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Neurorazzi Compilation: Trasloco a Houston

Creato il 10 dicembre 2014 da Valeskywalker @valeskywalker

Neurorazzi Compilation: Trasloco a Houston

IMBARCONE

Neurorazzi Compilation: Trasloco a Houston

Un espresso tutto per me, senza ditine dentro!

Volo Parigi  - Varsavia. Il mio contributo alla Patrie.
(in francese) Scusi ho visto il gelato nel menu, me ne potrebbe portare uno alla fragola per entrambe le bimbe?
(in francese) Certo Madame, ma il papa' ha detto che per la grande voleva il gusto marron glace'
(in francese) No, glielo porti alla fragola a entrambe 
Amoreeee (voce che idealmente si arrampica oltre il carrello del servizio e rimbalza una fila dietro a lato), Bea doesnt like castagna!
Castagna e' una di quelle che io chiamo le colapastawords, ovvero quei termini che anche se avro' letto mille volte come si traducono in inglese (nel caso specifico chestnut), mi salgono alle labbra sempre in italiano.
Piu' tardi le stesse assistenti di volo offrono il gelato agli altri passeggeri adulti  proponendo: Monsieur, would you like some ice cream among strawberry, litchi or castagna?
Istintivamente sorrido e una mi sussurra in francese con aria complice: Madame,abbiamo scoperto che mentre gli stranieri  marron glace' non sanno cosa sia, castagna lo capiscono tutti, merci!
Casa Nuova, prime impressioni 

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Mamma, guarda che forno grande, ci vuole di fare una pizza enorme!

Neurorazzi Compilation: Trasloco a Houston
 Mamma, guarda che bagno grande, ci vuole di fare una cacca enorme!


Mobilio ecosostenibile
Ancora non abbiamo trovato alcuni mobili e altri non li abbiamo ancora montati, ma soprattutto ancora non e' arrivato il container che portera' quadri, giocattoli e libri.
Compresi i libri di Barbapapa', e potete capire quale sia il livello di emergenza di questa mancanza
Per fortuna ci sono gli scatoloni portati da Amazon.

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Cena al premiato ristorante  per nane Michelin   Au carton dessus dessous


Ikea - il giorno della marmotta
Questa e' la sesta volta che costruisco casa col Senator (in principio fu il suo monolocalino a Varsavia, poi due appartamenti a Bruxelles, uno al paesello francosvizzero ed infine casa nostra a Varsavia). Entriamo all'Ikea e i mobili ormai li conosciamo tutti per nome: quelli che non ci piacciono, quelli che non abbiamo mai preso perche' costavano tropp , quelli che abbiamo preso e abbiamo ancora, quelli che ci hanno abbandonato lungo i traslochi perche' non  hanno retto il multiplo smontaggio (Adieu mon Pax). Il nostro panorama domestico attuale si avvarra' di 4 malm, 4 billy, 1 trofast, 2 lack, la cucina della centrifuga bianca e del solito tris di forbici colorate. Non ho preso i sottopentola di sughero perche' il Senator mi ha confessato di odiarli da sempre. E naturalmente, tovagliolini in abbondanza!
Ikea - circo
Dopo accurata ponderazione coniugale (costa di piu imbarcare la vecchia nel bagaglio o comprala nuova a destinazione?)  e' stato deciso di sfruttare la globalizzazione svedese per fare riapparire il Circo da salotto piu' noto del mondo da questo lato dell'oceano.

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LA'


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PRETTY TIRED WALKING MOM

Cosi' lontano, cosi' lontano
Il  concetto di e' vicino a dove abiti o cinque minuti e arrivo, mi sfuggono ancora, specie perche' in auto 5 minuti possono essere mezzo km o tre, a seconda dell'ora di guida.
L'altro giorno ho deciso di tornare a piedi dal mio primo incontro con altre italiane, per esplorare un po' la zona. Nel dubbio di quale direzione prendere al bivio, ho fermato uno studente, che mi ha detto di andare di la' anziche' di qua.
Venti minuti dopo ho avuto la certezza che s'era sbagliato e sono tornata indietro.
Un'ora dopo aprivo la porta di  casa, dopo aver incontrato una dozzina di joggers, alcune signore latine e un paio di turisti giapponesi. Tutti si sono fermati a far le ciance alle bambine, come se fosse un evento eccezionale incontrare una ultratrentenne sudata e arrancante lungo 5 km di marciapiedi dissestati bordati di fango, mentre spinge una bambina di 20 kg dormiente nel passeggino e scarrozza una bambina di 15 kg dormiente nella schiena. Ero po' stanchina (grazie dottoressa Torretta per lo spunto Forrest)
Acqua - dotta
Neurorazzi Compilation: Trasloco a Houston
L'acqua qui e' strana, non sa di nulla o sa di qualcosa di strano, in ogni caso, non toglie la sete.
Percio' siamo diventati dei consumatori seriali di acque diverse, sommeliers isterici che sorseggiano ed esalano: mmmh no si sente il cloro, mmmh no si sente il retrogusto del rubinetto, mmmh no e' dolce tipo shampoo.
Miglior risultato raggiunto, l'acqua corrente passata nella Brita e raffreddata nel nostro silenziosissimo frigorifero (mamma il frigorifero sta decollado, senti? Shhhhh frigo, stai zitto, Alice dorme!)
Richieste di aiuto lanciate a tutte le bloggers e simpatizzanti in terra americana hanno portato a segnalazioni di acqua buona dai rubinetti di Columbus, Ohio e  consigli per gli acquisti quali  acquafina e crystal.
Sguardo bramoso sul pacco da 6 di Evian a 9 dollari, manco fosse Pinot Grigio.
La segnalazione vincente arriva da Milwakee, Vale, prova l'acqua di Trader's Joe.
Ampiamente superata la prova delle prove: le bimbe se ne sono scolate un litro immediatamente, dopo una settimana che convincerle a bere l'acqua e' stata un'impresa.
3 dollari al gallone per un'acqua che arriva non dai monti ma dal sottoterra neozelandese. Insomma, voi che leggete e potete versarvi un pintone di Evian, Zywiec Zrdroj o di Sant'Anna, brindate anche alla mia salute.
Retrocessione
Premesso che prima di pensare alle decorazioni di Natale, necessitiamo di tavolo, sedie e varie altre pratiche cosucce, il mio corpo si rifiuta di credere che sia dicembre, con questo tempo da settembre.
Mentre tutti aspettano Santa,  io aspetto il Novello.
Limiti.
Ognuno ha i suoi. Per me e' piu' facile ricordare i sette casi di declinazione maschile, femminile, neutro, plurale e singolare in polacco che avventurarmi a calcolare quanto e' grande un comodino da comprare on line. Niente, non ricordo mai nemmeno un secondo dopo che l'ho letto, quanto fa un miglio, una libbra, un  piede, un pollice e soprattutto uanauns
Native v. Non native english speakers
Oh, where are you from?
Im from Italy
Oh, I heard a little accent, i was sure!
Oh were are you from?
Im from France (Sorry, ma dopo dieci volte che te lo chiedono, inizi ad andare di fantasia per non annoiarti)
Oh, I heard a little accent, I was sure!
Oh were are you from?
Im from South Africa ( Idem come sopra)
Oh, I heard a little accent, I was sure!
Oh were are you from?
Im from Oslo (finita la pazienza)
Oh, is it in Mexico?
Venerdi' vado a vedere 4 asili, pregate che almeno uno sia gestito da gente normale: diciassette ore al giorno di guardia, cura, intrattenimento, educazione, cucina e pulizia delle Ice combinate insieme, mi stanno prosciugando
(sorry for my foreign friends who are willing to read this, ill make the translation in a couple of days :-)

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