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Lo hobbit facts

Creato il 30 dicembre 2014 da Postscriptum

a seconda trilogia creata da Peter Jackson attigendo dal materiale letterario di J.R.R. Tolkien si conclude in questi giorni con la proiezione di Lo Hobbit: la battaglia delle 5 armate.
Premetto che sono una specie di antipatico purista per quanto riguarda il lavoro di Tolkien ma sono anche piuttosto appassionato di cinema per cui cercherò di evidenziare quelli che, a mio avviso, sono i punti positivi e quelli negativi di questo film. Saranno ovviamente le mie opinioni, quindi condivisibili o meno che siano saranno dettate dalla mia esclusiva percezione del film, a mente più che fredda.

Partiamo dalle cose che mi sono piaciute o che comunque sono riuscito a digerire senza rigurgiti di sorta.

Tutti e tre i film hanno una filosofia che permea la trama: se nel primo era il viaggio inaspettato e nel secondo la lotta psicologica con il drago, nel terzo episodio è stata la cupidigia dei vari personaggi che ha portato alla guerra. Bilbo è stato parecchio centrale rispetto all'evolversi della storia, è stato artefice di vari passaggi importanti, cosa che nei film precedenti ci si doveva sforzare di capire, compreso il passaggio del rapporto con Thorin. Questo rapporto si è evoluto nel primo film, nel secondo è rimasto colpevolmente in sospeso ma in questo nuovo capitolo finalmente si è tornati a vedere la luce in questo senzo. Rimanendo su Thorin, il tema della sua follia causata dalla "malattia del drago" è stato sviluppato molto bene ed è stato funzionale alla storia.

Lo hobbit facts

Un momento che sicuramente mi ha convinto è stato quello della battaglia tra Saruman, Elrond e Galadriel contro Sauron e l'aggancio con le vicende dell'era successiva che troveranno compimento ne Il Signore degli Anelli: non mi aspettavo che Jackson ci dedicasse così tanto tempo e attenzione per cui mi ha sorpreso positivamente; anche la rappresentazione degli spettri dell'Anello prima della trasformazione in creature mostruose è stata molto convincente, al punto che sono passati inosservati alcuni punti debolucci come le spade che fino ad un momento prima non scalfivano gli spettri e due secondi dopo li smaterializzano con un colpo. Ma questi sono dettagli.

Un punto a cui voglio dedicare qualche parola in più è la scelta di inserire nei film un personaggio che nel romanzo non esiste: Tauriel. A parte l'idea del triangolo amoroso con Legolas e il nano Fili (mi pare) che è totalmente risibile e scopiazzata furiosamente da quell'immondo calderone di schifezze che è la saga di Twilight, l'inserimento dell'elfa dai capelli rossi (anche su questo particolare ci sarebbe da ridere) è funzionale a trasmettere un'idea che chi non ha letto il romanzo e basa tutta la sua conoscenza dell'opera di Tolkien dai film non può conoscere: si tratta del tema della commistione delle razze che parte dalle lontane ere narrate ne Il Silmariollion. Una commisitone che ha portato alla nascita di Elrond il mezzelfo o dei Dunedain, la stirpe di Aragorn.
Capiamoci: comprendo i motivi per cui è presente Tauriel ma non li condivido.

Lo hobbit facts

Ora, chi non ha letto il romanzo e non gli interessano gli spunti di riflessione da puristi dell'universo tolkeniano può anche smettere di leggere, perché adesso passiamo alle inesattezze o, per meglio dire, alle cose che mi hanno destato perlpessità.

Dunque, il film si chiama Lo Hobbit e dovrebbe raccontare l'avventura in cui una compagnia di nani più uno stregone e un hobbit soffiano un immenso tesoro a un terribile drago. Il drago, non contento, si scaglia contro chi ha aiutato i nostri eroi ma viene liquidato in una battaglia di pochi minuti. Un drago così potente e terrificante, che da decenni infesta la Montagna Solitaria, me lo fa morire, Mr Jackson, in pochi minuti con una freccia enorme spuntata li per caso e lanciata in maniera alquanto ingegnosa, tipo Mc Gyver?? No, non si può.
E non si può nemmeno non spiegare chi sia questo Bard che parla come un governante, interagisce con il re degli elfi come se fosse un suo pari, e viene considerato come un leader. Vogliamo dirle due paroline per fare capire chi è??
Stavolta la computer grafica, la stessa che era stata uno dei punti di forza della trilogia de Il Signore degli Anelli, da molto fastidio ed è preponderante allo spettacolo in molte scene. La scena della battaglia finale non è neanche lontanamente paragonabile alla battaglia di Minas Tirith nell'altra trilogia.

In ultima analisi devo dire che Lo Hobbit, la trilogia completa, è un ottimo prodotto cinematografico che completa la saga della Terra di Mezzo; non dà le stesse emozioni de Il Signore degli Anelli ma è molto piacevole e divertente per chi ama questa tipologia di film. Come sostiene il buon Soncox, un film tratto da un romanzo deve aggiungere qualcosa in modo da creare qualcosa di più ampio e in questo Lo Hobbit è un prodotto vincente.>

Tags: lo hobbit il film


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