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London's Burning!

Creato il 09 agosto 2011 da Mrs Garrick

Riots break out in north London

A masked man on the streets of Hackney

La violenza è esplosa per il terzo giorno (anche se sarebbe meglio dire notte) consecutivo: Londra brucia e pare non si voglia fermare. Automobili incendiate in Lewisham, negozi distrutti in Peckham ed Hackney e Croydon. Persino gli autobus non sono stati risparmiati: almeno ‘sti buzzuri hanno fatto scendere la gente prima di bruciarli. Pare di stare in una canzone dei Clash, solo non so quale. White Riot? London burning? Opto per Guns of Brixton, scritta e cantata da Paul Simonon, il bassista del gruppo, che anche se precede la rivolta del 1981 cattura l’atmofera di generale scontento e palpabile tensione che c'era nell’aria.

Controversy: An officer is said to have shot him dead because he feared he was in danger but it is not clear if Duggan had a gun

Mark Duggan

Anche a Tottenham Sabato scorso, come a Brixton, la violenza è partita dalla sparatoria tra la polizia e il ventinovenne Mark Duggan, accusato (forse non a torto) di essere un gangster e di avere una pistola. E come a Brixton trent’anni prima, l’incidente è stato immediatamente percepito dai residenti come uno scontro tra minoranze etniche e la polizia. Historia magistra vitae est. La storia si ripete. Anche adesso come allora la Gran Bretagna è strangolata dalla crisi economica, e ancora adesso (come allora) le minoranze etniche che vivono ai margini della società, semi-ghettizzate nelle aree più povere della capitale, sono tra quelle più colpite dalla recessione e dalla disoccupazione giovanile. 

File:1981 Brixton Riots.jpg
Brixton riots 1981

Per chi come me è abbastanza fortunato da poter assistere a questa apocalisse in TV invece che sulla soglia di casa, la scena è comunque devastante e preoccupante. E non solo per le battaglie in strada, le auto incendiate e gli atti di vandalismo gratuito  portati avanti a volto scoperto). Ma perchè non si era mai vista una cosa così: uomini e donne, adolescenti e bambini che dovrebbero stare in casa a fare i compiti e che invece insieme agli adulti si danno al saccheggio capitalista, entrando tranquillamente in un negozio e uscendone trascinadosi dietro l’ultimo modello di televione al plasma o di cellulare (non prima di essersi fatti fotografare con il ‘sudato’ bottino per il beneficio degli amici su Twitter e Facebook). I supermercati sono stati devastati, ma invece del cibo sono spariti alcool e sigarette. Da quando l’elettronica e il tabacco  e la birra sono diventati un bene di prima necessità?? Certo tutto questo non esisteva negli anni Ottanta. Non c’erano gli smart phone, gli iPod, iPhone, iPad, i computer portatili, i notebook elettronici (provate a fuggire con uno dei computer di allora sotto il braccio se ci riuscite…). Davvero una gran cosa la modernità…

 


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