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Luci e ombre azzurre su Edimburgo: la Scozia vince 23 a 12

Creato il 20 agosto 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

SCOZIA – ITALIA 23-12
Forse, per una manciata di minuti, in molti hanno pensato a un possibile bis della vittoria del Sei Nazioni 2007, quando per la prima volta il Murrayfield venne vìolato dall’Italia. E’ stato nella prima fase del secondo tempo, subito dopo la meta di Semenzato: 13 a 12 per i padroni di casa e BergaMirco sulla palla, che però non va tra i pali. La partita poi è girata e alla fine a Edimburgo a vincere è stata la Scozia davanti a una Italia che però non ha demeritato, pur confermando alcune lacune ormai “storiche”. E così per il gruppo di Mallett ora non resta che raccogliere le idee, lavorare e poi volare in Nuova Zelanda, dove l’11 settembre ci aspetta l’Australia.
Risultato a parte, cosa c’è da salvare e cosa da rivedere nell’ultima uscita pre-Mondiale? Benissimo la mischia ordinata, con un Castrogiovanni e un Lo Cicero già in forma iridata. La difesa in generale si conferma come il nostro punto di forza, mentre qualche segnale di miglioramente – anche se solo a sprazzi – arriva anche nella fase offensiva. Non si capisce comunque l’insistenza su Orquera, giocatore magari duttile e tatticamente importante per Mallett ma al quale non si può chiedere inventiva.
Pollice verso ancora una volta per la touche, con gli azzurri sempre in difficoltà. E poi cresce con il passare del tempo la necessità di trovare un calciatore tanto affidabile quanto continuo: onore a Mirco Bergamasco e ai suoi continui sforzi per migliorarsi, ma se la giornata nasce male come quella odierna di Edimburgo… Quindi il possesso: il gioco viene lasciato troppo spesso in man o agli avversari, e per quanto uno difenda bene, il rischio che prima o poi qualcosa succeda è elevato. Infine la disciplina: troppi falli concessi, a volte evitabili.
Un post-scriptum: per la prima volta da un anno e mezzo a questa parte l’Italia ha finito la partita in debito d’ossigeno, ma probabilmente si tratta solo di un effetto dei durissimi allenamenti delle ultime settimane.

La Scozia ci mette poco a muovere al tabellino: una punizione affidata al piede sicuro di Parks regala i primi tre punti ai padroni di casa dopo poco più di due minuti. Poi sette minuti di scontri e troppi errori azzurri non possono che portare ad una meta degli uomini in bianco: a schiacciare al termine di una bella azione (ma tutto troppo facile per gli scozzesi) è il pilone Dickinson. Parks realizza e dopo nemmeno 10 minuti siamo sotto di 10 punti. La partita, purtroppo, non si schioda dai binari iniziali e al 16′ Vernon ha gioco troppo facile nel bucare la difesa azzurra che ferma lo scozzese con un fallo. Nonostante la buona posizione – centrale e attorno ai 22 metri – i padroni di casa decidono di giocarsela ma non concludono.
Al 23′ improvvisa la meta italiana di Tommaso Benvenuti: quasi un coast to coast azzurro, una splendida azione che dà la scossa agli uomini di Mallett. Il calcio di realizzazione di Bergamirco entra tra i pali e ci riporta a meno tre. Gli scozzesi sembrano subire il colpo e le loro azioni si fanno meno sicure, mentre la nostra mischia inizia a prendere il sopravvento. L’Italia prende finalmente in mano il pallino del gioco e al minuto 37 il piede di Bergamirco è poco preciso e l’aggancio non riesce. Prima della chiusura della prima frazione ad allungare è invece la Scozia, con Parks che non fallisce una facile punizione per un fuorigioco di Parisse: 13-7.

Il secondo tempo inizia in maniera piuttosto confusa ed equilibrata e lo spettacolo ne risente. E improvvisa come quella nel primo tempo arriva la seconda marcatura azzurra: una bella azione si sviluppa sulla destra, Benvenuti si auto-lancia, riconquista la palla che alla fine arriva a Semenzato. Il numero 9 fa una bella finta e schiaccia la palla. Mirco non realizza e rimaniamo sotto di uno. La Scozia però riprende subito il largo con Blair che realizza dopo aver stoppato un calcio di Masi. E Parks, purtroppo, ha un piede molto più preciso di quello del nostro numero 11. Parks che concede subito il bis dalla piazzola  e porta il XV di casa sul 23 a 12.
La Scozia sembra riprendere in mano le redini del gioco mentre gli azzurri calano anche fisicamente. Al 60′ padroni di casa a un passo dalla meta e due minuti dopo Parks sbaglia il primo calcio della partita. Sei minuti più tardi altro errore da fermo degli scozzesi, ma questa volta a sbagliare è Jackson.
Poi è battaglia fino alla fine, una guerra caotica ma che non lascia tregua. Il risultato però non si muove più. Ora i Mondiali.

SCOZIA – ITALIA 23-12
Scozia: 15 Rory Lamont, 14 Max Evans, 13 Nick De Luca, 12 Graeme Morrison, 11 Simon Danielli, 10 Dan Parks, 9 Mike Blair, 8 Richie Vernon, 7 John Barclay, 6 Kelly Brown, 5 Alastair Kellock (capt), 4 Nathan Hines, 3 Moray Low, 2 Scott Lawson, 1 Alasdair Dickinson.
In panchina: 16 Dougie Hall, 17 Euan Murray, 18 Richie Gray, 19 Ross Rennie, 20 Chris Cusiter, 21 Ruaridh Jackson, 22 Nikki Walker.
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Mirco Bergamasco, 10 Luciano Orquera, 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse (captain), 7 Robert Barbieri, 6 Paul Derbyshire, 5 Cornelius Van Zyl, 4 Carlo Antonio Del Fava, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Fabio Ongaro, 1 Andrea Lo Cicero.
In panchina: 16 Tommaso D’Apice, 17 Lorenzo Cittadini, 18 Marco Bortolami, 19 Joshua Furno, 20 Edoardo Gori, 21 Riccardo Bocchino, 22 Alessandro Zanni.
Arbitri: Dave Pearson (Inghilterra);Peter Fitzgibbon (Irlanda), Robin Goodliffe (Inghilterra); Huw Watkins (Galles)

Marcatori: 2′ Dan Parks (cp), 9′ Alasdair Dickinson (m) + Parks (cr), 23′ Tommaso Benvenuti (m) + Mirco Bergamasco (cr), 39′ Dan Parks (cp), 48′ Fabio Semenzato (m), 53′ Blair (m) + Dan Parks (cr), 56′ Dan Parks (cp)

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