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LEGGERE IN INGLESE? YES WE CAN #7: Intervista con @ilovereading_

Creato il 10 gennaio 2014 da Anncleire @anncleire

LEGGERE IN INGLESE? YES WE CAN #7: Intervista con @ilovereading_

Questo è più di una rubrica, è un progetto a cui tengo molto. È strano come possa non sembrarlo perché ultimamente l’ho proprio trascurato. Ho detto che ho deciso di renderlo una rubrica mensile, da postare il primo venerdì di ogni mese, ma per me è più di una rubrica. Ho ricordato spesso come per me iniziare a leggere in lingua sia stato un  passo fondamentale e incredibile, ma credo che sia importante dimostrare alle persone più scettiche e riluttanti che è davvero possibile per tutti, sia per chi lo studia, sia per chi ha i vaghi ricordi della scuola. Lo dirò sempre io al liceo ero una SCHIAPPA, potete chiederlo a chiunque, ma ora, ne so decisamente di più.

LEGGERE IN INGLESE? YES WE CAN #7: Intervista con @ilovereading_

Ma non sono l’unica, il mio blog, questo piccolo angolo di internet in cui infondo tutti i miei sforzi, mi ha dato modo di conoscere altre ragazze che come me “LEGGONO IN INGLESE” e allora perché non regalarvi anche le loro esperienze? Perché non condividere con voi lo sforzo che non una, due o tre ma decine e centinaia di individui compiono giornalmente. Quello ciòè di aprire un libro scritto in inglese aprirlo. In qualsiasi formato e di qualsiasi genere.

In questa occasione vi mostrerò l’esperienza di @ilovereading_. Per chi è vissuto finora sotto i ponti e non lo sapesse, @ilovereading_ è la blogger che di nasconde dietro PETRICHOR, la mia collega, la regina dell’html, l’indiscussa realizzatrice della maggior parte dei banner e dei button delle mie iniziative. La mente che mi sostiene nella rubrica che abbiamo creato insieme “Cover Lovers” e la compagna di mille chat. L’ideatrice di #bloggerimperfetta ma che alla fine è tutto tranne che imperfetta. 

LEGGERE IN INGLESE? YES WE CAN #7: Intervista con @ilovereading_

Anche lei è una studentessa universitaria, che ha mille impegni, ma ha creato e tira su un vero e proprio gioiellino. Seguitela, esperta di distopie, sci-fi e fantasy non disdegna romance originali e non convenzionali. Al mio fianco in matte idee, abbiamo in cantiere un progettino, che spero riusciremo a portare avanti nonostante i mille impegni. Io sono troppo entusiasta di averla conosciuta, di poterla considerare un’amica, di averla al fianco, di poter dire ecco quella è una mia collega. Di andare su fb e chattare di tutto di più: opinioni, critiche, idee, libri preferiti. Ma anche vita privata, lamentele per lo studio e prossimi progetti. È una di quelle persone vere, sincere, dolci e adorabili. Quando ho vinto il giveaway sul suo blog, non solo mi ha inviato il premio, ma una LETTERA bellissima e mi ha fatto un regalo che per me vale milioni, MILIONI. Il pov extra di uno dei personaggi di una storia che sta scrivendo, una  distopia quanto meno, che le auguro davvero di finire perché se lo merita immensamente.

Voi vi chiederete… “ma come vi siete conosciute?”. Eh bella domanda. Posso dire, con un certo orgoglio, grazie al mio blog, “Please Another Book”. Lei stessa mi ha confidato di seguirmi da tantissimo, ma non ci avevo mai interagito. Poi a giugno ho indetto un giveaway, in cui ho messo in palio “Danzando su vetri rotti” di Ka Hancock e @ilovereading_ non solo ha partecipato, ma anche vinto. Dà lì ho iniziato a parlarci, scoprendo molte cose in comune, e iniziando a costruirci un bel rapporto. Poi all’inizio di agosto 2013 mi è venuta la pazza idea di organizzare “La Settimana della Distopia” un super evento e avevo bisogno di un banner. Eh io all’epoca campavo via paint o non usavo immagini per segnare le iniziative del blog. Beh i miei risultati erano e sono molto scarsi, anche se mi sono leggermente evoluta e sto cercando di fare pratica. Beh avevo messo un annuncio sulla pagina fb chiedendo chi avesse voglia di perdere tempo dietro alle mie richiese. Beh @ilovereading_ si è subito offerta e ha sopportato le mie mail, le mie richieste e non mi ha mai fatto sentire invadente o noiosa o troppo pretenziosa. La  collaborazione è stata felice e proficua, tant’è che la profile pic di Twitter e di Goodreads che ancora uso è una sua creazione (troppo bella *______*) e da allora abbiamo continuato, per il primo RA “Hybrid Read Along” e per altre idee. Nel mentre ha anche aperto il suo blog che ha recentemente compiuto sei mesi! *Congrats dear!* e il nostro rapporto va a gonfie vele.

Mi manca parlarle quotidianamente ma io stessa sono presa da altre cose, dallo studio, dalla mia vita privata. Eppure so,  so con certezza e senza mezzi termini che le voglio bene, che tengo tantissimo a lei, che sono fiera di quello che fa e sono onoratissima di vederla partecipare anche alle ultime iniziative del blog la “CLASSIC READ CHALLENGE” e il “THIEF READ ALONG” (ehm spazio pubblicità!!!)

MA veniamo a noi… @ilovereading_ legge in inglese???  ASSOLUTAMENTE SI! Cosa ha da dirci al riguardo? Non vi resta che leggere la sua intervista… BUONA LETTURA!

 

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- Quando hai iniziato a leggere libri in inglese?

Penso tra i quattordici e i quindici anni, impazzivo per la serie di Harry Potter e, pur di non aspettare la pubblicazione italiana, leggevo i libri della Rowling in inglese appena pubblicati. Da lì in poi ho spaziato ad altri autori e generi, tra l’altro molti poco conosciuti in Italia.

 

- Quale è stato il primo libro?

Sicuramente uno di J.K. Rowling, ora non ricordo precisamente quale sia, però ricordo che in quel periodo andavo spesso in Inghilterra in vacanza-studio e facevo incetta di quei libri dalla copertina stupenda (adoravo la versione per adulti della saga, aveva delle copertine davvero particolari, e tuttora ho una piccola collezione di quelle versioni). Ricordo anche con piacere il primo libro inglese che mi hanno regalato dei miei amici, “Atonement” (“Espiazione”) di Ian McEwan, era appena uscito il film ispirato al libro e io avevo adorato la versione italiana. Quello fu decisamente più difficile da leggere, ma quante soddisfazioni nell’aver letto l’originale!

 

- Perché hai iniziato?

Come ho detto prima, all’inizio era proprio per non dover aspettare i romanzi di Harry Potter in italiano, poi col tempo (e con lo studio) ho imparato ad apprezzare più la versione originale inglese. Ho diffidato sempre più delle traduzioni, tanto che ora se mi piace un libro trovo il tempo di leggerlo in entrambe le lingue per fare la comparazione tra l’originale e la traduzione italiana.

 

- Hai studiato lingue? Come hai imparato l’inglese?

Decisamente sì, studio Lingue e Letterature Moderne all’università e la passione delle lingue risale a quando da piccola: come i miei ricordano sempre, alcune delle mie prime parole erano “liberamente” tratte da una canzone inglese dell’epoca. Ho iniziato a studiare seriamente l’inglese alle medie e poi con un paio di vacanze-studio in Inghilterra ho “affinato” le mie conoscenze. Ora studio anche spagnolo, arabo, russo e il mio sogno nel cassetto è proprio quello di traduttrice letteraria.

 

- Quali sono le difficoltà che hai incontrato?

Una delle principali difficoltà è certamente il lessico. All’inizio il mio vocabolario era molto ridotto: ogni due o tre dovevo fermarmi per cercare questo o quel termine a me allora sconosciuto, per comprendere bene i vari passaggi e anche per imparare qualche parola nuova. Col tempo (e gli anni di studio accumulati) sono diventata più intuitiva e non ho più tante difficoltà nella lettura. Anzi, molto spesso intuisco benissimo espressioni e parole che non conosco.

 

- Cosa ti ha spinto ad andare avanti?

La voglia di mettermi in gioco come lettrice, e come futura traduttrice, ma anche la mia immensa passione per la letteratura straniera. Basta guardare gli autori delle opere che ho in biblioteca, il 90% è straniero e la maggior parte scrive in lingua inglese. Come potevo non iniziare a leggere in lingua?

 

- Che tipi di libri leggi?

Un po’ di tutto, dal fantasy al romance, dai classici (amo Jane Austen) ai distopici (sto diventando un’appassionata del genere). Leggo molti libri storici, biografie e saggi, a volte qualche giallo. Ci sono periodi in cui amo un genere su un altro, periodi in cui è la copertina a farmi scegliere le future letture. Diciamo che non mi faccio scoraggiare proprio da nulla.

 

- Preferisci leggere libri in lingua originale?

I libri in lingua originale sono sempre più interessanti e affascinanti, d’altra parte i libri in italiano sono sempre più facili e veloci da leggere. Da quando sono diventata una blogger mi ritrovo a leggere molti più testi in inglese che in italiano e anche la velocità di lettura è nettamente migliorata.

 

- Leggi solo in inglese? Quanti libri in lingua leggi?

Ultimamente ho iniziato a leggere anche in spagnolo e devo dire che mi piace molto leggere in lingue diverse dalla mia. Ora direi che arrivo anche i trenta libri all’anno in lingua e aumento sempre più il numero ogni mese che passa.

 

- Quale libro non tradotto consiglieresti per iniziare?

Ce ne sono tantissimi che ho letto da poco e mi sono piaciuti tantissimo. “No One’s Angel” è stato quello che ha preso più apprezzamenti, come anche un fantasy (“Sworn to Raise”) di un’autrice molto carina e disponibile Terah Edun. In realtà per chi inizia consiglio di leggere prima un libro già letto in italiano, anche per avere una base di conoscenza, o anche magari il sequel di qualche saga. Da lì con un po’ di allenamento dovrebbe andare tutto decisamente meglio. Almeno per me è stato così.

 

- Ti sei pentita di aver iniziato a leggere libri in lingua?

Per niente, anzi! Penso che tutti debbano leggere prima o poi il loro libro preferito straniero in lingua. Credo che tutto cambi nel farlo: è bello vedere il termine che ha scelto un determinato autore e soprattutto chiedersi se quella scelta non nasconda ben altro; inoltre lo stile di un autore lo si vede soprattutto quando si esprime nella sua lingua (dato che le traduzioni non sempre sono affidabili quanto sembrano). E poi leggere in lingua mi ha permesso di scoprire autori e generi che senz’altro non avrei mai potuto conoscere, quindi armatevi di pazienza (e di un buon dizionario), ma soprattutto non lasciatevi scoraggiare dai primi tentativi!

 

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