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Mitch Buchannon non mi avrai

Creato il 21 gennaio 2015 da Sopravvivereinindia @svivereinindia

In questi giorni mentre decido se dire si o no ad un possibile nuovo espatrio, cerco di stemperare la tensione dovuta a questa grande decisione, leggendo articoli di altre donne che expat lo sono ancora. Io invidio profondamente tutte quelle donne o uomini che nel loro paese d’adozione hanno trovato l’oro colato, hanno trovato un posto che amano, un posto che mai lascerebbero. Al podio dell’invidia regna incontrastata la mia amica Roberta, maledetta fortunella, fortunella a NY. Poi c’è Lucy che con le foto delle spiagge a Miami mi ha fatto quasi morire. Pensate a me, povera nera in India, che con 30 gradi alle 7 del mattino, ero costretta ad andare in giro in jeans lunghi, l’acqua della piscina era verde perché la gente ci andava dentro vestita e le donne della mia society mi guardavano ridendo. Bene, io alla sera mi accendevo il pc e vedevo tutte queste spiagge fantastiche, ho seriamente pensato di levarmi gli occhi. Poi c’è Eva, lei vive in Brasile e non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.

L’invidia è una brutta bestia e io in certi giorni ne soffrivo da morire, ma la più grande democrazia del mondo mi ha insegnato che l’invidia è inutile, tu non devi guardare le fortune degli altri ma devi gioire e vantarti delle tue. Gli indiani sono dei maestri, dei guru e sebbene all’inizio questa loro abitudine di vantarsi e stravantarsi del loro paese mi desse un po’ fastidio, alle fine dei miei giorni anch’io sono riuscita a trovare delle cose che io in India avevo, ma le miei invidiatissime blogger no.

  1. A NY se sei magro sei figo. Questo me l’ha confermato Roberta nel suo ultimo articolo. In India invece se sei magro sei povero, il motivo è molto semplice, se sei magro non ti puoi comprare da mangiare. Questo giocava a mio sfavore perché io sono magrolina ma non mi sentivo in colpa quando mangiavo cibi indiani unti, quando bevevo litri di birre e quando preferivo le patatine ad una sana cena.
  2. A Miami potrai anche andare nelle spiagge più IN, potrai anche sperare di essere salvata da un Mitch Buchannon ma non potrai mai e poi mai entrare in una piscina, guardare la terrazza del tuo vicino e vedere il tizio che esce dalla porta in canottiera bianca e guardandoti emette un sonoro rutto. Ve lo posso assicurare sono emozioni che vanno provate.
  3. In Brasile, si sa, sono tutti fighi. E non lo dico perché sono brasiliana, lo dico perché da anni guardo documentari sul Brasile e vi posso assicurare che i documentari che guardo io non parlano delle piante. I fighi in Brasile si sprecano, in India no. Trovare un modo per dimostrare che anche in questo punto l’India è migliore non è stato facile. Poi è arrivata l’illuminazione. L’indiano medio non sarà bellissimo ma nell’abbigliamento sa stupire come nessuno. Lui al posto della bellezza ha scelto di sorprendere la sua donna. Non trovate anche voi che sia una scelta coraggiosa e deliziosa?
  4. A Ny come a Miami i programmi tv fighi si sprecheranno Chi lo sa, potresti anche avere culo e fare parte del pubblico di Oprah. Ma non vedrai mai un bel film di Bollywood, versione originale in hindi. Io ogni tanto guardavo un film di Bollywood, non capivo niente perché non parlo hindi ma alle stesso tempo capivo tutto. Le storie bene o male si assomigliano tutte. Lui vede lei e la ama subito, lei fa la preziosa, quando lei decide di amare lui qualcuno si mette fra loro. Lui lotta, lui vince, lei lo sposa e nasce un bambino. I due non fanno mai sesso, ma il bambino nasce lo stesso.
  5. In Brasile potrai godere di paesaggi mozzafiato e parlo sia della vegetazione che degli esseri umani di sesso maschile. Ma non potrai mai godere di questa vista: una normale autostrada con delle mucche che passeggiano indisturbate. Le mucche che vagavano indisturbate per strada mi facevano troppo ridere e ve lo assicuro è un emozione che va vissuta.

Bollywood-Dancing

Quindi amici miei che senso ha lagnarsi? Farsi corrodere dall’invidia? Prendete la mia esperienza. Non è meglio riderci su?

Beh mio caro Gesù, ti ringrazio per l’esperienza che mi hai donato, ma per favore la prossima volta puoi scegliere un posto in cui mangiare fiorentina non è considerato praticamente un reato?!


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