Lincoln

Dopo il discutibile quanto godibile e smielato Cavallo Goloso (War Horse), Spielberg si da alla politica con questo Lincoln. Se conoscete un minimo Steven, saprete che lui è il caposaldo ancora esistente della regia tradizionalista e di conseguenza il regista che lavora in maniera letterale seguendo un canovaccio tecnico specifico. Non a caso è molto fiero di esser stato un grande amico di Kubrick... ma questa è un'altra storia.Detto questo mettiamo a tacere le critiche registiche che non hanno modo di esistere, registicamente Lincoln è un film che rasenta la perfezione.Viene accusato di essere lento e noioso, ma dimenticano che parlando di politica tutto è giocato attraverso l'iterazione che intercorre tra la strategia più opportuna da adottare, le tattiche da sfruttare e le regole da seguire. Non è un film di guerra, viene descritto un periodo specifico, quello dell'abolizione della schiavitù e  tutte le diatribe verbali tra Lincoln e i suoi uomini del Gabinetto. Ora veniamo al cast... cioè ne devo proprio parlare?Daniel Day-Lewis a mani basse credo si porterà a casa la terza statuetta ai prossimi Oscar, se la merita tutta e, dopo averlo conosciuto di persona, non posso non tifare per lui. Splendida interpretazione e impersonificazione. Tommy Lee-Jones altro mostro sacro, spaventoso e immenso.Quindi pochi cazzi, Lincoln spacca  e ci scommetto le palle che tutti i detrattori sono gli stessi che non hanno apprezzato quella gran figata raffinatissima di Cosmopolis. Maledetti!Steven Spielberg