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Manovra: ‘si’ della Camera. Pesante ma meno iniqua, costo di 1100 euro l’anno a famiglia

Creato il 16 dicembre 2011 da Candidonews @Candidonews

Manovra: ‘si’ della Camera. Pesante ma meno iniqua, costo di 1100 euro l’anno a famiglia

La Manovra economica passa alla Camera. Hanno votato a favore, Pd, Pdl e terzo polo. Hanno votato contro Lega, Idv ed alcuni deputati Pdl. Ora la palla passa al Senato.

In questi giorni sono state apportate alcune correzioni ai provvedimenti del governo Monti. L’indicizzazione delle pensioni con l’inflazione viene concessa anche alle pensioni mediobasse e medie sino a 1400 euro lordi mensili. Viene tolta la tassa di 34 euro per la tenuta dei conti correnti e libretti postali sotto i 5.000 euro. Cresce il prelievo sui capitali scudati. Istituito il contributo di soliderietà per le pensioni d’oro. Mannaia piu ‘leggera’ per le pensioni. Riduzione delle tasse su auto e barche di lusso.

Di seguito le principali modifiche:

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ROMA - Tra i più attesi quelli su pensioni 2 (quelle fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro, saranno indicizzate al 100% per il 2012) e tassazione degli immobili (la detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro). Ecco le modifiche presentate alla Camera.

Imu. La detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro. L’aumento della detrazione è di 50 euro nel caso di figli di età non superiore a 26 anni, purchè residenti nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Pensioni. Le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro, saranno indicizzate al 100% per il 2012 e il 2013.

In arrivo un contributo di solidarietà del 15% per le pensioni oltre i 200 mila euro. Il prelievo è previsto per la parte eccedente i 200mila euro e varrà fino al 31 dicembre 2014.

“In via eccezionale” sarà possibile per “i lavoratori che abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero maturato, prima dell’entrata in vigore del decreto, i requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012″ andare in “pensione anticipata al compimento di un’età anagrafica non inferiore a 64 anni”. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra.

Penalizzazioni più soft. In arrivo penalizzazioni più morbide per chi va in pensione anticipata: nei primi due anni di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto ai 62 anni di età il taglio dell’assegno viene ridotto dal 2% all’1%. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra. Nel testo originario la penalizzazione era del 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni di età.

Rendite catastali. Aumenta il coefficiente per la rivalutazione delle rendite catastali per banche e assicurazioni. Dai 50 della normativa vigente, passato a 60 in manovra, si arriva ora a “80″. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra.

Conti correnti. Gli attuali estratti conto annuali dei conti correnti bancari, di quelli postali e dei libretti di risparmio sono gravati da un’imposta di 34,20 euro, se il cliente è persona fisica. Con l’emendamento del governo, quest’imposta verrà rimossa dai cc inferiori ai 5000 euro, un meccanismo pensato per proteggere da prelievi i conti che verranno aperti per gestire le transazioni in formato elettronico. Negli altri casi l’imposta è di 100 euro.

Abolizione province. Altro emendamento presentato oggi dal governo pervede che gli organi in carica delle province decadranno il 31 marzo 2013 mentre slitta dal 30 aprile al 31 dicembre 2012 il termine entro il quale le funzioni delle province dovranno essere trasferite ai Comuni o alle Regioni. Il testo stabilisce una disciplina transitoria per gli enti in scadenza anticipata, facendo doverosa salvezza delle prerogative delle province autonome. La manovra rinviava a legge statale, senza riferimenti temporali, la determinazione del termine decorso il quale gli organi in carica delle Province decadono.

Tetto stipendi PA. Per gli stipendi della pubblica amministrazione ci sarà un tetto massimo: il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione.

Aumento aliquote artigiani. Aumentano i contributi pensionistici per artigiani e commercianti: fino ad arrivare nel 2018 al 24%. L’aumento è dell’1,3% dal 2012 e dopo di 0,45 punti ogni anno fino appunto a raggiungere il 24% a regime. Il testo iniziale prevedeva un’aliquota del 22% a regime.

Niente liberalizzazione dei taxi. “Il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea” viene escluso “dall’ambito di applicazione” dalle misure di liberalizzazione delle attività economiche previste dall’articolo 34 della manovra. Lo prevede un altro emendamento del governo.

Attività all’estero. Arrivano le Imposte sugli immobili e le attività finanziarie detenute all’estero da cittadini italiani. Lo prevede l’emendamento del governo al decreto legge sulla manovra. L’imposta per gli immobili è fissata allo 0,76%, mentre sulle attività finanziarie l’aliquota è apri all’1 per mille nel 2011 e 2012 e all’1,5 per mille dal 2013.

Immobili all’estero. Arriva l’imposta di bollo dello 0,76% sul valore degli immobili situati all’estero, destinati a qualsiasi uso, da persone fisiche residenti in Italia.La misura dovrebbe dare un gettito, stimato dalla Ragioneria dello Stato nella relazione tecnica, di 98,4 milioni di euro per anno nel triennio 2012-2014. La stima è stata fatta su un valore di immobili all’estero, desunto dalle dichiarazioni del redditi del 2011, di 14,4 miliardi di euro. E’ stata poi prevista una riduzione di 1-3 per tenere conto dei crediti per imposte versate nello Stato in cui si trova l’immobile.

Estesa mobilità sottoposta all’Autorità. Anche la “mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti” nonché le infrastrutture e reti “stradali e autostradali” vengono sottoposti alla vigilanza dell’Autorità. E’ quanto prevede un emendamento del governo che cambia la norma della manovra che limitava i compiti dell’Autorità a “garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture e alle reti ferroviarie, aeroportuali e portuali”. Non erano comprese né le autostrade né i servizi da a per stazioni e aeroporti.

Stipendi onorevoli. Sarà il Parlamento a provvedere al taglio degli stipendi di deputati e senatori adeguandoli alla media europea. E’ quanto prevede l’emendamento del governo alla manovra. Il testo del decreto approvato dal Consiglio dei ministri stabiliva che dovesse essere il governo, con un decreto, ad adeguare gli stipendi dei parlamentari in base ai risultati della commissione Giovannini, al lavoro da settembre per individuare la media dei trattamenti economici dei parlamentari europei. Poiché questa norma ha creato polemiche sul rischio che potesse essere intaccata l’autonomia delle camere, l’emendamento del governo ora prevede che “il Parlamento e il governo, ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative idonee a conseguire gli obiettivi”. La nuova norma non fissa però un termine preciso. Su questo punto è intervenuto comunque il presidente della Camera Gianfranco Fini: “Parlo anche a nome di Schifani – ha detto Fini – Se la Commissione Giovannini non avrà concluso i lavori dal primo gennaio e nel più breve tempo possibile, procederemo autonomamente alla riforma prevista. Serviranno almeno 15 giorni e comunque entro fine gennaio daremo corso alle modifiche dei meccanismi relativi alle indennità”.

Salvi i compensi dei consigieri di circoscrizione. I Consiglieri delle Circoscrizioni o quelli delle Comunità montane oggi in carica manterranno il loro gettone sino a fine mandato. Il decreto stabilisce la gratuità delle cariche negli enti territoriali non previsti dalla Costituzione. Tale norma, quindi, entra in vigore solo con il rinnovo delle cariche

Farmaci. Il governo fa marcia indietro sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia c. I farmaci di fascia c potranno essere venduti nelle parafarmacie e nei corner dei supermercati solo se non ci sarà l’obbligo di ricetta. A stilare la lista sarà il ministero della salute, sentita l’agenzia italiana del farmaco. E’ questa la mediazione raggiunta ieri nelle commissioni bilancio e finanze della Camera sulla liberalizzazione delle farmacie prevista in manovra con il via libera ad un emendamento dei relatori.  Il ministero della salute, sentita l’agenzia italiana del farmaco, individuerà entro 120 giorni un elenco aggiornabile dei farmaci di fascia c per i quali permane l’obbligo di ricetta medica e quindi non sarà consentita la vendita negli esercizi commerciali. Inoltre, precisa la modifica alla manovra, “la facoltà delle farmacie, delle parafarmacie e dei corner della grande distribuzione di praticare sconti sui prezzi al pubblico opera non già su tutti i prodotti venduti, come previsto dal testo vigente, bensì sui medicinali di cui al comma 1″, quelli senza ricetta.

Lusso. Diventa più leggera la tassa sulle auto e le barche di lusso e le mancate entrate potranno arrivare da un aumento delle sigarette. Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra, approvato dalle commissioni della Camera. Il testo del decreto legge sulla manovra all’esame dell’Aula prevede che l’addizionale erariale della tassa automobilistica sia ridotta al 60%, al 30% e al 15% dopo, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione del veicolo e che passati i 20 anni non sia più dovuta. Per barche la tassa è ridotta del 15%, del 30% e del 45% decorsi, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione. Di conseguenza si introduce, “la previsione di una clausola di copertura – si legge nel testo – in base alla quale con decreto direttoriale della Amministrazione autonoma dei monopoli è rideterminata l’aliquota dell’accisa del tabacco da fumo in misura tale da conseguire un gettito pari all’onere derivante dal comma”.

Condoni.  Il fisco avrà un anno di tempo in più per recuperare le somme dovute dai contribuenti che hanno aderito ai condoni ma che non hanno pagato tutte le rate. Lo prevede un emendamento dei relatori. Il termine per lo svolgimento di attività di accertamento, connesse al recupero delle somme non riscosse con i condoni e le sanatorie previsti dalla legge finanziaria 2003, viene quindi spostato al 31 dicembre 2013.

Capitali scudati. Ulteriore rincaro della tassa sui capitali scudati nel 2013: l’aliquota sale dal 10 per mille al 13,5 per mille. Con un subemendamento alla manovra dei relatori approvato questa notte è stata modificata la proposta del governo su questo tema. Quindi, i capitali scudati saranno soggetti a un’imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per il 2012 l’aliquota è stabilita nella misura del 10 per mille e per il 2013, con il via libera al subemendamento dei relatori, l’aliquota è passata dal 10 per mille al 13,5 per mille.

Lavoratori precoci. Nel testo ‘notturno’ della manovra è saltata la norma sulle pensioni dei lavoratori precoci. Sulla questione c’era un accordo di maggioranza. Ma, denuncia il Pd, la condotta della commissione Finanze da parte del presidente Gianfranco Conte, questa notte, li ha fatti saltare. I democrati hanno presentato un emendamento che andrà al voto in Aula.

Costi della politica.
Nel frattempo l’ufficio di presidenza della Camera ha deciso che dal primo gennaio 2012 il sistema contributivo sostituirà il vitalizio dei deputati 4. Lega e Idv hanno votato contro: “Proposta insufficiente”. Con le nuove norme deputati e senatori percepiranno la pensione non prima del compimento dei 60 anni per chi sia stato parlamentare per più di una legislatura e al compimento dei 65 anni per chi invece abbia versato i contributi per una sola intera legislatura. Inoltre i singoli deputati potranno rinunciare al vitalizio oppure concordare per sé un sistema meno favorevole.

Consumatori.
Con la manovra del governo Monti, secondo Adusbef e Federconsumatori, le ricadute al 2014 saranno pari a 1.129 euro l’anno a famiglia, che, sommando anche le misure 2011 del governo Berlusconi, salgono a 3.160 euro. L’impatto sulla capacità di consumo è del 7,6% annuo.


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