Magazine Società

Lo Swaziland chiede di vivere...

Creato il 09 agosto 2011 da Marianna06

Lo Swaziland (Africa sud-orientale) è un  piccolo Paese  africano lacerato dall'interno a causa di un capo di Stato indifferente e di un regime che diventa ogni giorno più brutale.

La polizia del luogo adopera più il bastone che la carota contro ogni forma di opposizione alla monarchia.

E questo avviene dal 1973 e cioé da quando il re Sobhuza II usurpò ogni potere legislativo, amministrativo e giudiziario con un arbitrario decreto reale.

Tutto questo priva ovviamente  i cittadini dello Swaziland sopratutto dei loro diritti d'espressione, riunione e associazione.

Pertanto :  democrazia= zero!

Ma c'è dell'altro, che è ancor peggio.

Ossia il Paese ,non più di un milione di persone, specie nelle aree rurali,ospita centinaia di sieropositivi che, a causa di una povertà inaudita ai nostri occhi di occidentali (non c'è ,in Africa, solo il dramma della Somalia e degli Stati viciniori), sopravvive nutrendosi esclusivamente di sterco animale mescolato ad acqua ,prima di assumere i cosiddetti farmaci antiretrovitali.

Farmaci che, per altro, data la gravissima crisi economica, cominciano per giunta a diventare introvabili.

Di contro il monarca assoluto pare abbia, all'estero, un conto in banca del valore di almeno 122 milioni di dollari.

Un prestito (una goccia in un mare) è arrivato dal Sudafrica di Zuma, Paese che deve anch'esso però combattere la propria crisi interna sia politica e quindi di credibilità, sia economica,perché gli scioperi di diverse categorie si moltiplicano giorno dopo giorno.

Proprio a causa della enorme diffusione dell'Aids , il tasso più alto del mondo (26,1% cioé una persona su quattro), ci sono moltissimi orfani, che stanno vivendo giorni difficilissimi perché il Governo , non essendo in grado di pagare le rette per fare loro frequentare la scuola, li priva anche dell'istruzione.

E istruzione, in Swaziland come in molti altri Stati africani ,significa anche la certezza di un pasto caldo assicurato al giorno.

Anche le poche agenzie umanitarie locali si sono dovute arrendere ed hanno smesso di operare in campo socio-sanitario. Così come gli insegnanti, i cui stipendi scaturiscono appunto esclusivamente dal pagamento della rette scolastiche degli allievi.

Insomma una situazione veramente drammatica, di cui si conosce molto poco e dove sarebbe invece fondamentale intervenire, con mezzi adeguati da parte di chi può, per garantire vita, giustizia e libertà.

In un mondo davvero "sottosopra", come leggiamo ogni giorno sulle pagine dei giornali o sugli schermi dei nostri computer, non è facile trovare soluzioni efficaci ma non si può nemmeno restare indifferenti.

L'indifferenza, si sa, è il peggiore dei mali.

E non reca risultati.

Semmai peggiora una situazione già di per sé altamente drammatica.

Allora?

Allora parliamone.

Facciamo opinione.

Poco per quanto sia, le idee vengono, magari ,proprio parlandone.

Come, ad esempio, quella di donare gratuitamente, da parte dei nostri giovani, un anno della loro vita al servizio di questi "ultimi".

Solo chi è capace di dare, riceve.

 E riceve, cedetemi, davvero il "famoso" centuplo.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Geography-of-swaziland0
 

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :