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Nelle fritture una sostanza potenzialmente a rischio cancro

Creato il 07 luglio 2014 da Informasalus @informasalus

patatine fritte
Una sostanza prodotta nella cottura degli alimenti ad alta temperatura può favorire lo sviluppo dei tumori

Una sostanza prodotta nella cottura degli alimenti ad alta temperatura può favorire lo sviluppo dei tumori. È quanto riferisce in una nota l'Agenzia Europea per la Sicurezza del cibo che conferma le precedente valutazioni secondo cui l'"acrilammide negli alimenti aumenta potenzialmente il rischio di cancro per i consumatori in tutte le fasce d'età".

Ad essere sotto accusa è la sostanza prodotta dalla reazione chimica che conferisce al cibo la "doratura", durante la normale cottura ad alta temperatura (+150°C) sia in ambito domestico, sia nell'industria alimentare.
Le tipologie di cottura in cui si produce acrilamide sono frittura, cottura al forno e alla griglia. Tra le principali fonti di acrillamide vi sono caffè, prodotti fritti a base di patate, biscotti, cracker e pane croccante, pane morbido. A rischio anche alcuni alimenti per i bambini che, in virtù del loro peso corporeo, sono la fascia d'età maggiormente esposta.
Le autorità europee e nazionali, spiega l'Efsa nella nota, già raccomandano di ridurre al minimo la presenza di acrilammide nei cibi e forniscono consulenza a consumatori e produttori alimentari sulla dieta e sulla preparazione degli alimenti.



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