NERD CAT – Quel platino tanto sperato

E’ arrivato l’autunno. Il periodo della morte e dell’inizio della scuola, che per qualcuno equivale alla più grande tortura, ma non è cosi. Pensateci un attimo. La scuola è un periodo bellissimo in cui si incontrano i vecchi compagni e se ne conoscono di nuovi. E’ il periodo dei nuovi amori, ma ovviamente un vero nerd se ne frega delle ragazze. Distraggono troppo dai videogiochi e da quel agognato trofeo, il platino! E difatti oggi ho voglia di parlare proprio di questo. Di quel trofeo che per molti è irraggiungibile, per altri è obbligatorio, ma che tutti sognano all’unisono come un eroinomane sogna una dose di eroina ben tagliata. E no, non sto dicendo cosi perché sono mesi che non vedo una gatta e quindi passo le mie giornate a giocare online con degli amici inesistenti che sento periodicamente nei videogiochi. No. Parlo cosi perché le donne vanno e vengono, ma i videogiochi restano sempre uguali. Cioè, sostanzialmente subiscono un ciclo evolutivo, a volte peggiorano, altre volte migliorano, ma possiamo dire con una certezza matematico-assoluta che un nostro titolo preferito non cambierà con il passare del tempo e se non ci piacerà più sarà solo e unicamente per colpa nostra. Saremo noi a cambiare e ciò è una cosa normale, infondo, siamo tutti umani.

Dopo questo enorme preambolo enorme preambolo senza capo né coda posso arrivare a quel succo che tanto voglio farvi assaggiare. I trofei.

Se vi state chiedendo dubbiosi: “Ma cosa sono i trofei?”, allora vi consiglio di tornare in HOME del sito e leggere una qualche recensione, senza sprecare troppo tempo. Ovviamente dovreste pregare DIO affinché vi perdoni, ma non lo farà, quindi non perdete tempo ugualmente. Tutti gli altri possono continuare nella lettura.

Io, Nerd Cat, un gatto specializzato nel raccogliere i trofei mi ricordo distintamente del mio primo trofeo, quel “DLINK” distinto, chiaro, limpido e radioso riempì la stanza delle emozioni del mio cervello proprio sul nascere della precedente generazione. Ricordo che ai tempi giocavo a Uncharted ed eccolo, il suono. Un trofeo. Un segno chiaro e tangibile della riuscita del mio percorso, del mio successo. Dopo pochi minuti ne arrivò un altro e stavolta mi sussulto tutto il corpo in un brivido felino. Proprio in quel momento sentii un brano di Mina e Celentano alla radio che cantavano: “Con un brivido felino, sento che mi vuoi.” e capii che era tutto scritto dal destino. Quella tra me e i trofei divenne una calda e travolgente relazione, ma che veniva consumata di nascosto, solo a casa mia. Sbloccando i trofei uno dietro l’altro mi sentivo vivo e felice e ovviamente mi sentivo legato a quel sistema cosi particolare quale è. Quando mi trovavo dai miei amici provavo addirittura la gelosia. Ero geloso perché qualcuno usufruiva della mia relazione e la portava avanti. Decisi allora di iniziare la raccolta senza fine dei trofei, soffermandomi su quelle montagne quali erano i Platini. Il platino, il sogno erotico proibito di ogni cacciatore e ogni mercenario. Il primo platino non si scorda mai infondo. Proprio come con una donna. Sono dei piaceri diversi, ma sono governati pur sempre dal cervello. Quindi possiamo dire si tratta di un’analogia.

Non sono mai riuscito a nascondere questa mia mania per i trofei e qualcuno ha deciso perfino a dire che si trattava di una cosa negativa come droga, qualcosa che portava all’assuefazione più totale, ma… posso dirvi che è vero. Dopo poco tempo il sistema dei trofei inghiotte completamente il giocatore e io ora mi ritrovo nelle fauci del mostro. Sapete una cosa divertente? Non voglio uscire da queste fauci. Mi trovo bene qui e quindi voglio rimanere a cacciare i trofei come se non ci fosse un domani, anche se non è un’attività che porta le donne al tuo letto.

Questo mese per me finisce qui, ma vi prometto che il mese prossimo sarà particolare e parlerò di un argomento serio… commmmeeee nnnooo.

Qui è il vostro NERD CAT che vi saluta. A presto!