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Mangiare a Istanbul

Creato il 20 novembre 2014 da Ariannarossoni

Se qualcuno ha vissuto all’estero (o risiede attualmente, o conosce bene determinati luoghi) e volesse partecipare a quest’iniziativa, può scrivermi a [email protected]. Si tratta di creare mini-guide riguardo abitudini e piatti tipici (o da *non* ordinare!) di paesi esteri, magari di città specifiche. Sono graditi link e indirizzi di posticini dove fare la spesa o pranzare/cenare/fare un brunch o una merenda, il tutto ovviamente secondo i principi di un’alimentazione sana e consapevole.

Oggi voliamo in Turchia, e più precisamente a Istanbul, l’antica e gloriosa Bisanzio, città sullo stretto del Bosforo. A farci da guida tra i colori e gli odori del centro nevralgico turco c’è Alice, che mi ha gentilmente fornito le informazioni che trovate in questo articolo. Buona lettura!

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1. Pur essendo ricca di legumi e di spezie, la cucina turca che si può trovare sulle bancarelle dello street-food non è molto salutare: tanti sono i fritti, le salsine e i piatti unti. Il kebab è ormai stato sdoganato, ma il “vero” kebab turbo non è esattamente il panino che si vende in Italia: per “kebab” si intendono in generale i piatti a base di carne, che variano a seconda della regione. Il doner kebab è invece un piatto fatto con carne arrostita sullo spiedo verticale, di solito si tratta di agnello ma non è la regola: possiamo trovare anche manzo, pollo, o un misto di carni. Il panino che noi indichiamo con il termine kebab in turco si chiama doner ekmer: si mangia con insalata, peperoni e cetrioli in salamoia. Il doner durum è la variante a mo’ di piadina.

2. Perdersi nelle strade centrali di Istanbul è un piacere contornato da bancarelle di spezie, noci, pistacchi, fichi, frutta essiccata e altri ingredienti che caratterizzano la cucina mediorientale: fare acquisti conviene, perché le materie prime costano molto meno rispetto all’Italia.

3. Se siete amanti dello street-food locale, non potete non assaggiare il miele&yogurt da asporto, magari da Eta Bal, un negozietto di miele dove è anche possibile fare merenda. Costo medio: 6 lire (5-6 €).

4. Per un pranzo in velocità, è assolutamente da provare il balik ekmek (o balik sandwich) presso Istanbul Balik Restoran: panino con pesce freschissimo (sgombro o maccarello), grigliato sotto i vostri occhi su una piastra rovente. Il pesce viene servito in un panino fresco, accompagnato da pomodori, insalata e cipolla cruda. Il locale si trova sotto il ponte di Galata, che congiunge la parte antica della città con quella moderna.

5. Altro piatto da street-food: le cozze! Ad Istanbul le cozze sono servite ripiene (Midye dolma), in genere con riso e uvetta. Potete gustarle in un buon ristorante nella parte asiatica della città, Izmir Midye dolma (indirizzo: Atatürk Caddesi No: 27 Kozyatağı).
In alternativa, non farete fatica a trovare bancarelle che le vendono sul lungo mare, vicino ai porti turistici o nelle zone di vita notturna (tipo Taksim): è infatti tradizione mangiarle dopo la nottata in discoteca. Attenzione, non mangiatele prima delle 18.00 o rischiate di vedervi servite le cozze del giorno prima! I prezzi sono sui 40-75 centesimi al pezzo (circa 15 centesimi di euro).

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6. Un po’ ovunque potete trovate il piatto tipico con i legumi: riso e ceci; costo medio sulle 5 lire, circa 4-5 €.

7. Per concludere la carrellata dello street-food, citiamo lo simit, un “panino” tondo ricopero di semi di sesamo. Ce ne sono svariate versioni, anche se la tradizionale (e più apprezzata dai turchi) è quella da strada, di colore più scuro, ricoperta di sesamo. La leggenda narra che il simit più buono di Istanbul si possa trovare in un piccolo forno vicino al liceo Italiano, nella zona di Beyoglu: vi sfido a trovarlo! Costa molto poco: 1 lira (30 centesimi).

8. Se volete cenare al ristorante non farete fatica a trovare pesce fresco: in genere i ristoratori mettono il pesce a vista, cosicché i clienti possano scegliere direttamente quello che preferiscono farsi cucinare. I costi per una cena di pesce vanno dalle 35 alle 80 lire (12-28 €), a seconda di quantità e tipologia di pesce, oltre che dall’accompagnamento di bevande.

9. Se volete fare colazione a Istanbul passate da Pando Kaymak (indirizzo: Mumcu Bakkal Sokak n.5): è un piccolo locale aperto da ben 120 anni, gestito da una coppia di ultra-novantenni: lei in cucina, lui come gestore dei tavoli e dei clienti; troverete di sicuro coda: è la miglior colazione della città! Qui potrete assaggiare il kaymak (una specie di panna addensata) accompagnato da miele, oppure nella versione salata con pomodori, olive e cetrioli. Ottime anche le omelette, le uova a occhio di bue, la feta e, come bevanda, l’ottimo çay (tè speziato). Tutte le materie prime provengono dalla fattoria dei proprietari: è anche possibile acquistare latte fresco appena bollito, uova e kaymak da portare a casa.
Il costo per una colazione è di circa 20 lire a testa (7-8 €).

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Grazie mille ad Alice!


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