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Nicole Kidman: interpretare Grace Kelly? Una sfida

Creato il 15 maggio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Accolto freddamente dalla stampa internazionale, con diversi fischi di dissenso e solo pochissimi, timidi, applausi, Grace of Monaco apre la 67° edizione del Festival di Cannes portando sulla Croisette le star Nicole Kidman e Tim Roth, rispettivamente nei ruoli di Grace Kelly e del principe Ranieri. I due interpreti, accompagnati dagli altri attori del film (tra cui una splendida Paz Vega) e dal regista Olivier Dahan, hanno incontrato i giornalisti in un’affollatissima conferenza stampa.

Come è stato portare sullo schermo due personaggi come Grace Kelly e il principe Ranieri?

Nicole Kidman: Per me è stata una vera sfida, ma anche una grande opportunità. Il ruolo di Grace è uno quelli che ti segnano.

Tim Roth: Anche io l’ho vissuta come una sfida. Quando mi è stato proposto il ruolo ero sorpreso, ma anche molto intrigato. Conoscevo poco del principe Ranieri, ma mi ha aiutato Olivier Dahan nella costruzione del personaggio.

Grace di Monaco - Cannes 2014

Equipe du film/Movie cast – 14/05 | GRACE OF MONACO – FDC © FIF CD

Come si affronta l’interpretazione di un personaggio realmente esistito?

Nicole Kidman: Mi era già capitato in passato e il tipo di approccio cambia a seconda dei casi.  Per questo film ho visto molto materiale d’archivio e ho ascoltato molto la sua voce. Volevo entrare in Grace Kelly, volevo trasmettere la sua essenza più che cercare di assomigliarle.

Tim Roth: Ho svolto un lavoro di documentazione anch’io. Ma il fatto che conoscessi poco il personaggio, mi ha dato molta più libertà. E con il regista abbiamo trovato insieme la chiave per esprimere la sua vulnerabilità.

Nicole, cosa ne pensi della reazione dei reali di Monaco?

Nicole Kidman: Sono un po’ triste per questo ma in fondo la capisco perché è normale avere senso di protezione nei confronti dei propri genitori. Però devo dire che questo non è un biopic vero e proprio e si prende delle libertà, è fiction. Ciò non vuol dire che non abbiamo avuto rispetto per questi personaggi. Anzi, se i principi vedessero il film, scoprirebbero che c’è tanto affetto verso Grace e Ranieri.

Olivier Dahan, crede di aver girato un film politico?

Olivier Dahan: Il film si può leggere in diversi modi. Può essere visto come un biopic di Grace, ma ad esempio anche come un film sul cinema. Alla fine credo di aver realizzato un film complesso ma al contempo di facile fruizione

E’ vero che la versione che uscirà negli Stati Uniti sarà diversa da questa?

Olivier Dahan: No. Harvey Weinstein farà arrivare nelle sale questa versione. Se ci dovessero essere delle modifiche, li concorderemo insieme.

A cura di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net

 


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