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M.I.A. – Maya (2010)

Creato il 02 luglio 2010 da Videosmusic @videosmusic

Per chi l’ha già ascoltata in passato, l’attesa del nuovo album di M.I.A. è stata spasimante, per l’imprevedibilità, la durezza delle parole e lo straordinario valore assoluto dell’artista.
E Mathangi “Maya” Arulpragasam, originaria dello Sri Lanka, non delude, anzi spiazza e rinnova sempre di più il suo sound particolare, composto da una patchanka di hip-hop, dub, pop, elettronica e funk.

“Maya”, il nuovo album (chiamato ufficialmente però /\/\ /\ Y /\ , cioè il suo nome in versione stilizzata), è un ulteriore evoluzione dei precedenti, con alcuni e sorprendenti cambi di rotta rispetto al passato.
La partenza, “Steppin Up”, rispecchia abbastanza il sound di M.I.A. , carico di effetti sonori e con basi dub.
Mentre già in “XXXO”, singolo di lancio dell’album, è la prima canzone sorprendente dell’album dove, sotto la base hip-hop commerciale del “guru” Diplo (co-autore come al solito delle basi e produttore), si lancia in una strepitosa canzone che potrebbe scalare tutte le classifiche, cosa che mai aveva provato a fare prima, nonostante l’immenso potenziale a disposizione.
La successiva “Tequila” potrebbe stare tranquillamente nella colonna sonora di “The Millionaire”, mentre “Lovalot” è un altra canzone con il ritmo irresistibile.
In “Story to Be Told” e “It Takes a Muscle” si sentono echi reggae, anch’essi novità per M.I.A. ,con il solito bel sottofondo elettronico.
Ed arrivo alla controversa, censuratissima e fantastica “Born Free”, inno alla libertà, dove tira letteralmente bordate contro tutto e tutti (molto di più di artisti “anticonformisti” o presunti tali), su un sottofondo industrial potentissimo e incalzante.
Ma la canzone che mi ha sorpreso di più dell’album, che già di per se ne è pieno, è senza dubbio “Meds and Feds”, una traccia industrial dove compaiono riff di chitarre elettriche (la prima volta in album di M.I.A.) e talmente dura che sembra fatta da Rammstein o Atari Teenage Riot.

Un nuovo,sorprendente e bellissimo album di questa artista (a mio modo di vedere la più eclettica della scena musicale mondiale) e che lascia intravedere ancora ulteriore potenziale per farla diventare una superstar a livello mondiale, più di quanto già non lo sia.

VOTO: 17.5/20

In Due Parole: BORN FREE

 


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