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Lui... il Re indiscusso!!!

Da Debora
Lui... il Re indiscusso!!!
Lui... il Re indiscusso!!! CANNOLO 
(dosi valide per circa 30 cialde)
Ingredienti:
250 gr di farina "00"; 25 gr di strutto; 25 gr di zucchero; un gr di sale; 5 gr di cacao amaro; 75 gr di Marsala; un uovo; un cucchiaio di strutto; scorza d'arancia candita; olio di semi d'arachidi e zucchero al velo q.b.
Ingredienti crema di ricotta:
(dosi valide per circa 10/12 cannoli)
500 gr di ricotta di pecora; 250 gr di zucchero semolato; 40 gr di gocce di cioccolato.
Preparazione:
Far sgocciolare la ricotta del suo siero.
Lavorare a crema con lo zucchero, sino ad ottenere un composto liscio e senza grumi, incorporare le gocce di cioccolato.
Coprire con pellicola e mettere a riposare in frigorifero a qualche ora ad un massimo di 24h.

Setacciare la farina con lo zucchero, il cacao ed il sale.
Fare la fontana e disporre al centro lo strutto ammorbidito ed il Marsala.
Cominciare ad impastare, aggiungere l'uovo e lavorare per circa 10 minuti, affinché si ottenga un composto il più possibile morbido ed elastico nello stesso tempo.
*(Consistenza simile al pongo).
Avvolgere in un canovaccio o pellicola alimentare e far riposare in frigorifero per un minimo di 2h.
Stendere la pasta con il matterello piuttosto sottilmente e con un coppa pasta di 10 cm fare tanti cerchi, quanti ve ne vengono.
Continuare a spianare questi cerchi dandogli una forma ovale ed avvolgerli sulla canna apposita, senza stringere troppo o toglierla poi sarà difficoltoso con il rischio di frantumare la cialda.
Per sigillare i lembi di congiunzione usare o dell'acqua tiepida o dell'albume leggermente montato, altrimenti i cannoli rischiano d'aprirsi in cottura.
*(Operazione che non è stata necessaria).
Scaldare l'olio con il cucchiaio di strutto ad una temperatura di circa 160/170° ed immergere un paio di cannoli alla volta, con la parte sigillata verso il basso.
Girare a metà cottura e far cuocere in tutto per circa 4 minuti.
Mettere a sgocciolare su carta assorbente ed appena sono freddi estrarre la canna.
Le scorze non utilizzate possono essere conservate in una scatola di latta per una settimana.
Farcire il cannolo con la crema di ricotta aiutandosi con una sac à poche, poco prima di servirlo, altrimenti la scorcia *(scuoccia in dialetto) rischia d'ammorbidirsi, spolverare con zucchero al velo e decorare con pezzetti di  scorza d'arancia candita o con ciliegie candite.... nella Sicilia orientale si usa decorarli con pistacchi tritati in sostituzione dei canditi.
Se la cassata è la regina della pasticceria siciliana, il cannolo è sicuramente il re... dolce tipico che è conosciuto in tutto il mondo.
"Tubus farinarus dulcissimo, edulio ex lacte factus" ovvero "Cannolo farinaceo fatto di latte per un dolcissimo cibo"... questo diceva Marco Tullio Cicerone per definire uno dei simboli isolani per eccellenza il cannolo, la cui origine però è alquanto incerta.
La storia del cannolo è stata descritta dal duca Alberto Denti di Prajno nel suo libro "Siciliani a tavola" che sostiene che il dolce sia stato inventato dalla suore di clausura in un convento in provincia di Caltanissetta.
Sempre lo stesso Duca sostiene altresì che il cannolo non sia cristiano ma di origini musulmane, per la ricchezza del sapore e la complessità della composizione; infatti è vero che Caltanissetta in arabo "Kalt El nissa" ovvero "Castello delle donne", era il luogo dove gli emiri saraceni tenevano i propri harem e che le donne, durante le lunghe assenze dei propri consorti, per ingannare l'attesa si dedicavano alla preparazione di cibi succulenti e dolci elaborati.
Quando i Normanni liberano la Sicilia dai Saraceni, gli harem si svuotarono e molte delle donne che li abitavano si convertirono al Cristianesimo e si ritirarono nei conventi, portando con sé alcune antiche e prelibate ricette.
In Sicilia il cannolo indica in realtà la cannula del rubinetto dove scorre l'acqua ed è proprio una canna che viene usata per confezionare l'involucro che poi conterrà la golosissima crema.
Il nome deriva da uno scherzo carnevalesco, tant'é  che prima era infatti un dolce tipico del Carnevale ma che oggi ovviamente si trova in tutti i periodi dell'anno, che consisteva nel far fuoriuscire dal rubinetto di un abbeveratoio, crema di ricotta anziché acqua.
Sebbene sia nato a Caltanissetta, il cannolo deve gran parte della sua fama ai pasticcieri palermitani che ne hanno personalizzato la ricetta ed hanno dedicato a questo dolce straordinario più di una sagra che si svolgono nella splendida cornice di Piana degli Albanesi in gennaio e maggio.
Ed ora basta parlare.... gustatevelo :-)
Un abbraccio e buona settimana.
Debora
P.S. Per me è il CANNOLO... non ho bisogno di specificare cannolo siciliano... perché di RE ce n'è uno, tutti gli altri son nessuno; ovvero mi sembra superfluo sottolineare qualcosa che è scontato come quando si parla ad esempio di Babà... mica si usa dire Babà campano o no?! :-))
La ricetta della cialda l'ho presa qui.

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