NBA: Ettore Messina entra nella storia. Da oggi sarà ufficialmente in NBA !

Bene signori, oggi i Los Angeles Lakers annunceranno ufficialmente l’entrata di Ettore Messina nel proprio staf tecnico al fianco del capo allenatore Mike Brown. Il Coach firma un contratto dalla durata biennale (opzione all’uscita del primo solo per allenare una squadra di Eurolega). L’orgoglio italiano che per la prima volta si affaccia sulle sedie delle panchine NBA. Il ruolo sarà quello di fido consigliere del capo, il cosiddetto braccio destro. Vi lascio con uno stralcio dell’intervista che Messina ha rilasciato in occasione di una lezione e un allenamento tenuto con i ragazzi del progetto Sport High School a San Patrignano, dove ha accettato l’invito di Carlton Myers. Messina, lei sta per iniziare una nuova avventura, in un nuovo mondo. Cosa si aspetta?
«Mi aspetto di scoprire da dentro la più grande realtà cestistica del mondo e lo farò in una delle squadre simbolo del basket americano, insieme ai Boston Celtics e ai San Antonio Spurs. Voglio scoprire come lavorano, come funziona quel mondo, capire di più il loro basket».
Con Mike Brown si apre una nuova era per i Lakers. Lei lo conosce da tempo e il coach l’ha voluta subito nello staff.
«Sono gratificato che mi abbia chiesto una mano, è uno degli allenatori che si sono più aperti al basket europeo, per due anni venne a vedere come lavoravo al Cska. Sarà un’esperienza interessante e complicata».
Quali difficoltà si aspetta?
«Se il lockout sarà lungo, quando terminerà e si tornerà a giocare subito, per squadre già strutturate come Dallas e San Antonio sarà più facile».
Quale sarà il suo compito?
«Farò allenamento con la squadra, lavorerò individualmente con i giocatori, sarà interessante avvicinarsi a loro. Il nostro staff è completamente nuovo, dovrà costruire una nuova identità di squadra, sarà una sfida interessante. Dopo 22 anni passati a pensare solo da capo allenatore, occupandomi soprattutto della scelta dei giocatori e della campagna acquisti, mi sembra di tornare alle giovanili, sentivo bisogno di pensare solo alla parte tecnica. Alla fine del primo anno, se sarò stato bene e mi sarò reso utile resterò anche per il secondo, altrimenti tornerò indietro».
Con Kobe Bryant potrà parlare italiano.
«Brown mi ha scelto apposta perché possa capire Kobe quando lo insulta in italiano (ride…)».