Magazine Società

Morte senegalesi: Casapound, “Non sentiamo dover chiedere scusa”

Creato il 17 dicembre 2011 da Lalternativa

”Il nostro stile politico ci ripulira’ da una macchia che ci ha sporcati ingiustamente e per cui non abbiamo nessuna colpa ne’ sentiamo di dover chiedere scusa a nessuno”.

A parlare e’ la militante di Casapound e portavoce nazionale della onlus ‘Solidarite’ identites’, Chiara Del Fiacco, che oggi a Bari ha partecipato alla manifestazione promossa dalla sua associazione per ricordare la morte dei due senegalesi uccisi con colpi di pistola a Firenze dallo scrittore di estrema destra, Gianluca Casseri.

Nell’occasione e’ stata anche presentata alla stampa la onlus ‘Solidarite’ identites’, alla presenza del suo presidente nazionale, Sbastian Magnificat, secondo il quale ”la stampa sta strumentalizzando un fatto terribile”. Per Magnificat, ”se neppure i parenti e gli amici di Casseri sapevano che era un folle, come potevamo capirlo noi quando veniva a parlare dei suoi libri alle nostre conferenze? La nostra porta e’ aperta a tutti non chiediamo di certo certificati di sanita’ mentale”. ”Inoltre – ha precisato – lui era un simpatizzante e non un militante di Casapound che, tra l’altro, non e’ di estrema destra”.

”La stampa – per Magnificat – sta facendo sciacallaggio su quanto accaduto e si interessa di noi solo ora, ma perche’ non si e’ mai interessata delle nostre attivita’ di solidarieta’, per esempio in Kenya o in favore dei migranti di Lampedusa?”. Sulla richiesta della comunita’ senegalese di chiudere a Firenze la sede di Casapound, Magnificat ha detto che ”loro sono disponibili a incontrarci: ci parleremo e poi vedremo come andra’ a finire”.

Intanto, oggi pomeriggio a Bari e’ previsto un corteo organizzato da alcuni gruppi di sinistra. ”Siamo sereni – hanno assicurato gli esponenti di Casapound – e nonostante le polemiche dei giorni scorsi, molte delle quali partite dal sindaco Michele Emiliano, non accetteremo provocazioni”.

Per il presidente della circoscrizione San Nicola-Murat, Mario Ferorelli, ”e’ il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ad avere un atteggiamento razzista e di parte” mentre ”dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, sia di destra si adi sinistra” e ”evitare continue contrapposizioni che invece di spegnere focolai, li alimentano pericolosamente”.

”Il sindaco Emiliano – ha detto Ferorelli – mi ha inviato una lettera sibillina in cui mi chiedeva di non autorizzare questa manifestazione perche’, secondo lui, e’ promossa da fascisti. Io, invece, ho letto lo statuto di Casapound e non c’e’ alcuna traccia di quello di cui parla il primo cittadino di Bari”. ”Del resto – ha aggiunto – non si capisce perche’ io non avrei dovuto autorizzare questa manifestazione quando il sindaco ha autorizzato senza problemi il corteo, di oggi pomeriggio, organizzato da associazioni di estrema sinistra”.

”Noi abbiamo invitato Emiliano a venire – ha precisato Ferorelli – ma non si e’ presentato e secondo me ha fatto molto male perche’ la sua presenza qui avrebbe contribuito a raffreddare gli animi”.

”E crediamo – ha concluso – che anche il mancato arrivo del console del Senegal, che ha appoggiato questa manifestazione donando a Casapound anche la bandiera della sua terra, non si sia presentato perche’ influenzato dal sindaco”.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :