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Libroterapia – Agorafobia

Creato il 20 maggio 2014 da Bea23

La paura degli spazi affollati, il terrore di trovarsi in mezzo alla gente e di sentirsi soffocare, meglio nota come agorafobia, è un disturbo ahimè molto comune. Si teme di perdere il controllo, di non sapersi muovere o scappare, e ci si sente a proprio agio solo stando rintanati in casa. Le conseguenze sono l’isolamento, la solitudine e la depressione. Come possono aiutarci i libri? Se scelti attentamente, seguendo i consigli di Ella Berthoud e Susan Elderkin, possono farci riflettere sulla nostra condizione e, prendendo ad esempio personaggi illustri come Alessandro Manzoni o Jumpei Niki – protagonista del romanzo La donna di sabbia di Kobo Abe – possono spingerci a uscire dalle mura domestiche e a sentirci meno soli.

agorafobia

Andiamo con ordine. Le due biblioterapeute partono dal bellissimo libro di Natalia Ginzburg La famiglia Manzoni: un ritratto documentato e delicato del grande scrittore lombardo che, se proprio non vi andava giù alle superiori quando era d’obbligo studiarlo, ve lo farà sicuramente rivalutare. Sapevate che soffriva di agorafobia, tanto da non uscire di casa se non accompagnato, che era balbuziente e aveva paura delle altezze? Ma come scrivono le due autrici «l’esperienza della propria fragilità emotiva, per Manzoni, fu la più ricca delle risorse letterarie». Vi ritroverete, forse, in alcune delle sue debolezze, come potreste identificarvi in Jumpei Niki, l’entomologo che rimase intrappolato in una casa di sabbia sottoterra, che «vi insegnerà ad accogliere l’imprevisto».


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