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Lezioni di comunicazione politica dal prof Monti

Creato il 01 febbraio 2012 da Abattoir

Lezioni di comunicazione politica dal prof MontiOrmai sono passati due mesi da quando il governo tecnico presieduto da Mario Monti si è instaurato. Dal 16 novembre molte cose sembrano stiano cambiando, tanto da suscitare polemiche più o meno legittime.

Una cosa che è cambiata, e che non va trascurata, è il modo di comunicare del premier: Mario Monti sin da subito si pone rispetto i cittadini italiani e soprattutto i politici italiani come l'uomo della salvezza, colui che ha le competenze per rimettere l'Italia sulla strada giusta. Un tecnico è uno che sa come si fanno le cose. Pratico ma strutturato. Si impone con un soprannome che finora era stato riservato solo a Prodi, "il professore". Questo appellativo è esplicativo: Monti deve dare una lezione ai politici italiani e ai cittadini tutti, una lezione di economia e ma anche di buon governo, infatti in due mesi capiamo che il ruolo del premier gli sta addosso a pennello, ha tutte le doti per farlo e non mi sorprende affatto avendo letto il suo curriculum.

Per prima cosa, il governo è stato formato da soli tecnici e non si è fatto altro che ripetere quanto fossero bravi e tecnici i nuovi ministri, fino alla nausea a ricordarci che non erano i soliti politici scansafatiche che da sempre abbiamo votato e che presto rivoteremo. Questo elemento di discontinuità gli dà subito una botta di consenso popolare. Le persone non sanno niente su di lui, anzi su di loro, ma gli danno fiducia, forse gli danno fiducia soprattutto perché non sanno molto su di loro, evidentemente non hanno combinato casini prima.

Un altro elemento di discontinuità che i media hanno fatto passare con altrettanta prepotenza, ma con l'ironia del tormentone, è quello della "sobrietà". Per giorni tutti si sono concentrati sul loden che indossava Monti e sul fatto che non mostrasse sorrisi a 32 denti in continuazione ai giornalisti. Solo perché per 17 anni il più grande comunicatore politico d'Italia ci ha mostrato sorrisi ammalianti da venditore porta a porta, non significa che gli italiani cerchino solo quello. Forse, si sono stufati e vogliono uno che sorride con discrezione.

Il governo Monti nel primo periodo si è mostrato sempre collegialmente unito e presente. Ha dato così segno di compattezza e complicità nonostante non siano tutti compagni di partito che studiano da anni insieme come raggiungere il potere.

Mentre a prendersi cura della sua immagine in Italia ci pensavano i giornalisti che da noi stanno sempre in bilico tra il giornalismo e il gossip (appunto ricordandoci che tipo di giacca indossa), Super Mario va alla Commissione Europea a curare l'immagine dell'Italia e lì, a 6 giorni dalla sua nomina, comincia a dimostrare piccoli semi di umanità, facendo la sua prima simpatica gaffe.

Da lì in poi Super Mario comincia a girare l'Europa e a presentare le sue idee per il rilancio dell'Italia, cerca, con la sua professionalità e con il suo volto, di dare fiducia all'Italia, perché ora che c'è la crisi c'è poco da fare i furbetti e pensare alla bella vita, ma c'è da stringere la cinghia e avere un comportamento più sobrio.

Come hanno insegnato al primo anno di università, comincia a dedicarsi al "posizionamento" dell'Italia e comincia a instaurare un rapporto con Francia e Germania, non solo perché queste rappresentano le forze economiche più importanti d'Europa e stanno al nostro confine, ma anche perché l'Italia deve porsi come potenza al loro fianco, mai pari o inferiore alla Spagna con cui finora non si è cercata alleanza per uscire dalla crisi comune.

Convinti i suoi interlocutori esteri, comincia a dare giù pesante di riforme e manovre come nessuno aveva fatto mai, tanto lui non sente il peso del clientelismo elettorale e i politici in parlamento che gli approvano tutto lo fanno senza rimorso, dicendo che questo si doveva fare perché Monti&Co. così vogliono.
Questo nuovo governo quindi diventa impopolare per tutte le fasce di reddito, grazie a informazioni sbagliate e veicolate come fa comodo a questo o a quell'organo scontentato, ma Monti l'aveva detto: "paghi chi non ha mai pagato" e siccome in Italia a pagare sono stati da sempre in pochi, adesso paghiamo tutti.

Si potrebbe ben osservare che banche e assicurazioni sono quelle che pagano di meno nonostante non siano tra quelle che negli anni hanno pagato di meno, mentre, al contrario, quelli che hanno pagato quasi sempre o che sono stati costretti ad essere in nero/evasori si sono trovati ad essere con le spalle al muro. D'altronde, la sua biografia era chiara, bastava leggerla per capire che è un liberale di centro-destra con molte continuità rispetto la politica di centro-destra del passato governo (come ha ammesso da Fazio). Ci sono anche elementi di discontinuità, che non riguardano il progetto di sviluppo sociale dell'Italia, ma il metodo di lavorare che lo ricollegano all'altro professore d'Italia molto criticato, Romano Prodi.

Ci sono anche altri aspetti dell'operazione di pubbliche relazioni che Monti in primis sta mettendo in atto: sta girando molte trasmissioni televisive per spiegare agli italiani perché queste riforme, secondo loro, gioverebbero all'Italia intera, in un futuro prossimo. Lo fa con grande serietà, concedendosi qualche battuta e sorriso per rimanere sempre umano e cambiando discorso quando non gli conviene. Sempre da Fazio ha esplicitamente detto che sarebbe stato evasivo per le domande a cui non avrebbe potuto rispondere. Si mostra così trasparente e onesto. E non dicendo cose che poi dovrà ritrattare, nel tempo ci sembrerà anche coerente.

Un ultimo esempio che voglio ricordare dell'operazione di marketing politico che stiamo vivendo è una simpatica soluzione del sobrio, ma non freddo, Mario Monti che risponde tramite comunicato ufficiale sul sito del Governo all'interrogazione parlamentare di Calderoli sulle spese che lo Stato avrebbe affrontato per ospitare la famiglia Monti la notte di capodanno a Palazzo Chigi, cito:

Il Presidente Monti precisa che non c'è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l'appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell'appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.

[...]

Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l'interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di Presidente del Consiglio e di Ministro dell'economia e delle finanze.
Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie).
La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.
Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l'Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente.

Non solo è evidente l'ironia della risposta riportata da tutti i notiziari, ma anche ha ricordato come Super Mario abbia rinunciato allo stipendio da premier e da ministro... quello che gli diamo come senatore a vita pare che gli basti!


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