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Le strade del vino Campane: proposte di intervento

Da Chef Pepì
Le strade del vino Campane: proposte di intervento

In un mio articolo ho parlato delle Strade del vino Campane. Leggi qui

Purtroppo il progetto che ha lo scopo di promuovere il territorio attraverso il potenziamento dell'eno-turismo non sembra aver avuto molto successo. Molte sono le problematiche, leggi pure qui.

Potrebbe essere utile ipotizzare delle proposte di intervento ed in quest'articolo ci proverò.

Innanzitutto va risolto il problema infra-strutturale: vanno identificati realmente gli itinerari de Le Strade del Vino e riparare le strade d'accesso ai soggetti coinvolti tarando la logistica dei trasporti urbani potenziando percorsi e modalità indirizzando i turisti direttamente verso un preciso itinerario.

Bisogna prendere coscienza e reimpostare tutto, puntando sul turismo, sull'agricoltura, sulle infrastrutture e sui collegamenti aerei soprattutto con il Nord Europa ed i paesi oltre oceano, veri amanti del nostro territorio. Va ripartito in egual misura tra tutti gli attori del territorio, lo spazio di comunicazione istituzionale, attraverso Le Strade del Vino, distinguendo con chiarezza le competenze del pubblico e quelle del privato.

La potenza del territorio

La dimensione turistica della Campania potrebbe davvero differenziarsi da quella di altre regioni valorizzandone l'assetto che purtroppo è ancora fortemente polarizzato (in termini di offerta e di domanda). Inoltre il Turismo Made in Campania è incapace di fare sistema; troppa frammentazione e quasi totale assenza di una filiera collaborativa tra i soggetti strategici. I brand territoriali più affermati della regione (come ad esempio Capri, Amalfi e Penisola sorrentina) dovrebbero fare da traino e tour e soggiorni dovrebbero contemplare escursioni nelle zone interne della regione Campania meno conosciute.

L'Eno-turismo deve tendere verso una comune strategia commerciale competitiva, nella consapevolezza di esprimere una portata non esclusiva ma complementare ad altre forme di turismo in regione ( come il turismo stagionale ed il turismo delle città d'arte)

E' vitale per una proposta turistica avere un itinerario solido, che individui i bisogni formativi ( come saper accogliere e confrontarsi con culture diverse) e che diventi realmente uno strumento per promuovere il territorio ed incrementare lo sviluppo della consapevolezza nei soggetti che vivono quotidianamente la Campania.

Gli enti locali e le aziende devono sfruttare il potere dell'unione, lavorando su sinergie di produzione e razionalizzare la spesa evitando di investire capitale in piccole iniziative locali ma iniziando a promuovere realmente la loro offerta attraverso strumenti di comunicazione flessibili, mixando sui diversi canali reali e virtuali.

I diversi comitati delle Strade del Vino devono creare una calendarizzazione in cui sviluppare diverse date per garantire la fruizione e l'accesso ai turisti nelle diverse location, evitando così problemi come le ferie e la chiusura stagionale da parte dei produttori di vino e le cantine.

Un professionista al servizio del territorio

Inoltre i comitati, sotto l'occhio vigile degli operatori coinvolti, devono OBBLIGATORIAMENTE formare figure professionali che si occupino esclusivamente della promozione territoriale; su questo punto devono intervenire anche gli enti amministrativi locali finora in perenne letargo. In un mercato in continua evoluzione e fortemente competitivo, la passione non basta più: tra marketing e gestione d'impresa, preparazione tecnica e conoscenza giuridica, l'arte del buon vino richiede sempre più professionisti, con sapere e competenze ad hoc. I mestieri legati al vino sono numerosi. Al primo anello della filiera stanno quelle figure impegnate in prima linea, ovvero nei campi e tra i filari, e sono il viticoltore, il cantiniere e l'agronomo.

Il viticoltore e l'agronomo operano in stretta collaborazione: il primo si occupa del vigneto, o, meglio, di tutte le attività concernenti gli impianti e la produzione delle viti ( potatura, zappatura, irrigatura e raccolta); il secondo, invece, oltre a coordinare e sovrintendere il lavoro del viticoltore, presta consulenza in materia di conoscenza del territorio agricolo, delle sue caratteristiche fisiche e strutturali. Sia il viticoltore sia l'agronomo devono essere in possesso della laurea e questa è una novità importante: nel passato anche recente, infatti, le loro specifiche funzioni e competenze erano affidate ad un perito agrario. A queste due figure, poi, si affianca quella del cantiniere, un operaio specializzato che prende in consegna l'uva raccolta dai vendemmiatori e che segue tutte le operazioni di trasformazione dell'uva stessa in vino. All'ultimo anello della filiera si colloca l'enologo. E' una figura particolare perché opera tra i vigneti e nelle cantine. In gergo, si dice che fa il vino: è infatti il responsabile della sua qualità e controlla tutte le fasi di produzione, dalla coltivazione alla raccolta dell'uva, dalla vinificazione all'imbottigliamento, fino alla conservazione del vino stesso. Incarna le nuove tendenze del mercato: orientato al marketing, si occupa anche della gestione aziendale e della commercializzazione dei vini.

Esiste poi una figura specializzata all'analisi del prodotto finale: il sommelier. Le Strade del Vino in Campania, per aver successo, devono obbligatoriamente legarsi ad associazioni di categoria. Il Sommelier riunisce passione e professionalità al servizio della cultura del buon vino. La sua missione è quella di degustare e far degustare il vino, fornendo gli strumenti per distinguerlo, apprezzarlo e giudicarlo.

Potrebbe essere positivo per lo sviluppo del progetto Strade del Vino Campane tenere in considerazione questi aspetti e queste proposte ma non è facile. Le problematiche sono davvero tante ( affrontate in questo mio articolo).

Bisogna amare il proprio territorio e diventare ambasciatore del territorio campano

I contenuti in quest'articolo possono subire variazioni dovute all'evoluzione dell'operato delle diverse associazioni ed enti che curano il progetto Strade del Vino Campania ed all'aggiornamento delle leggi. Sarà mia cura tenere aggiornate le informazioni.

Il presente articolo fa parte di un Project Work presentato come elaborato finale per l'esame di IFTS "Tecnico superiore specializzato in elaborazione, produzione e somministrazione di specialità enogastronomiche tipiche della dieta mediterranea" anno 2015.

Le fonti dell'articolo sono state ricercate sul web, su blog di professionisti, sui siti istituzionali e sui portali dei diversi comitati che curano il progetto.

Per qualsiasi chiarimento contattami su [email protected]


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