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Nino Frassica, l’unico che sa divertire

Creato il 05 marzo 2015 da Dfalcicchio

Nino Frassica

Premessa: i comici non ci fanno ridere, in linea di massima, anzi ci rompono le tasche. Sia quelli stranieri, a parte i geniali Monty Python, sia gli italiani, la maggior parti cabarettisti da 3 minuti, battutari stanchi o imitatori, ad eccezione di qualche momento di Maurizio Crozza. In altri termini, a parte Walter Chiari, Totò, Aldo Fabrizi e poco altro, riteniamo i comici italiani, più tristi che divertenti, compreso il sempre osannato Troisi (ripetitivo, limitato e incomprensibile) e gente di cassetta alla Pieraccioni o Panariello, entrambi scarsissimi, ripetono sempre le stesse povere gag e tormentoni, così come Luciana Littizzetto, banale e forte solo nel turpiloquio.

L’unico che riesce ad esser sempre divertente e in qualche modo originale è Nino Frassica. Sicuramente è il più intelligente e sveglio. Riesce a captare piccoli tic o momenti di quotidiano e a stravolgerli nel nonsense che lui stesso ha creato e che non stanca, perché viene costantemente aggiornato.

Negli spettacoli, siano film, fiction o altro in cui c’è Frassica si avverte subito la differenza. Lui è al di sopra della media dei soliti tristoni senza idee. Basti vedere come trasforma una banalità come Don Matteo, quando lo lasciano un po’ libero dal copione, tutto diventa quasi accettabile. Ma Nino Frassica è interessante anche al cinema, citiamo per tutte la sua partecipazione a Baarìa di Peppuccio Tornatore, per apprezzarne anche i toni amari, di interprete poliedrico. Su tutto domina anche la sua vena grottesca, potente e convincente.

Frassica sembra sempre che sia capitato per caso in uno spettacolo, ma dietro alla sua attività c’è anche ricerca, applicazione e puro divertimento personale.

Mauro Pecchenino


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