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Mandala: un’opera d’arte paesaggistica

Creato il 13 novembre 2010 da Rossellagrenci

MANDALA: UN’OPERA D’ARTE PAESAGGISTICA

Da maggio a Torino si può visitare, al PAV (Parco di Arte Vivente), Jardin Mandala, un’opera che è stata progettata in inverno e piantata in primavera. Questa creazione di 500 mq, fa da tetto pensile al centro d’arte.

Sono state piantate sedum e graminacee, che si radicano anche nei terreni più aridi e che sopravvivono senza particolari cure di giardinaggio.
I Mandala, per tradizione, sono uno strumento unico per acquisire la consapevolezza di uno spazio nel quale fissare la mente, centrando la comprensione del proprio mondo interiore.

L’opera è stata realizzata da Gilles Clément (Parigi, 1943), docente all’École Nationale du Paysage di Versailles, è l’architetto del verde di scrigni naturali come i giardini de La Défense a Parigi, il parco sulla Senna André Citroën (nei terreni che appartenevano all’omonima fabbrica automobilistica) e quello Matisse a Lille.

Jardin Mandala – secondo l’autore – “può rappresentare sia il contenitore che il contenuto”, vale a dire l’insieme delle biodiversità vegetali nel loro costante divenire.

E’ il primo esempio italiano di “Paesaggio Planetario”. Una missione che l’architetto francese sta portando avanti per migliorarare l’adattamento dell’uomo all’ambiente, lavorando sul concetto di “diversità”. Quella stessa che convive negli spazi verdi abbandonati, dove l’uomo non mette mano, come i cigli delle strade, le aiuole incolte, i campi verdi di periferia ecc. Fazzoletti di natura, insignificanti polmoni di ossigeno per noi, che sono in verità una giungla spontanea capace di far convivere fauna e flora molto differenti. Clément li chiama “Terzi paesaggi”.

Qui potete leggere l’intervista a Clément sulla diversità biologica, biodiversità, i giardini e gli spunti di “psicolecologia”. Non ve la perdete!


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