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Nessun attore vuole recitare Oriana

Creato il 25 febbraio 2011 da Giancarlo

Fonte: http://www.iljester.it

Oriana Fallaci
Neanche a pagarlo si trova un attore che reciti in TV Oriana Fallaci (fonte: Libero-news.it). E certo non perché la grande giornalista non abbia mai avuto estimatori. Forse, se si fanno due conticini, tra nemici e ammiratori, i secondi prevalgono sicuramente, perché la gente silenziosa – quella che lavora, quella che fatica, quella che invece che sbraitare dalla mattina alla sera, dopo essersi fatta una canna, legge e riflette su quel che accade nel mondo… un mondo dove i terroristi islamici offendono il neopresidente degli USA e dove un altro paese islamico calpesta la libertà delle idee con la repressione – sa bene cosa Ella abbia voluto dire attraverso i suo libri, attraverso la sua testimonianza arrabbiata e rivolta contro una società occidentale suicida.

Eppure, se anche gli amici e gli estimatori sono in maggioranza rispetto a chi la detesta (e detestandola, agita con becera ipocrisia bandiere arcobaleno e appoggia il sistematico calpestamento della nostra cultura e della nostra identità, svendendola al terrorismo), nessuno è disposto a interpretare il suo pensiero.

Ma sia chiaro, non credo affatto all’ipocrisia di queste persone. Questa è semplicemente paura; la loro paura! Perché in Italia la cultura, la libertà delle idee sta vivendo davvero un periodo di terrore. E non già – come afferma artificiosamente e malignamente la sinistra – a causa di un Berlusconi totalitario (che esiste solo nell’immaginazione dei sinistrosi e nelle favole per bambini dei sinistrosi), ma a causa di un tabù che lentamente, inesorabilmente, sta corrodendo la nostra civiltà dal di dentro: il divieto di parlare, criticare e accusare una cultura che non è (purtroppo) completamente compatibile con la nostra, con i nostri principi di libertà di espressione e di opinione, e con la nostra etica fondamentale che vuole la donna libera e libero il diritto di scegliersi il credo religioso e di professarlo l-i-b-e-r-a-m-e-n-t-e.

Trattasi di censura preventiva e di fatto che sta colpendo il nostro mondo, dove si può criticare (anche ferocemente) il Papa cattolico, lo si può prendere in giro, lo si può offendere e offendendo lui, si possono offendere i milioni di fedeli cattolici che in lui vedono il successore di Pietro, discepolo di Cristo, ma dove non si può – in alcun modo – toccare la religione islamica e i suoi esponenti.

Una vera vergogna per un popolo (sempre il nostro) che ha dato sangue e vite per conquistarsi la libertà di pensiero e di espressione, e che oggi la sta perdendo, non già perché ha votato Silvio Berlusconi, ma perché ha sacrificato (meglio: “immolato”) irragionevolmente la propria identità culturale sull’altare del terrorismo, quasi che l’11 settembre non fosse stata una lezione sufficiente per farci capire che è ora di smetterla con questo buonismo ipocrita e di reagire contro il sopruso di chi calpesta sistematicamente i diritti umani e la libertà delle persone!

Forse non ci sarà davvero nessuno a recitare Oriana Fallaci. Epperò, la tristezza di codesta constatazione, non  sta tanto nella considerazione che ci sono persone che non l’ammirano (di cui non ci importa granché), quanto piuttosto nella consapevolezza che ci sono ben poche persone disposte a lottare per la propria libertà di pensiero; quella libertà che Oriana ha denunciato ostaggio dell’ipocrisia buonista e asservita di Eurabia di cui l’anzidetto rifiuto a recitare i suoi pensieri è l’esempio più lampante!


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