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Mi chiamo Irma Voth

Creato il 04 dicembre 2012 da Camphora @StarbooksIt

La barista era raggiante. Si era truccata con più cura, quel mattino. Il giorno prima le riprese del film che stavano girando nel quartiere erano durate fino alle undici di sera: quando il regista ha gridato l’ultimo «Stop» i tecnici hanno smontato il set e gli attori si sono dileguati. È rimasta solo una donna dalle gote rosse, trecce e lentiggini su tutto il viso.

«Vorrei un caffè macchiato» ha chiesto entrando nel bar.

La cameriera era stupita. «È quasi mezzanotte.»

«Non posso bere caffè di giorno» si è giustificata l’attrice, «per cui lo prendo di notte.»

La macchina ha sbuffato il vapore per montare il latte.

La donna ha iniziato a guardarsi intorno. «Vendete anche libri?» Più che una domanda suonava come un punto esclamativo. «Ne voglio uno che mi tenga compagnia di notte, che mi faccia sognare, che mi faccia innamorare.»

La barista non ha avuto dubbi e le ha teso un romanzo di Nabokov. «Te lo regalo.»

L’attrice ha chiesto un secondo caffè e si è messa a leggere seduta al bancone.

Mi chiamo Irma Voth , 5.0 out of 5 based on 1 rating

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