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Mi rode il culo

Creato il 17 novembre 2011 da Nina
MI RODE IL CULOChe fine ha fatto Nina? Dopo il compleanno pare sia sparita. Qualcuno l'ha data per dispersa allertando le forze dell'ordine - personalmente confido di più in Chi l'ha visto? - qualcun'altro afferma di averla avvistata mentre vagava smarrita e in evidente stato confusionale. E invece rieccomi qui, però vi avviso: quello di oggi non è il mio profilo migliore. La luna è storta e i pianeti roteano vorticosamente (insieme a tutto il resto). Sono una blogger sincera, trasparente e diretta. Non riesco mai a fingere uno stato d'animo che non ho e quando mi capita di possederne uno come quello di oggi, dopo giorni di silenzio, mi rimane anche difficile esprimere quello che mi si agita dentro. In genere mi prendo del tempo per elaborare, comprendere cosa mi accade, scendere nei miei abissi per riemergerne con qualche informazione in più. Stavolta invece no, sento di voler dar voce al mio turbamento anche se non so ancora che nome dargli.
Per questo ho scelto un titolo che più chiaro non si può, perché è così che sto: oggi MI RODE IL CULO. 
Sono nervosa, agitata, faccio sogni del caiser, idioti, senza senso e che manco riesco ad interpretare in cui o Lui mi tradisce con un uomo - e come se non bastasse lo fa senza pudore sotto ai miei occhi - o io amoreggio con altri. Mi rode il culo perché siamo tornati ieri da Amsterdam - la sorella di Lui ha discusso la tesi di dottorato - e come ogni volta che sperimento la vita altrove mi rendo conto di quale prezzo paghiamo noi che decidiamo di restare qui in Italia, la bella e arretrata Italia. Per certi versi siamo davvero il terzo mondo. Ma almeno una zavorra ce la siamo tolta, diciamocelo pure, il difficile ora è capire come procedere, visto il triste ventaglio di possibilità che abbiamo. Ma questa è un'altra storia.Mi rode il culo perché non ho una lira manco per piangere, questo è l'ultimo mese della disoccupation e coincide, guarda caso, proprio con l'ultima rata dei soldi che devo allo stato per aver osato usufruire della medesima (vi ricordate la storia del doppio CUD?). E la suddetta ultima rata ammonta alla bellezza di 288 eurini. Un salasso per una che percepisce un'indennità di poco più alta. Poi c'è l'affitto e poi fine dei giochi. I soldi di novembre, del lavoro, li vedrò a fine dicembre e saranno una miseria perché hanno tagliato le ore dell'assistenza e io mi ritrovo a fare 14 ore settimanali invece di 17. Faccio un lavoro iper specializzato e vengo pagata meno della colf che seguiva mia nonna, quando ancora c'era.Mi rode il culo perché è tornato l'inverno e qui dentro al grottino, in questa stagione, ce la passiamo davvero male, è una vera sofferenza: freddo e umido sono le costanti. Lo spazio ridotto e la poca luce fanno il resto.Ho trascorso 5 giorni in Amsterdam, temperature rigorosamente basse, eppure mi ero ambientata benissimo mimetizzandomi con la fauna locale che, si sa, è composta da mutanti. Manco il tempo di rimettere piede in terra romana che - ZAC - mal di gola, raffreddore e mal di testa. L'aria qui è davvero insalubre.Mi rode il culo perché sta per tornarmi come sempre il ciclo - ho i primi doloretti - e ogni stronzissimo mese io ci credo. Un pochino almeno,che di più non me lo concedo neppure.Mentre ero fuori ho ricevuto la notizia che mia cugina (ve ne avevo parlato in questo post) ha partorito. Mi sto organizzando per andare a trovarla (per allora mi sarà tornato pure il ciclo, eheeee sicuro!). Sono davvero felice per lei, ma un po' triste per me, perché non sono mai io quella sul lettino d'ospedale.Ad Amsterdam le coppie hanno una media di due figli, minimo. Questo mi sembra un buon indice per calcolare il benessere di una società. E li portano a spasso nel carretto attaccato alla bici. Anche sotto zero. Che c'entra questo? Un'emerita ceppa oppure tutto, dipende da quale posizione osservi la cosa. Li ho teneramente invidiati, ho respirato la possibilità di una vita diversa, una società diversa, a misura d'uomo e come ogni volta mi ci vorrà un po' per riprendermi del tutto e tornare a pieno regime. 
Ora mi sento un po' out of control, ci sono cose che ancora mi sfuggono di mano, che non comprendo in pieno, che mi fanno incazzare, che mi rodono dentro, di cui vorrei veder la fine o almeno la soluzione.
E la barchetta oscilla scossa dalle onde, ma la riva non è troppo lontana. Non è il momento di gettare l'ancora, mi farò cullare un altro po', sperando che la corrente non mi trascini via.Ci vorrà tempo, certo, e una buona dose di pazienza.
Così intanto che aspetto rispolvero il mio approccio zen (che quando mi serve non lo ritrovo mai) e mi gratto - con l'apposita carta igienica. SCRAT SCRAT SCRAT.Volevo postare un paio di foto ma, in linea con la giornata di oggi, non trovo il cavetto. Perfetto direi.Riportatemi ad Amsterdaaaam e lasciatemici pure! Manco il conforto delle immagini, sob.
Sorry, questo è il meglio che riesco a fare oggi. Stavolta però torno presto.
MI RODE IL CULO

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