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Muoia un libro, ne nascano un miliardo

Creato il 25 luglio 2010 da Antonio Maccioni

Il 24 luglio, Il Fatto Quotidiano, che ha un sito bello e completamente rinnovato, ha mandato in prima in home un pezzo interessante che ha fatto pure discutere. L’autore Federico Mello ha rilanciato la provocazione: seguendo l’americanissimo entusiasmo per le nuove tecnologie di lettura, nel prossimo decennio l’ebook diverrà la prima causa della scomparsa dell’amatissimo libro di carta. Bene. A mettere i puntini sulle i ci ha però pensato Luca Conti: perché Kindle costerebbe meno rispetto a quanto si dice nel pezzo succitato; poi De Michelis, di Marsilio, non ha mica ragione, perché in formato elettronico, con un modernissimo lettore,  e senza troppa fatica, invece, si può andare a leggere persino in spiaggia. Bene. In realtà qualcosa di simile a quanto racconta De Michelis a Federico Mello può essere ampiamente condivisibile. Ad esempio quanto dice sentendosi perplesso nel pensare all’ebook come alternativa al book.

Alcuni settori indubbiamente verrano mangiati. La tv ha mangiato i cinegiornali, ma non il cinema. I registi hanno dovuto ridimensionare la loro ambizione, integrarsi con il piccolo schermo, ma non sono diventati la televisione.

Per il resto, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare – e di quanto mi aspettavo – è vero che il pezzo del Fatto finisce col consegnarci uno spaccato disarmante della situazione, ma nella sua estrema superficialità. Più interessante sarebbe stato almeno tentare di esplorare il panorama (un pezzo in prima se lo meritava) attuale, sciorinando magari un po’ meno luoghi comuni triti e ritriti (aggiornati con un po’ di dati credibili o meno che siano), e magari sentire qualche operatore (commerciale), magari coinvolto anche dalla parte “avversa”, magari dando qualche dritta a chi questi benedetti ebook li conosce meno, e provando piuttosto a individuare almeno una – almeno una – esperienza di settore con la quale alcuni editori iniziano adesso a confrontarsi.

Contestualmente, mi sembra interessante assistere alla nascita di Book Republic, che – guarda il caso! – ha iniziato a distribuire in formato epub gli ebook dell’editoria italiana indipendente. Non sono libri rubati, ma passano attraverso l’accordo del rivenditore con gli editori aderenti al progetto. Mi riprometto di testare il servizio in futuro e mi limito a constatare con curiosità che i miei conterranei (straordinari) del Maestrale (eccoli su Facebook) si sono già proposti ufficialmente nell’elettronicissimo catalogo. Tra gli altri trovate Il Saggiatore, Quodlibet, Las Vegas, Giuntina, Cortina, Armando…

Ecco. Nei titoli di coda devo ringraziare (con estremo e imperdonabile ritardo) Cartman Edizioni, che mi segnala il proprio profilo Anobii fatto di libri letti e libri pubblicati: andiamo a trovarli qui. Ringrazio Anna Voltaggio dell’ufficio stampa delle edizioni L’ancora del mediterraneo: si può seguire l’editore anche su Twitter e su Facebook. A proposito, si sappia: questo post (che vi dice tutto sugli editori italiani dentro Twitter) è in continuo aggiornamento. Si sappia in aggiunta: sono già in 42, e di sicuro non ci sono tutti, ma fanno grandi concerti la mattina presto.


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