Magazine Diario personale

Nessuno è al sicuro.

Da Mariellas


Nessuno è al sicuro.

Parigi 13/11/2015


Questa per me è stata una notte insonne.Da ieri sera alle dieci e mezza sono rimasta bloccata davanti alla televisione a vedere e ascoltare quello che succedeva a Parigi.Le notizie, dapprima frammentarie, poi sempre più copiose  e reali, arrivavano come onde di mare in tempesta.Immobile, quasi senza respiro guardavo, sentivo, pregavo.Non potevo credere che fosse vero, che stesse accadendo sul serio.Un venerdì sera, una città metropolitana come tante. Come Milano, Londra, Berlino.Il cuore della movida francese, gente a cena fuori, ad ascoltare musica in teatri a vedere una partita di calcio amichevole allo stadio assieme alla propria famiglia.All'improvviso l'inferno.Sono rimasta sconvolta dalle immagini dello Stadio di Francia, dove i giocatori all'improvviso si bloccano mentre sentono lo scoppio delle granate.Un momento di festa, cristallizzato nel terrore. Sette punti di Parigi sconvolti dalla guerra, dalle armi, dalle morti. 

Guardavo le persone, mentre Parigi affogava nel sangue. Inermi come potremmo essere noi italiani se accadesse ora o domani qui.I volti stupiti e increduli. Gli abbracci, le lacrime. Il terrore puro impresso e la consapevolezza di essere scoperti, obiettivi inconsapevoli, animali braccati.Vittime sacrificali sull'altare ideologico di una massa di assassini che usa la scusa della religione per scopi chiarissimi. Sterminare l'Occidente. Utilizzando l'ideologia per arrivare alle menti semplici di persone che non fanno domande e sono campo fertile per coltivare l'odio. Lì dove c'è ignoranza è più facile.


Dopo pochissimi minuti, c'era già chi, su twitter, utilizzava notizie ancora incerte per fare campagna elettorale. Salvini sei una merda. Uno sciacallo, una persona inutile, una vergogna nazionale.Lo dico qui nel mio blog ma lo direi ovunque e comunque. E poi chi, non avendo ancora compreso che #Parigiinfiamme era l'hastag di gennaio che avevano utilizzato i terroristi dopo l'attacco a Charlie  Hebdo, lo usava senza avere connesso il cervello.
Nonostante ciò mi domando che fare. Penso a dicembre, al Giubileo alle porte, alla nostra Italia debole, fuscello in balia di ogni ventata. Credo però ad una cosa:non può esserci dialogo. Non può esserci pietà. Non si può concedere a queste bestie di alimentare il terrore contando sulla sorpresa, sull'inesperienza di chi dovrebbe proteggerci che ancora non ha capito che NESSUNO E' AL SICURO.Bisogna agire, ORA. E RESTARE UNITI. "L'UMANITA' DEVE METTERE FINE ALLA GUERRA, O LA GUERRA METTERA' FINE ALL'UMANITA'.(John Fitgerald Kennedy)

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