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Lettera ai grillini

Creato il 11 febbraio 2011 da Missxd
Tratto liberamente (espanso, elaborato e ovviamente decontestualizzato) da un commento che ho scritto oggi sul World Wide Web)
Cari grillini, vi scrivo così mi distraggo un po'(e intanto mi sfogo)....
È mai possibile che tutte le volte che qualcuno sulla rete critica Grillo succeda un putiferio indicibile e il malcapitato di turno venga accusato di essere in qualche modo servo del regime o qualcosa del genere? 
Possibile mai che tutti in questa Terra siano fallibili eccezion fatta per un certo comico genovese? 
Ora, penso che su alcune questioni sollevate da Grillo, in particolare quelle sull'ambiente ed una consistente parte di quelle sulla giustizia e sull'editoria tutte le persone appartenenti all'ala riformista, quella vera, del Paese siano d'accordo, altre, invece, sono condivise da alcuni ma secondo altri sono perfettibili, perchè Grillo è un essere umano e in quanto tale ogni tanto gli capita pure di sbagliare. Si può far notare, ad esempio, la contrapposizione che esiste tra una proposta di legge che esclude CHIUNQUE sia condannato per QUALSIASI COSA dalla Res Publica (su cui poi si può essere d'accordo o meno) e la condanna riportata da Grillo, fatto oggettivo.
Fosse per me una persona che ha fatto quello che ha fatto Grillo potrebbe fare tranquillamente politica, è per la legge proposta da lui stesso che non la potrebbe fare, con tutto ciò che ne consegue. Si può dire che lui non ha intenzione di candidare la sua persona a qualsivoglia carica ed uscirne così, ma si può anche sostenere che se non fosse per lui il Movimento non esisterebbe e che comunque all'interno di esso il comico mio corregionale conta qualcosa (e si potrebbe anche sottolineare: " ben più di uno"....), mantenendo intatta l'incoerenza. Ognuno la pensi come vuole. Indipendentemente da ciò pensare che le persone che criticano Grillo o che invitano la gente a riflettere su determinate presunte incoerenze siano servi del regime solo perchè non condividono in toto le proposte avanzate da lui non è molto diverso dalla brutta abitudine dei berlusconiani di bollare come "comunista" chiunque critichi Silvio, da chi comunista lo è sul serio ai liberali travaglini, così come certe difese accoratea spada tratta del personaggio in questione mi ricordano vagamente: "povero Silvio, è sceso in campo e l'ha fatto per noi", con conseguente voltastomaco annesso e connesso. 
Questo purtroppo succede quando a capo d'un partito (o di un Movimento) non c'è un'ideologia coerente che permea e lega insieme tutto un insieme di proposte sulla società, ma le persone: i capi forti e carismatici, i ducetti, i profeti, i castigamatti, i rinnovatori. 
Non è una novità, siamo nell'era dei partiti leaderistici: PDL, IDV, adesso SEL. Voi vi siete proposti, a parole perlomeno, di essere un'altra cosa rispetto a Berlusconi, Di Pietro e Vendola: un movimento in cui ognuno vale uno per ricostruire una democrazia dal basso. Appare chiaro che con un obiettivo del genere anche un solo mostro sacro è di troppo. 
Meditate, gente, meditate....

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