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Marlene Kuntz, martedì 16 esce il nuovo album “Pansonica”. Canzoni di vent’anni fa e mai pubblicate

Creato il 14 settembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

A vent’anni da “Catartica”, e con 25 anni di carriera alle spalle, i Marlene Kuntz pubblicano un album con brani scritti allora e mai pubblicati. Il nuovo lavoro firmato dal gruppo piemontese s’intitola “Pansonica” e arriverà nei negozi martedì 16 settembre con pezzi inediti, tranne “Donna L”, pensati e scritti ai tempi di quello che il gruppo definisce come “il primo lavoro e quello con cui riuscimmo a realizzare il sogno di affacciarci all’attenzione nazionale”. I brani messi in scaletta sono sette e vanno da “Sig. Niente” a “Capello lungo”, passando per gli altri che Cristiano Godano, Riccardo Tesio e Luca Bergia hanno ripescato e ripensato, sviluppandone l’idea di base nata tanti anni fa.

Da sinistra: Luca Bergia, Riccardo Tesio e Cristiano Godano (culturaeculture.it)

Da sinistra: Luca Bergia, Riccardo Tesio e Cristiano Godano (culturaeculture.it)

Nessuna dimostrazione per i Marlene Kuntz, solo un tuffo nel passato. “A vent’anni da Catartica – dicono – siamo cani sciolti e con questa operazione non vogliamo dimostrare niente. Ci siamo solo messi alla prova riappropriandoci con eccitazione del mood che avevamo all’epoca”. L’operazione, nata per celebrare il ventennale di uno degli album rock italiani più importanti dei ’90, ai tre è venuta in mente dopo qualche altro progetto abbandonato in partenza. “Avevamo pensato anche ad un album in cui ricantare quelle canzoni in duetto – racconta Tesio – ma alla fine l’idea non ci piaceva fino in fondo e, quando ci stavamo pensando, è uscito un album di un’altra band italiana (gli Afterhours) fatto in questo modo. Nel caso, però, ci sarebbe piaciuto coinvolgere qualcuno come Nick Cave e Anna Calvi”.

Il commento di Cristiano Godano. Nel nuovo lavoro targato Marlene Kuntz sono quindi finiti quei brani che la band si è sentita di risuonare, nonostante gli anni passati e il cambiamento di contesto rispetto a quando quelle canzoni erano nate. “Alcuni brani che siamo andati a riascoltare – dice Godano – sono rimasti fuori perché non avrei potuto urlare nel microfono cose che ormai non mi appartengono più”.

Anche se i brani sono datati, la band non vuole però sentire parlare di operazione nostalgia. “Non è mai stato un sentimento interessante per noi – ha commentato Bergia – e non abbiamo mai pensato ai cosiddetti bei vecchi tempi, perché nel nostro percorso abbiamo sempre cercato di farci stimolare dalle cose nuove, dal futuro e di essere sempre creativi ed onesti”. Tant’è che la quasi totalità dei brani inseriti in “Pansonica” è stata stravolta rispetto all’originale, a partire da “Capello lungo” che, dicono i diretti interessati, oggi suona quasi hard rock e in origine era invece l’esatto opposto. I vecchi-nuovi brani, insieme a quelli di “Catartica”, saranno poi anche i protagonisti di un tour nei club che partirà ad ottobre ed andrà avanti fino a dicembre. (ANSA)


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