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Le parc

Creato il 02 ottobre 2011 da Pioggiadinote

Le parc

Ideato nel 1994, il balletto Le parc di Angelin Preljocaj è entrato stabilmente nel repertorio del Ballet de l’Opéra de Paris, così come altri successivi lavori del coreografo montenegrino. La struttura in tre atti e un epilogo è solo uno degli aspetti che testimoniano la cifra neoclassica attribuibile  a questo lavoro: in effetti, il percorso narrativo esplora – con uno spirito che potremmo definire in certo modo “enciclopedico” - le “strategie galanti”, i codici del comportamento amoroso visti attraverso la lente letteraria del ’600 e, naturalmente, del ’700. Non a caso la scelta delle musiche si è concentrata su Mozart: brani d’intrattenimento come danze, divertimenti e serenate si succedono interrotti, per gli episodi di carattere più lirico, dai movimenti lenti di alcuni concerti per pianoforte e orchestra, nonché da brevi “creazioni sonore” di un autore del ’900.

Il pas de deux che chiude il terzo atto, Abandon, costruito sul movimento centrale del concerto per pianoforte e orchestra KV 488 di Mozart, in origine pensato da Preljocaj per le étoiles Isabelle Guerin e Laurent Hilaire, è proposto qui nell’interpretazione mirabile, passionale, tecnicamente perfetta di Aurélie Dupont e Manuel Legris. La dinamica è misurata, lineare; il movimento  morbido si esprime attraverso una gestualità sempre sul confine labilissimo tra narratività ed evocazione; il risultato è emozionante – direi anche per la stretta relazione con la partitura mozartiana, una delle rarissime pagine capaci, da oltre duecento anni, di tenere chiunque con il fiato – e il pensiero - sospeso .

L’idea di dedicare un post a questo pas de deux mi è stata suggerita da una scoperta che potremmo definire “banale”: una pubblicità televisiva trasmessa sugli schermi italiani negli ultimi tempi, che aveva colpito me e persone a me vicine prima ancora per la scelta musicale che per il breve passaggio coreografico, è infatti una citazione letterale proprio di questo balletto.

Le parc

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