Magazine Società

Lorenzo Lorusso ricorda Elvio Rudes, volontario dell'associazione A.LI.Ce Onlus di Trieste

Creato il 05 agosto 2013 da Gaetano61
Lorenzo Lorusso ricorda Elvio Rudes, volontario dell'associazione A.LI.Ce Onlus Trieste


Da Lorenzo Lorusso, ho ricevuto il suo ricordo di Elvio Rudes, volontario di A.LI.Ce (Associazione per la lotta all'ictus cerebrale) Onlus di Trieste: 

«La scomparsa di Elvio Rudes ha già lasciato in noi che lo conoscevamo dolore e commozione, ma rimarrà anche una ferita sempre aperta, un vuoto nell’ambito del volontariato e più precipuamente nell’Associazione (A.L.I.Ce.) che lui stesso ha fattivamente contribuito a fondare e che poi ha visto crescere così come un padre vede crescere un figlio.
Elvio aveva un carattere estroverso, sornione, spesso con la battuta a portata di mano, felice di regalare un sorriso, generoso, sempre pronto a donarsi anima e corpo nel non facile impegno del volontariato sociale. Dall’alto della sua semplicità ed umiltà, con quelli che considerava piccoli gesti, ma di fatto continui e perseveranti, ha reso un grande servizio alle persone che soffrono ed un valido aiuto alle loro famiglie. Per lui ogni socio di ALICE rappresentava una grande risorsa, una persona da volere bene e da coccolare, offriva a tutti passaggi in auto o soccorso quando se ne presentava la necessità e, mentre gli stavi vicino, percepivi tutta la sua energia e la voglia di fare. «Sono stato fortunato – diceva –, mi sento miracolato, l’ictus mi ha solo sfiorato lasciandomi indenne».
Conobbi Elvio quando stava nascendo l’ACIT, l’Associazione Colpiti da Ictus di Trieste, nell’ormai lontano 1999. Tutto era ancora in fase embrionale ma lui già scalpitava, non vedeva l’ora di prodigarsi a favore di quei futuri soci che avevano subito la difficile esperienza ictale, nella sua mente era già pronto un programma di lavoro e lo confrontava con le idee di Giulio Papetti, colui il quale, da lì a poco sarebbe diventato prima presidente dell’ACIT e poi di ALICE FVG. Ma non solo. Tra Elvio e Giulio nacque allora una amicizia fraterna che con il trascorrere degli anni si è saldata, consolidata, sempre di più ed è andata oltre ogni più rosea previsione ed immaginazione, il rapporto tra Giulio ed Elvio non era quello formale di un presidente con il suo segretario ma si era creato un elevatissimo livello di stima e di fiducia reciproca, un vincolo di “religiosa” fratellanza.
Ricordo ancora il decennale di ALICE, qualificate conferenze mediche ma anche un momento di incontro tra tutti i soci, Elvio nascondeva a fatica tutta la sua commozione, specialmente quando fu insignito, “premiato”, con una targa al merito da parte dei vertici del sodalizio regionale. Tra Giulio ed Elvio, molto spesso, c’era un gioco di sguardi, si capivano al volo senza usare le parole, forti segnali di reciproca gratitudine.Ci mancherà molto Elvio Rudes, ma vorrei che tutti lo ricordassero con il suo sorriso non di circostanza, con la sua generosità non comune, con i suoi modi gentili di fare e di porsi, con la perspicacia, la saggezza e la lungimiranza che lo hanno sempre caratterizzato.»

Lorenzo Lorusso  

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :