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“Ti ho amata per la tua voce” di Selim Nassib: la storia di Umm Kulthum, la voce ed il volto dell’ Egitto

Creato il 29 giugno 2015 da Alessiamocci

Umm Kulthum, la più famosa e leggendaria cantante araba di tutti i tempi, per mezzo secolo ipnotizzò il pubblico arabo dal golfo al Marocco.

Attratti dalle mille sfumature della sua voce e dalla notevole abilità interpretativa, hanno scritto per lei i più grandi poeti e composto le sue canzoni i più importanti musicisti del tempo. I brani da lei interpretati hanno trovato giusta forma e spessore, grazie alla sua voce e alla sua interpretazione.

È la più famosa cantante e il più importante personaggio pubblico del XX secolo, non esiste una cantante più famosa ed amata di lei nel mondo arabo.

Soprannominata “stella d’oriente” o “quarta piramide” aveva una voce potente ed eccezionale, una presenza, una gestualità e una dizione impeccabile. La sua voce fu un potente strumento capace di rapire folle di spettatori in totale delirio e adorazione verso di lei.

Creò dal nulla uno stile ed un repertorio immenso, circondandosi di grandi poeti e compositori. Le sue canzoni sono letteratura in musica, vere e proprie poesie dedicate all’amore, alla passione, al desiderio di indipendenza del suo popolo ed al sentimento patriottico verso l’Egitto.

Una donna dotata di grande personalità, una donna forte e orgogliosa, determinata e indipendente, che non accettò mai che qualcuno decidesse della sua vita o della sua carriera.

È lei la protagonista del romanzo “Ti ho amata per la tua voce” di Selim Nassib, uno scrittore e giornalista libanese. Il libro è uscito nel 1994 in Francia e due anni dopo è stato tradotto dal francese da Barbara Ferri e pubblicato da E/O Edizioni. Altri suoi libri tradotti in italiano sono “L’amante palestinese” e la raccolta di racconti brevi “Una sera qualsiasi a Beirut”.

Attraverso una finta biografia di Ahmad Rami, un grande poeta egiziano che si dice l’abbia amata per tutta la vita mentre scriveva i testi delle sue innumerevoli canzoni, viene raccontata la storia della cantante araba per eccellenza, la cui voce ha fatto da sfondo a decenni e decenni di storia di tutto il mondo arabo, non solo dell’Egitto.

Il romanzo ripercorrere la vita di Umm Kulthum e la storia dell’Egitto, ma soprattutto racconta di questo grande amore non corrisposto dall’altra parte. I due si incontrano per la prima volta nel 1924, dopo il ritorno di Rami, dagli studi a Parigi, al Cairo.

Dopo quell’incontro Rami viene completamente rapito dalla voce della cantante, diventando il suo più fervente ammiratore. Oltre che una collaborazione, nacque anche un amore da parte del poeta mai corrisposto da Umm Kulthum. Il primo poema che Rami scrisse per lei, “Hayart Albi Maak” (mi hai confuso il cuore) divenne la sua prima incisione. Umm Kulthum cantò quella canzone con tanto fervore da ottenere un successo enorme.

Non avevo mai sentito un applauso così sfrenato, la sua voce aveva raggiunto il punto che libera il dolore. Era terribile perché quel dolore era il mio, e lei lo aveva compreso in un attimo, aveva preso il mio dolore, lo aveva portato alla piazza della città e aveva suscitato un un’incredibile reazione. Ogni uomo in quella stanza divenne me, ogni uomo aveva bevuto da quella fonte e si struggeva per un amore impossibile da abbondonare. Era troppo. La reazione del pubblico al di là di ogni misura, qualche altra cosa doveva esserne la causa. Andò oltre il cerchio dell’amore, o altrimenti ogni cosa era il cerchio dell’amore, la nostra situazione, l’epoca, l’intero paese

L’autore tratteggia il tutto con uno stile letterario particolare, poetico e affascinante. Forse non ci si chiede mai quale genere di star o personalità leggendarie vengono consacrate in Oriente nel mondo arabo, che tanto pensiamo siano chiusi in certi comportamenti o rigide convinzioni. La risposta possiamo trovarla in questo romanzo che ci presenta la più grande cantante della canzone araba.

Per una quarantina di anni l’intero mondo arabo fu nelle sue mani, il primo giovedì del mese tutte le strade del Cairo erano vuote, tutti gli egiziani aspettavano alla radio la sua serata. Tuttora tutte le radio arabe trasmettono alcune sue canzoni alle 22 del primo giovedì di ogni mese. Recentemente il Cairo le ha consacrato un museo con fotografie, dischi, spartiti, gioielli ed oggetti vari in un museo nel palazzo Al Manesterli, ai bordi del Nilo.

Grazie alla sua voce era diventata una donna di grande potere, amica di presidenti e di capi di stato. Ammirata anche in Europa, lo stesso De Gaulle apprezzava la sua arte, diventò una vera e propria icona musicale e di stile, un irrinunciabile punto di riferimento della sua cultura e del suo paese. Ai suoi funerali nel 1975 nella moschea di Omar Makram al Cairo, presero parte quattro milioni di persone e ancora oggi la vendita dei suoi dischi supera largamente quella di qualsiasi altro cantante di lingua araba.

Written by Amani Salama


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