad un occhio - per una questione con una ragazza - causandogli una midriasi permanente. Quello stesso occhio, sinistro, che per anni a tutti sembrerà affetto da eterocromia, valendogli peraltro il soprannome Red Orb da parte dei ragazzi della scuola e che invece alterava la percezione della profondità e della luce dell'artista. In questo periodo Bowie comincia a comporre i primi brani, incide il suo primo disco (Liza-Jane), rilascia la sua prima intervista televisiva e milita in una serie di band come The Kon-rads, Hooker Brothers, The King Bees, Manish Boys, The Lower Third e infine The Buzz. È il '66 quando adotta definitivamente il nome David Bowie per evitare di esser confuso con Davy Jones dei Monkeers.

Sempre più orientato ad una carriera da solista pubblica nel 1967 il suo primo album, intitolato semplicemente David Bowie, il quale però non incontra il favore del pubblico. Questo contribuisce alla rottura con la casa discografica Deram, infatti nuove tracce registrate per la stessa vengono respinte. In questo periodo cominciano anche le sue primissime esperienze come attore.

Gli anni Sessanta saranno anni molto intensi per Bowie, carichi di impegni, di fondamentali esperienze e indispensabili conoscenze nel panorama della musica. Si attiverà il club ribattezzato Growth, un laboratorio artistico in linea con la Factory newyorchese di Andy Warhol.

L'11 luglio 1969, dieci giorni prima dall'allunaggio dell'Apollo 11, esce il 45 giri

A ottobre Space Oddity ha raggiunto la quinta posizione nella classifica inglese e lui partecipa per la prima volta al programma della BBC Top of the Pops. Malgrado non si raggiunga nessun successo commerciale alla fine dell'anno Bowie viene votato come migliore artista emergente dai lettori di e Space Oddity viene nominato disco dell'anno da . Il suo aspetto è ancora quello di un cantastorie folk, con una folta chioma, riccioluta da permanente.

Le metamorfosi di David Bowie

L'anno si chiude con la registrazione in italiano di Space Oddity intitolato Ragazzo solo, ragazza sola (il testo non rispecchia il contenuto originale).

Le metamorfosi di David Bowie

Il passo fino a Changes e Life on Mars? è breve e finalmente Bowie riesce a conquistare la critica. Per diventare famoso avrà però bisogno delle sue maschere e la prima che crea - efficace e con lucida determinazione - è l'alieno caduto sulla terra (o forse una spia degli alieni) Ziggy Stardust. È sicuramente kitsch, con una specie di calzamaglia dannatamente skinny, appare un po' sgarbato e ha una stramba pettinatura color carota. Il personaggio funziona alla grande e il concept-album The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars è capolavoro di rara bellezza. Sul palco c'è ora l'istrione, l'artista globale; c'è la fusione tra rock, teatro e performance. C'è la fusione tra finzione e realtà: David Bowie in pochi mesi spopola acquistando sempre più il favore del grande pubblico e consacrando uno standard di glam-rock universale. Un inno generazionale che si aliena dai pregiudizi e apre le barriere all'ambiguità sessuale e alla libertà erotica. Sulla stessa scia glitterata ci sarà poi - una saetta coloratissima su una metà del viso che segnerà la fine, con tanto di requiem, dell'epopea del glam rock - e il manierato - una raccolta di cover glam-rock che ripescherà da band 60's come Pink Floyd, Kinks e Who.

Le metamorfosi di David Bowie

A metà degli anni '70 Bowie si apre a pulsazioni disco e con Young Americans è il primo bianco a partecipare al programma tv USA Soul Train.

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Abbandonati i palcoscenici americani il Duca Bianco attraccherà in una Berlino mitteleuropea in cui perfezionerà la cosiddetta trilogia berlinese "

Per David Bowie gli anni '80 tornano ad essere Americani. L'anello di congiunzione fra la precedente fase "avanguardistisca" e le successive esaltazioni pop-dance

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