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Nel carcere di Capanne la situazione è esplosiva. Un altro tentativo di suicidio

Creato il 04 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate

cercereEnnesimo tentativo di suicidio in carcere. A Perugia, nella struttura di Canne, martedì aveva tentato il suicidio un detenuto di 36 anni, originario di Rieti, attraverso l’inalazione del  gas di una bomboletta.  Ieri, invece, mercoledì, proprio ieri un detenuto di nazionalità tunisina ha tentato di porre fine alla sua vita ingerendo una lametta da barba. Il detenuto è un  giovane di 24 anni, e’ stato subito soccorso e portato in ospedale Santa maria della Misericordia dove non e’ stato necessario il ricovero perche’ i medici hanno appurato che la cena ce aveva mangiato lo ha salvato da conseguenze peggiori per il suo stomaco. L’uomo e’ stato cosi’ portato nuovamente in carcere.  Walter Verini e Gianpiero Bocci,deputati del Pd, stamane hanno fatto visita al penitenziario di Capanne. E’ proprio da una loro conferenza stampa che apprendiamo la situazione in cui versa la struttura umbra. Oggi nella sezione maschile ci sono 461 detenuti (compresi 6 disabili) a fronte di una capienza di 406 e, in quella femminile 83 detenute a fronte di 59 posti. Nella sezione maschile in circa 22 celle il terzo detenuto dorme con un materassino di gommapiuma di pochi centimetri poggiato a terra, mentre tra le donne ci sono celle con 6 detenute.A fronte di questo, sui 379 agenti di polizia penitenziaria previsti, a Capanne ce ne sono 241. “E’ soprattutto grazie a loro, ai volontari, alla direzione del carcere, che la situazione e’ grave ma non ancora esplosiva – hanno rimarcato i due deputati del Pd – ma occorre subito fare qualcosa perche’ le condizioni di vita dei detenuti e di lavoro del personale sono davvero difficili. Certe notti c’e’ un solo agente per cento detenuti”.

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