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Media nazionali deridono Napoli ed il Sud

Da Makinsud

Nel prossimo Campionato Mondiale di Calcio 2014 che si svolgerà in Brasile c’è anche un po’ di Sud Italia: i biglietti elettronici per tutte le partite di calcio sono state realizzate ad Arzano, paese in provincia di Napoli,  da un’azienda leader nel settore, la Gep, acronimo di Global Electronic Passports, nata nel 1999 all’interno del comprensorio della StMicroelectronics, specializzata nello sviluppo di sistemi operativi per passaporti elettronici, ma anche per la sicurezza relativa al mondo dei trasporti pubblici e della bigliettazione elettronica. Attualmente, sono stati stampati più di 4 milioni di tickets per le partite del Campionato Mondiale in Brasile e contraffarli è impossibile. Ma una notizia positiva per il Napoli, per il Sud e per l’intera Italia viene puntualmente capovolta dai media nazionali, pronta a criticare Napoli ed il Sud, facendo andare in secondo piano tutto il resto.

Ed è proprio quanto successo ieri sera nell’edizione delle 20.00 del Tg1 quando la giornalista nel presentare la notizia di Arzano esordisce così: “nel paese di “Io speriamo che me la cavo”, il best seller di Marcello D’Orta, c’è anche una bella realtà”. Ma la giornalista del Tg1 non è stata l’unica a trasformare un’eccellenza in una presa in giro. A tal proposito, il settimanale L’Espresso, fra i primi a dare la notizia dei tickets realizzati dal Global Electronic Passports, scrive: “Ma Arzano è anche la patria dei nostri passaporti elettronici e di quei 4 milioni di ticket elettronici già stampati in vista del Campionato mondiale di calcio 2014 in Brasile. Una fucina che ha sede dentro gli uffici della Gem Spa, società sorta nel 1999 dentro il comprensorio della StMicroelectronics. Un’azienda specializzata nello sviluppo dei sistemi operativi anti-contraffazione in pieno regno della contraffazione. Accade anche questo nella terra oggi sotto i riflettori per le gesta di Genny a’ Carogna. In Campania c’è un polo di tecnologia e di massima sicurezza dove il bene più minacciato (la privacy) è sotto osservazione”.

Media nazionali

Ma perché ogni qualvolta che si presenta un’eccellenza al Sud questa viene derisa e fatta passare in secondo piano? Cosa c’entra la Global Electronic Passports con “il paese di Io speriamo che me la cavo”? ancor di più tirare in mezzo anche Genny a’ Carogna. Autentici scivoloni giornalisti volti a denigrare e deridere le persone oneste e civili che lavorano sodo, che dimostrano di poter diventare un’eccellenza e poter rappresentare l’Italia nel mondo. Non si sono mai visti i giornalisti esordire così quando si parla delle città del Nord: “nella città del mostro di Firenze…” oppure “nella città che fu di Vallanzasca…”, ma tutto questo viene sempre fatto quando si parla del Sud. Anche per quanto riguarda la Calabria molte volte i giornalisti titolano “omicidio a Torino: arrestati 4 calabresi”, come a definire i calabresi una razza a parte, infima, da tenere lontana e da denigrare. Sarà forse la deontologia dei giornalisti  che li porta a denigrare e deridere il Sud? Chi lo sa!

Quando Napoli ed il Sud verranno presi sul serio dai media nazionali? Cosa deve succedere? Ecco perché poi accade che il presidente di calcio della squadra di San Paolo in Brasile si permette di esternare un suo pensiero ignorante contro Napoli e la squadra di calcio di Napoli, affermando che per comprare il suo giocatore, gioiello del nuovo calcio brasiliano, non bastano tutti i soldi della camorra, trascurando il fatto che la città di San Paolo è una delle città più pericolose al mondo.

Dunque, è arrivato il momento di dire basta a tutto questo, basta alle derisioni, basta alle prese in giro, basta agli stereotipi, basta alla camorra. Napoli deve essere considerata alla stregua delle altre città europee, con all’interno il bene ed il male, ricordando che è stata per secoli culla della cultura ed eccellenza in Europa.

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