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Lezioni di vita randagia di Susan Wilson

Creato il 15 giugno 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Laureata in Letteratura Inglese, la passione per la scrittura la accompagna fin dall’infanzia. A soli tredici anni si è comprata una vecchia macchina da scrivere Olivetti che utilizzava per dare vita alle sue storie.

Ha pubblicato cinque romanzi, che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e critica. “Lezioni di vita randagia” è il suo ultimo romanzo ed è entrato in classifica sul «New York Times».  

Lezioni di vita randagia di Susan WilsonTitolo: Lezioni di vita randagia
Autore: Susan Wilson
Serie: //
Edito da: Piemme
Prezzo: 17,50  €
Genere: Romanzo, Narrativa
Pagine:  p.335
Voto:Lezioni di vita randagia di Susan Wilson 

Lezioni di vita randagia di Susan Wilson

Trama: Un istante, e la vita cambia per sempre. Per Chance quell’attimo ha il suono dolce della libertà, per Adam il rumore assordante di qualcosa di prezioso che va in frantumi. A quarantasei anni, una carriera folgorante e una famiglia che si gode i frutti del suo successo, Adam non può credere che la sua rovina sia tutta in un unico, stupido gesto, uno scatto d’ira incontrollabile che gli costa il lavoro, il matrimonio, la felicità; tutto quello che, prendendo a calci lo squallore cui l’aveva destinato un’infanzia di abbandono, si è conquistato con ostinazione. Ma anche un vero combattente deve imparare a deporre le armi. E di fronte alla sconfitta più dura della sua vita, saranno il volontariato in un centro di accoglienza per senzatetto – a contatto con un’umanità derelitta – e gli occhi profondi di un randagio di nome Chance a dargli una seconda occasione, e a rappacificarlo con il suo doloroso passato.

Recensione
di Debora

Un uomo e un cane a cui la vita non ha fatto sconti.

Lezioni di vita randagia di Susan WilsonAmo i cani e dunque anche le storie di cani. Se come me amate gli animali non potete perdervi questa emozionante storia. Certo, è difficile sempre avvicinarsi a questo tipo di libri, perché oramai ne sono stati scritti tanti e forse non vogliamo trovarci nel solito libro strappalacrime. Se avete amato “Dalla parte di Bailey“ di Bruce Cameron, vi devo avvertire che forse piangerete un po’ meno. In questo libro le lacrime mi sono sfuggite soltanto nelle ultime pagine. 
Ma questo non vuole dire che non sia di spessore.

Veniamo alla narrazione; l’autore utilizza molto poco i dialoghi, preferendo descriverci i fatti attraverso una narrazione lenta e ricca di particolari. Questa è l’unica considerazione negativa che posso fare al romanzo, dato che forse qualche lettore potrebbe trovarla troppo noiosa.

Susan Wilson, utilizza la terza persona quando ci racconta del protagonista principale della storia (umano) e, di contro, la prima persona quando presenta il nostro amico quattro zampe. Ci imbattiamo quindi in un punto di vista umano e in un punto di vista canino.

La scrittrice è stata molto precisa nel descrivere il cane; quando incontriamo per la prima volta Chance c’è una lunga parte descrittiva, mirata a farcelo conoscere bene soprattutto nei dettagli fisici. Non solo quelli, tuttavia, perché questo cane ha un carattere davvero unico; bisognoso d’amore ma non troppo, indipendente ma anche coccolone. 
Inutile dire che ho preferito il racconto del cane, Chance, un pitt-bull, più precisamente ha una madre pit-bull e un padre mix di razze.

… dirò che papà era un miscuglio di diverse “razze” particolarmente potenti e vigorose. Era un incrocio tra un pit-bull e un rottweiler o un boxer, e forse anche un piccolo, antiquato bulldog.

Lo scrittore quando racconta di Adam usa un’espediente che io non ho molto amato; ripete veramente moltissime volte il suo nome proprio. In una pagina il nome Adam è ripetuto anche 5 volte; spesso mi ha infastidito, anche perché non capisco il bisogno di queste ripetizioni infinite. Voglio dire sappiamo che si sta parlando di lui. 

Lezioni di vita randagia di Susan WilsonCaratteristica che ho apprezzato, è il fatto che la razza di questo cane non è Labrador, come troppo spesso accade nei libri di questo genere, ma un pitt-bull con un passato nei combattimenti clandestini e quindi non proprio docile. 

Anche Adam, come Chance, sembra non avere un caratterino semplice. Sembra badare troppo all’apparenza e al successo lavorativo e il lettore probabilmente, specie nelle prime pagine, lo troverà un po’ altezzoso. La scrittrice nelle pagine ci racconterà anche della sua difficile infanzia, sottolineata nel testo utilizzando il corsivo, e del suo presente complicato.

Questa non è solo la storia di un cane e di un padrone, ma la storia di due destini simili che si uniscono; tra i due, infatti, ci sono molte somiglianze tra le quali un infanzia difficile e la solitudine.
Adam è rimasto senza padre da piccolo e ora, da uomo, è divorziato e ha una figlia che non riesce a comprendere.
Si parla quindi di rapporti d’amore e di umiltà, di valori che finché Adam è ricco e senza problemi, non ha, ma che conquisterà facendo un lavoro che lo porterà a contatto con la povertà e individui che vivono sulla strada.
Incontrerà molte persone, caratteri diversi- ognuno caratterizzato dallo scrittore  con una personalità molto spiccata- che lo porteranno a riflettere e a intraprendere un percorso di ricerca di sé stesso e della sua storia passata, che tanto lo ha fatto soffrire.

Ammetto poi che il finale mi ha letteralmente spiazzata. Non vi dico di più perché potrei rovinarvelo. 


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