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Murakami Haruki

Creato il 01 novembre 2013 da Ilbicchierediverso

Murakami Haruki

Difficile poter parlare di questo scrittore giapponese che tanto ha preso piede nel nostro territorio più intimo e personale.
Siamo molto lontani dai giorni in cui abbiamo cominciato a scoprire il percorso narrativo di Murakami ma non siamo nemmeno così a metà strada da dire di poterlo conoscere davvero.
L’epifania costante che riesce a generare nel suo pubblico e in noi è ineluttabile e accolta sempre con sospirato stupore.
Che ci immerga in un romanzo o in una raccolta di racconti, è indifferente, non si può non restare affascinati dalle trasversali dimensioni che si aprono durante e dopo la lettura.

Murakami Haruki

Così è stato per TUTTI I FIGLI DI DIO DANZANO (Traduzione di Giorgio Amitrano- Einaudi Super ET, euro 9), che Einaudi – la casa italiana del nostro- ha inserito nell’operazione legata ai Super ET, con diversa edizione e restyling grafico davvero notevole e che ci ha condotto per mano attraverso sei storie diverse eppure unite tra di loro, non soltanto per lo “scenario” inquietante dell’evento che imperversa sulle loro pagine.
Il dipinto nella sua maestosità vede il terremoto di Kōbe come colore invasore, prepotente, generatore di flussi per il resto della tavolozza. Su questa “base” i sei incontri, le sei vite alla ricerca di una propria collocazione, di una vita nella vita che sappia riportare il flusso del sangue in vene intorpidite dal tempo, dalla solitudine, dal silenzio.
C’è un piccolo filo che unisce i protagonisti e li conduce verso il proprio io, condiviso o stretto a sé, in modo così innocente, lieve, da aver paura di romperlo soltanto leggendone.
Tra il reale e il surreale, il lettore si trova rovesciato e imbambolato, con un seme che cresce al suo interno e che darà i suoi frutti giorni dopo, quando sentirà di essere un figlio di Dio e di avere voglia di danzare quei passi così rassicuranti nella loro ritrovata follia.

Murakami Haruki

Accanto al piacere di ondeggiare tra i venti dei racconti, abbiamo poi voluto intrufolarci, per quello che si può, nell’Uomo Murakami e per farlo ci siamo avvalsi del bel saggio I SEGRETI DI MURAKAMI. Vita e opere di uno degli scrittori più misteriosi e più amati. (Vallardi- Traduzione di Ramona Ponzini- euro 12,90) di Tsuge Teruhiko.
Qui il professore universitario di Tokyo, si cimenta con il disvelamento della stanza segreta di Murakami, attraverso uno stile confidenziale, quasi “sornione” a tratti, dove fa uscire – sempre sotto riflettori chiaroscuri- miti e leggende, ma anche fatti e teorie, sulla vita privata di Haruki.
Con un piglio investigativo ma al tempo stesso accademico, da fan che racconta al fan, da amico che si trova davanti a una bottiglia di birra a parlare di un personaggio unico, il professor Teruhiko affronta i percorsi esistenziali, e quindi narrativi, di una bibliografia crescente.
Sezionando idee, motivazioni, sentimenti e vita dell’oggetto dell’indagine, si affonda negli impulsi vitali che sprigionano gli scritti stessi; si attraversano le scelte degli strumenti di creazione; l’alimentazione e la pacatezza d’animo di un uomo che corre e quasi fugge, da una popolarità universalmente riconosciuta eppure mai concretizzata dal suo animo.
L’amore per i gatti, per il jazz, per la parola scritta e non detta, detta e non scritta, azzardata nella sua immediatezza eppure così ponderata; l’amore per i celebri colleghi americani.
Il vortice che si crea, diventa una celebrazione sorridente dei Murakami, dove spesso ci si chiede anche, se lo stesso professore non stia partecipando in modo subliminale all’accrescimento del mito dello scrittore “che non c’è”.

Libro da divorare soprattutto per chi ama colui che corre tra le pagine dell’immaginazione altrui.

Buona scelta
IBD
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