Corea del Nord, è morto il leader. Kim Jong-il è morto per un attacco cardiaco durante un viaggio in treno. Così dichiarano i i media di stato. Cresce la preoccupazione in Corea e qualcuno sta già prevedendo un momento difficile, verrebbe a mancare il controllo di uno degli ultimi stati totalitari al mondo. Su Reuters si legge che un annunciatore televisivo, vestito di nero e in lacrime, ha detto che il leader 69enne è morto sabato per il superlavoro fisico e mentale mentre era in viaggio per fornire la sua “guida sul campo”, un riferimento ai consigli dispensati dal “Caro Leader” durante i suoi viaggi in fabbriche, fattorie e basi militari.
Kim Jong-un, il più giovane dei figli di Kim Jong-il, è stato nominato “grande successore” del padre dall’agenzia di stampa statale nordcoreana Kcna, che lo ha definito “il leader eccezionale del nostro partito, del nostro esercito e del nostro popolo”.
Immediata è stata la ripercussione delle Borse, a Tokio il mercato ha già perso un buon punto percentuale.
Mentre Stati Uniti, tradizionali alleati dei sud coreani, stanno «monitorando la situazione: «Il presidente Barack Obama) è stato messo al corrente, e siamo in stretto contatto con i nostri alleati in Corea del Sud e in Giappone. Restiamo impegnati alla stabilità nella penisola coreana, e per la libertà e la sicurezza dei nostri alleati», avrebbe affermato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney in un breve comunicato.
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