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New Page e Diversalità Poetiche, il 4 luglio a Lecce

Creato il 22 giugno 2013 da Faprile @_faprile

Il 4 Luglio 2013 c/o Liberamente Caffetteria a Lecce in via Liborio Romano, traversa Via Trinchese, ore 20:00. Serata di presentazione N.26 del foglio poetico “Diversalità Poetiche” dedicato al movimento letterario New Page, fondato nel 2009 da Francesco Saverio Dòdaro. Diversalità Poetiche, rivista letteraria diretta da Francesco Pasca.

Dall’introduzione al numero 26 della rivista:

“New Page è un movimento letterario fondato nel 2009 da Francesco Saverio Dòdaro. Al movimento hanno aderito 27 autori per 7 nazionalità diverse (Italia, Francia, Spagna, Canada, Siria, Egitto, Malta), per un totale di oltre 80 opere realizzate. Romanzi di cento parole, brevi, brevissimi, che incontrano nella strutturazione della pagina le incursioni e le tensioni semiologiche della comunicazione pubblicitaria, della narrazione giornalistica, della poesia concreta di Carlo Belloli, delle prime esperienze di narrativa concreta, riconducibili alla collana “Wall World” che nel ’92 lo stesso Dòdaro ha ideato e diretto per Conte Editore. New Page ha poi esteso i confini, dilatando parole, supporti, media. Ha aperto al teatro di cento parole, in store, alla poesia, in store, nelle vetrine dei negozi. New Page è una lettura dello spazio sociale, della piazza, non più luogo d’incontro, ma non luogo scriteriato, condensato amorfo di vite in transito. Afferma Dòdaro che “Il cantastorie del terzo millennio non è nelle piazze, ma nelle vetrine”. La morte della piazza, della strada, segna il passaggio verso la dimensione e la diffusione dei testi New Page. Non più sul libro, ma stampati in proprio e applicati su crowner, pannellicartonati molto in uso nella comunicazione pubblicitaria. Crollano i confini fra narrativa, teatro e poesia, i testi si ibridano e il libro si condensa sulla “ricetta” dei media accarezzando un futuro diverso. Un modo altro per interpretare l’evoluzione della pagina scritta, un tracciato diverso dall’evoluzione digitale del libro, diverso dalla traiettoria già in corso d’opera rappresentata dagli e-book. Perché esporre l’opera letteraria nelle vetrine dei negozi, nelle gallerie dei centri commerciali, vuol dire intercettare una dimensione sociale latente, poietica, oggi messa alle strette dal bombardamento sensoriale che vede l’uomo consumatore passivo in un sistema puramente strumentale. Scardinare questo tassello significa porsi nella traiettoria dell’ascolto, dell’incontro, veicolare testi, che non sono vendibili, in un contesto mercificato,è un atto che si pone come una richiesta d’ascolto e dialogo intenso, la ricerca della possibilità, del poter essere altro e non esclusivamente un ingranaggio passivo, ma una parte attiva, consapevole e sognata.” (testo: Francesco Aprile)


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