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Lettera a mio figlio sulla felicità

Creato il 20 settembre 2010 da Saraconlacca

Lettera a mio figlio sulla felicità Buongiorno e buon lunedì! Inizia la settimana e tante belle novità sono in arrivo. Inanzi tutto quel mezzo di locomozione con quattro ruote grigio metallizzato di cui vi avevo parlato qualche articolo fa, ecco è la mia macchinetta nuova… adesso anche con qualche stellina blu appiccicata qua e la pronta a trasformarsi presto in un bellissimo bacetto perugina ambulante! Poi c’è anche la novità lavoro ma di quella vi parlerò tra qualche tempo… Avete passato un buon fine settimana? Io tra i miei pensieri, una buona tazza di camomilla, acque calde con un’amica, cena fuori e tanti libri. In particolare mi è piaciuto molto l’ultimo di Bambarèn, “Lettera a mio figlio sulla felicità”, un dono prezioso che un padre possa fare al suo bambino: una mappa per affrontare il viaggio più importante, quello verso la felicità. Ho segnato diverse pag. ma di seguito vi riporto un passo, mi è piaciuto molto, forse perchè mi ci sono immedesimata come spesso si fa quando si legge, anche se non so dirvi in che modo, se da figlia o da madre. Anch’io un giorno avrò dei bambini e quello del genitore, penso, sarà un compito arduo, ma anch’io vorrei poterle parlare di tutto, proprio come ha fatto l’autore in questo libro. Certo, scrivere rende più facile la comunicazione ma così facendo ti perdi l’emozione di chi riceve le tue parole… ma non mi dilungo, e poi come sempre, questa è tutta un’altra storia! Buona lettura, Sarah

(…) Allora compresi una cosa molto importante: il dolore fa parte della vita. La disperazione fa parte della vita. A volte anche toccare il fondo fa parte della vita. Ma non è assolutamente la fine. E’ solo l’inizio di qualcosa di più grande, qualcosa in grado di arricchire il tuo spirito molto di più di ogni altra esperienza vissuta fino a quel momento Così come la nostra età non è altro che uno scherzo del tempo, allo stesso modo il dolore non è altro che un aspetto della vita. Non mi stancherò mai di ribadirlo: la felicità e la pace spirituale si possono raggiungere, sempre, non importa quanto ci si senta profondamente perduti, perchè il tempo guarisce ogni cosa. certo, occorre essere pazienti. Niente accade in un battito di ciglia, o dalla sera alla mattina. Anzi succede proprio quando meno te lo aspetti, e porta con sè un effetto straordinario: smetti di combattere contro il tuo destino. Accetti l’esistenza per ciò che è, e invece di continuare a lottare per raggiungere i tuoi obiettivi, cedi semplicemente il timone alla vita, perchè sia lei a guidarti verso la meta. Cominci a vivere un giorno alla volta.La sconfitta comleta e l’accettazione della propria realtà: ecco il punto di partenza per costruirsi un’esistenza ricca dal punto di vista spirituale. Un’esistenza che ti permetterà di godere tutte le cose belle che hai, e di cominciare a recuperare quelle che sono recuperabili. Quando imparerai ad accettarti per come sei, allora e solo allora ti sentirai rinato. Affronta le normali difficoltà come normali scalini del sentiero verso la pace. Accetta questo mondo, a volte doloroso, per come è, non per come lo vorresti, fiducioso che Dio – o come tu vorrai chiamarlo – si farà carico di tutto se ti arrenderai alla Sua volontà. Così non soltanto sarai felice in questa vita, ma straordinariamente ed eternamente felice nella prossima. (…)

 


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